Come Curare Una Carie Senza Andare Dal Dentista?

Come Curare Una Carie Senza Andare Dal Dentista
Forse sì: negli Stati Uniti si sta sperimentando un trattamento molto meno costoso e invasivo, ma con qualche effetto collaterale – Come Curare Una Carie Senza Andare Dal Dentista Di recente il New York Times ha pubblicato un articolo su un promettente trattamento alternativo contro le carie, che al contrario di quelli tradizionali non prevede metodi costosi e dolorosi come l’uso di trapani, anestesie e materiali per otturare il dente, ma l’uso dell'”argento diammina fluoro”: una sostanza a base di argento e fluoro che viene già adoperata da centinaia di dentisti al mondo, nonostante qualche effetto collaterale.

La carie, semplificando molto, è una malattia cronica che interessa i denti di milioni di persone al mondo: è provocata da un’eccessiva presenza di batteri nella bocca e prevede il progressivo decadimento di varie parti di un dente, da quella più esterna – lo smalto – a quella più interna, la polpa.

Nei casi più gravi può portare a dover rimuovere interamente un dente malato. Da migliaia di anni a questa parte, il metodo più comune per curare la carie è rimuovere la parte cariata del dente e riempirlo con del materiale che tappi il buco: in origine lo si faceva con una pietra e della cera d’api, oggi con un trapano elettrico e del materiale metallico.

Nonostante gli enormi progressi compiuti nell’odontoiatria, curare una carie rimane una procedura relativamente invasiva – soprattutto per i bambini, poco abituati a operazioni del genere – oltre che costosa: in Italia curare una carie può costare alcune centinaia di euro, negli Stati Uniti se eseguita fuori della copertura assicurativa può superare i tremila dollari (circa 2.600 euro).

Il trattamento all’argento diammina fluoro evita tutte queste complicazioni: inoltre è una sostanza già nota e usata dai dentisti per ridurre la sensibilità sui denti. Secondo alcuni recenti studi, alcuni dentisti hanno scoperto che in certi casi è sufficiente spalmarlo con un tampone su un dente cariato per interrompere l’espansione della carie – in pratica “congelandola”, cosa che la rende molto rigida – e addirittura prevenire la sua successiva formazione, dato che la sostanza ha anche un’azione antimicrobica.

L’applicazione dell’argento diammina fluoro non prevede anestesie e uso di trapani, e viene effettuata in pochi secondi con una quantità ridottissima di liquido (con una goccia si possono curare diversi denti). Per questi motivi perciò può anche essere effettuata con più facilità, per esempio sui pazienti che hanno difficoltà a curare la propria igiene orale – come le persone a mobilità ridotta – o i bambini, spesso poco disposti a stare fermi per ore a farsi trapanare i denti.

Jason Hirsch, un dentista pediatrico della Florida, ha detto al New York Times che anche l’aspetto preventivo è molto importante: dopo tutto, per curare l’acne «un dermatologo non prende semplicemente un bisturi e taglia via il brufolo: eppure è questo l’approccio dell’odontoiatria alla carie».

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Tutto il trattamento, inoltre, costa pochi dollari: un dentista dell’Arizona contattato dal New York Times, per esempio, per eseguire il trattamento chiede 25 dollari (circa 22 euro). Il trattamento all’argento diammina fluoro ha tuttavia delle controindicazioni: innanzitutto il suo utilizzo è piuttosto recente e ancora scarsamente diffuso.

Una delle conseguenze più visibili è inoltre la sgradevole patina nera che rimane sui denti curati, dato che la carie viene lasciata al suo posto (anche se alcuni dentisti suggeriscono di “verniciare” il dente curato con dello ioduro di potassio ). Per i bambini non è un grosso problema, dato che durante la crescita sostituiscono progressivamente tutti i denti: gli adulti invece dovrebbero convivere per tutta la vita con un dente visibilmente annerito, cosa che può essere complicata se si tratta di uno dei più visibili.

Colin Reusch, un analista del centro studi Children’s Dental Health Project di Washington, ha spiegato al Baltimore Sun che l’uso dell’argento diammina fluoro ha un futuro promettente, ma che la carie «è una malattia che dipende dalla dieta, e oltre agli interventi clinici va curata con modifiche della dieta».

Altri ancora hanno fatto notare che l’argento diammina fluoro va bene per carie allo stadio iniziale, ma è sostanzialmente inutile per quelle più gravi, che causano buchi molto grossi nei denti. L’American Dental Association, un’importante associazione di esperti di igiene dentale, ha riassunto efficacemente le controindicazioni del trattamento con l’argento diammina fluoro, sottolineando che sono necessari ulteriori studi per verificarne l’efficacia: Il trattamento all’argento diammina fluoro non è una soluzione completa per la carie.

Una sola applicazione è stata descritta come insufficiente per un miglioramento rilevante. I suoi difetti includono uno sgradevole sapore metallico in bocca, la tendenza all’irritazione gengivale e delle mucose, e la caratteristica macchia nera sulla superficie del dente. Al momento il trattamento è comunque ancora un’alterativa molto di nicchia rispetto a quello consueto, sebbene la sostanza sia già diffusa da molti anni in Giappone per la cura dei denti: negli Stati Uniti la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia del governo che si occupa di regolamentare farmaci e prodotti alimentari, da circa un anno ne consente l’utilizzo solamente per curare l’ipersensività dentale, e di conseguenza i dentisti che la usano per curare le carie lo fanno in una zona grigia del trattamento sanitario (anche se recentemente lo stato dell’Oregon ha accettato di includerla nei trattamenti garantiti dal Medicaid, il programma di copertura sanitaria per le persone a basso reddito).

