Come Smettere Di Stringere I Denti?

Come Smettere Di Stringere I Denti
Via lo stress – Considerando che lo stress è una delle cause più comuni del digrignamento dei denti, ridurre le fonti di stress è la prima cosa da fare. Per scaricare lo stress accumulato, potete ricorrere a sedute di terapia mirata, a meditazione, training autogeno o yoga o anche ad attività fisiche, come il pilates,

Come deve stare la mandibola a riposo?

In condizione di riposo, cioè con i muscoli masticatori rilassati, i denti non dovrebbero essere a contatto ma avere uno ‘spazio libero’ di circa 2 millimetri. Questa è la condizione ritenuta di riposo e fisiologica dai centri cerebrali.

Qual è la posizione ideale per dormire?

Il sonno rappresenta un essenziale momento di rigenerazione fisica e mentale per ognuno di noi, per questo dormire almeno 7-8 ore al giorno è essenziale per affrontare la giornata nel modo giusto. Se invece non si dorme bene possono verificarsi diversi disturbi, ansia, cattivo umore, mal di schiena, dolore al collo, effetti che sono negativi per il proprio benessere e che devono essere evitati correggendo soprattutto le proprie abitudini.

  • Alla base di un cattivo riposo, c’è un fattore sottovalutato da molti, la postura.
  • Anche se ci si sente comodi addormentandosi nel modo che ognuno preferisce, la postura che si assume durante la notte è alla base di molti effetti negativi che si ripercuotono sulla nostra salute.
  • Con una postura sbagliata, infatti, possono venirsi a creare molte tensioni alle articolazioni, dolori lombari, gastrite, sciatica, tutti problemi da non sottovalutare.

Per prevenirli, assumere la postura giusta è molto importante. La posizione ideale per la notte è quella supina, a pancia in su, con la quale il corpo è sdraiato sulla schiena e le braccia sono distese lungo i fianchi. La testa deve essere sostenuta da un cuscino non troppo sottile, per mantenere la postura adeguatamente.

  • I vantaggi della posizione supina non riguardano soltanto la colonna vertebrale e il suo benessere, ma assumerla può prevenire dolori alle articolazioni, migliorare la respirazione e favorire un buon riposo.
  • Questa posizione è la migliore nella maggior parte dei casi, infatti la si fa assumere anche ai neonati, soprattutto nei primi mesi di vita, e in sala operatoria per molti tipi di interventi.
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Non è adatta invece per le donne incinte, per chi russa e chi soffre di apnea notturna per i quali è consigliata la posizione sul fianco. La seconda migliore postura per il riposo notturno è quella sul fianco. Il cuscino per la testa in questa posizione deve essere di media rigidità, per sostenerne il peso e garantire l’allineamento della colonna dorsale e cervicale.

I benefici in questa posizione si distinguono a seconda del lato sul quale ci si addormenta. Dormire sul lato destro è consigliato per chi russa e soffre di apnea notturna, inoltre fa molto bene al sistema nervoso simpatico e al cuore, soprattutto se si soffre di particolari patologie cardiache. Il lato sinistro, invece, è la scelta ideale per le donne in gravidanza perché permette una migliore circolazione sanguigna, aiuta anche l’attività dei reni ed è la più indicata per chi soffre di reflusso gastroesofageo.

Se la posizione supina e quella sul fianco sono ideali per il proprio benessere, dormire a pancia in giù è assolutamente da evitare. In molti adottano questa postura la notte perché apparentemente più comoda, ma non tutti ne conoscono gli effetti negativi.

Come massaggiare la mascella?

Massaggio con allungamento – Se la pressione sul muscolo della mandibola dona un po’ di sollievo, è possibile ricorrere anche a qualche allungamento, per alleviare ulteriormente il fastidio e “allenare” in modo efficace i muscoli maggiormente responsabili del disturbo dell’articolazione temporo-mandibolare.

  1. Questo massaggio richiede l’uso di due pollici, perciò nel caso in cui non si sia in grado di applicare adeguatamente entrambi i pollici su un lato del viso è possibile chiedere l’aiuto di un’altra persona.
  2. Posizionare i pollici paralleli alla linea della mandibola, subito sopra ai muscoli mandibolari.
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Premere i muscoli e muovere i pollici verso il basso, allontanando i muscoli dalla mascella superiore. È possibile anche allungare e massaggiare il muscolo della mandibola posizionando due dita di una mano sulla mandibola e due dita dell’altra mano sul muscolo massetere.

Spingere le dita le une verso le altre finché non si troveranno all’intersezione dei due muscoli. Mantenere la posizione per alcuni secondi prima di rilasciarla. Il dolore alle mandibole può dipendere da un comportamento che provoca anche altri problemi dentali, perciò si consiglia di proseguire la propria routine di igiene orale, anche quando si avverte dolore all’articolazione della mandibola.

Per chi digrigna i denti durante il sonno, uno spazzolino dalle setole morbide può evitare di provocare, Se non passa, il dolore all’articolazione della mandibola può essere un problema sistemico. Se si avverte fastidio o rigidità per molto tempo, è bene consultare il proprio dentista/igienista o il proprio medico, che individuerà le adeguate opzioni terapeutiche, come l’uso di un bite per evitare di digrignare i denti durante il sonno, stressando la mandibola.

Come sfiammare Massetere?

Fisioterapia e Massetere – Le problematiche relative al muscolo massetere possono essere risolte attraverso una fisioterapia temporo mandibolare, Questo tipo di terapia serve a correggere le abitudini sbagliate ed a riallineare correttamente le articolazioni. Spesso, il fisioterapista si confronta con ulteriori figure mediche specializzate in odontoiatria e con il maxillo facciale, per individuare la terapia più adatta per intervenire.

  1. Considerata l’implicazione di molteplici fasci muscolari, fisioterapista agisce anche sui muscoli cervicali e su quelli respiratori,
  2. L’obiettivo dei trattamenti manuali è quello di allentare la tensione delle articolazioni e rilassare i muscoli masticatori con tecniche dirette sia esterne che interne alla bocca.
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Solo quando il dolore mandibolare sarà meno acuto, il fisioterapista potrà procedere con manovre di “riequilibrio”muscolare.