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Non è chiaro se la FDA abbia intenzione di approvarla a breve anche per il trattamento delle carie.

Come eliminare una carie in modo naturale?

Esistono dei rimedi naturali per curare i denti cariati? – Come Curare Una Carie Senza Andare Dal Dentista Un rimedio naturale consiste nel variare la propria dieta. Assumere vitamina A, C e D, presenti in molti alimenti, integrando con sali minerali come il magnesio, contribuisce ad alleviare il processo di erosione dello smalto. Evitate zuccheri raffinati, bevete tè verde e tè nero, assumete Xilitolo, dolcificante naturale che arresta lo sviluppo di batteri nella cavità orale.

Come far regredire una carie?

La visita dentistica – Come comportarsi se si teme di avere una carie? La prima cosa da fare è prenotare una visita dal dentista. Una carie in fase iniziale può ancora regredire, ma in seguito alla comparsa dei primi segni di fastidio o di dolore, risulta efficace solo l’intervento del dentista.

  1. Una radiografia permette di determinare il grado di penetrazione dell’infezione all’interno del dente.
  2. In base alla gravità della lesione, può poi essere necessario eseguire un’otturazione,
  3. Se il grado di demineralizzazione dello smalto è particolarmente avanzato, il dentista può allora decidere di sostituire il dente con una corona o di procedere alla devitalizzazione dello stesso.

Sottoporsi regolarmente a pulizie dentali professionali e a visite dentistiche è molto importante, anche quando non si è certi di avere una carie. L’igienista dentale, infatti, può ricorrere a trattamenti al fluoro specifici per rinforzare i denti e favorire la regressione di eventuali carie in fase iniziale.

Come rallentare la crescita di una carie?

Lavare i denti almeno due volte al giorno, con l’ausilio del filo interdentale, è una buona abitudine per rallentare la progressione della patologia – 6 Novembre 2017 in questo articolo si parla di

denti

La carie dentale è provocata da alcuni batteri, presenti nella bocca, che, nutrendosi di zuccheri, portano alla distruzione dei tessuti del dente. La progressione della patologia causa diversi disturbi come alitosi, ipersensibilità dell’arcata dentale e dolore,

I bambini sono i soggetti con il rischio carie ai denti più alto: lo smalto dei loro denti è più sottile e viene più facilmente attaccato dai batteri. Sono colpiti anche gli anziani a causa della mancata salivazione, provocata da alcuni farmaci. La saliva è carioprotettiva perché aiuta a neutralizzare l’azione degli acidi deboli prodotti dalla degradazione degli zuccheri.

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Come si può prevenire la carie dentale ? Ecco i consigli della Prof.ssa Antonella Polimeni, Responsabile del DAI Testa-Collo del Policlinico Umberto I di Roma, a Policlinico news,

Quanto ci mette una carie a peggiorare?

Progressione della Carie – La carie dentale rammollisce i tessuti duri dei denti che, solo successivamente, verranno distrutti. Precisamente, il processo carioso è la sola ed unica infezione dentale in grado di rammollire smalto* e dentina* prima di guastarli.

Stadio I (carie sueprficiale): il processo carioso intacca lo smalto, il durissimo rivestimento esterno del dente, demineralizzandolo. La carie ha inizio al di sotto della placca batterica, in alcune zone elettive dello smalto. Inizialmente, la carie presenta una tipica cromia bianco-gesso, sovente marroncina. Se in questa fase viene trascurata, l’infezione cariosa assume un tipico andamento progressivamente ingravescente. Stadio II : i prodotti acidi derivanti dalla fermentazione degli zuccheri riescono a perforare lo smalto aprendosi la strada verso la dentina. A partire da questo stadio, la carie diviene penetrante. Stadio III : superata la seconda barriera rappresentata dalla dentina, la carie arriva alla polpa, ricca di vasi e terminazioni nervose, provocando i sintomi caratteristici della patologia. Ricordiamo brevemente che nella dentina la propagazione del processo cariogeno viene facilitata perché, rispetto allo smalto, il tessuto appare nettamente meno calcificato. Stadio IV : la carie arriva sempre più in profodità andando ad interessare le strutture profonde del dente e può evolvere nelle differenti forme cliniche (ad esempio, può causare ascessi, cisti, granulomi, ecc.). Per approfondire, leggi: Complicanze delle infezioni dentali,

La carie si propaga dunque dall’esterno verso l’interno dell’elemento dentale. Si tratta di una patologia cronica a decorso estremamente lento: nella maggior parte dei casi, il processo carioso evolve in un periodo di tempo variabile dai 6 mesi ai 2 anni.

Quanto tempo ho per curare una carie?

Prenota la tua visita in uno dei nostri Centri – Verrai contattato dal nostro servizio Clienti È dovere del dentista stabilire se un dente richiede un’otturazione od un trattamento più invasivo. Una carie di piccole dimensioni viene facilmente trattata mediante semplice otturazione, la cui durata (dell’intervento) varia dai 20 ai 60 minuti.

I processi cariogeni più gravi richiedono invece più tempo per essere accuratamente otturati. Diversamente, le carie che si sono spinte più in profondità e che hanno invaso la polpa dentale necessitano di procedure più invasive (es. devitalizzazione od estrazione del dente) per rimediare al danno subìto.

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