Come Togliere La Nicotina Dai Denti?
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Tra i danni più comuni sui denti dei fumatori, vi sono senza dubbio le macchie da tabacco. I fumatori hanno infatti una più alta probabilità di sviluppare macchie dentali rispetto a chi non ne fa uso. La nicotina e il catrame contenuti nelle sigarette possono causare colorazioni gialle o nere sui denti che sono difficili da rimuovere con il semplice spazzolamento.
Questo accade perché penetrano con facilità i minuscoli solchi presenti nello smalto dentale. Non è di certo il problema più grave in termini di salute, ma sicuramente a livello estetico non sono gradevoli. Inoltre, l’abuso porta con sé un altro danno estetico: con il tempo iniziano a comparire anche macchie marroni dovute al deposito di tartaro.
Questo è ricollegabile alle sostanze che vengono inserite nelle sigarette, come il catrame, Come eliminare le macchie da fumo da denti:
Lavati i denti, Benché sia importante per tutti curare la propria igiene orale lo è ancora di più per i tabagisti. È consigliato spazzolare i denti dopo ogni pasto principale e per circa due minuti a sessione. I fumatori inoltre tendono a sviluppare malattie parodontali e ad avere gengive sanguinanti, motivo in più per curare la propria igiene dentale con particolare attenzione. Usa dentifrici specifici per i fumatori, Esistono dei dentifrici creati appositamente per coloro che fumano. rispetto ai dentifrici tradizionali, queste particolari paste contengono un maggior numero di ingredienti abrasivi come il bicarbonato di sodio. Usa collutori anti-catrame, Esistono dei collutori che riducono l’azione del catrame e di altri additivi chimici presenti nelle sigarette. Controlla bene le etichette perché alcuni prodotti servono solamente a rinfrescare l’alito e a combattere l’alitosi, un’altra probabile conseguenza del fumo. Si possono facilmente riconoscere perché contengono fluoro e agenti antibatterici che aiutano a combattere anche altre patologie come la gengivite. Utilizza il filo interdentale, È molto importante utilizzarlo prima di andare a dormire e dopo ogni spazzolamento quotidiano. Questo rimedio consente di ridurre la formazione di macchie dentali nelle aree tra i denti. Usa il bicarbonato di sodio, Si tratta di un rimedio casalingo che aiuta a sbiancare i denti. Metti un po’ di bicarbonato in polvere sullo spazzolino e lavati i denti, ma mi raccomando, non lasciarlo agire per troppo tempo perché potrebbe erodere lo smalto dentale e causare più danni che miglioramenti. Per aumentare l’azione potresti aggiungere qualche goccia di perossido di idrogeno, ma non prolungarne l’uso oltre qualche giorno e segui le indicazioni del tuo dentista riguardo la quantità consigliata. Utilizza gel e strisce sbiancanti, Si tratta di prodotti che puoi acquistare con facilità in farmacia o parafarmacia. Rimedi naturali, Esistono molti prodotti naturali che aiutano a sbiancare lo smalto dentale. Il succo di fragole contiene una sostanza acida che aiuta a rimuovere le macchie di fumo sui denti (quelle nere come quelle gialle). La buccia di banana contiene dei minerali che rafforzano la superficie dentale (si possono strofinare sui denti). Una parte di aceto di mele mescolata con tre parti di acqua e del dentifricio ha un buona forza sbiancante, così come fare degli sciacqui quotidiani di olio di cocco per 15 minuti (Oil Pulling). Si tratta però di palliativi più che di vere soluzioni, e se usati costantemente possono fare più danni che altro
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Come si capisce dai denti che si fuma?
Effetti del fumo sui denti – Uno degli effetti immediatamente visibili del fumo è che i denti tendono a diventare gialli : si tratta di un problema prima di tutto estetico ma non solo. L’ingiallimento è infatti causato dalle sostanze contenute nelle sigarette, in particolare il catrame, che attaccano lo smalto e macchiano la superficie dentale.
- Oltre ai denti gialli, è possibile che appaiano anche macchie marroni.
- Questo succede anche su otturazioni e denti restaurati.
- Inoltre, è dimostrato che nei fumatori si ha un aumento della formazione e del deposito di tartaro : le superfici dentarie, rese ruvide, richiamano altra placca e aumenta così il rischio di sviluppare carie.
Infine, il fumo aumenta il digrignamento notturno dei denti, favorendo l’usura della superficie e portando in superficie la dentina, che tende a colorarsi e macchiarsi più facilmente.
Quali sigarette non macchiano i denti?
Dall’alto in basso, i denti esposti a fumo di sigaretta classica, vapore di sigaretta elettronica, fumo di glo (un prodotto commerciale per il riscaldamento del tabacco) e a nulla (credito: British American Tobacco) Secondo uno studio le sigarette elettroniche non arriverebbero a macchiare i denti così come fanno le sigarette classiche al tabacco.
- Lo studio, condotto da British American Tobacco, ha analizzato vari denti esposti al fumo di sigaretta classica oppure a quello delle sigarette elettroniche per due settimane.
- Dopo il termine di questa fase, ci si accorgeva che i denti esposti al fumo dello svapo risultavano quasi indistinguibili dai denti che non erano stati esposti a nulla.
Come si sa, le sigarette classiche col tempo provocano vere e proprie macchie sui denti e questi ultimi, da un bianco o comunque da un colore molto chiaro cominciano a mostrare un colore giallastro se non marrone. Questo cambiamento di colorazione non è causato, come si suole pensare, dalla nicotina, ma dal catrame contenuto nelle sigarette stesse.
- Gli esperimenti si sono avvalsi di un sistema robotico soffiante utilizzato per soffiare sia fumo che vapore da svapo su vari denti di mucca (estirpati, dunque non più presenti nella bocca degli animali).
- Questi ultimi sono di solito utilizzati in laboratorio al posto di denti umani per testare vari prodotti per l’igiene orale, tra cui anche colluttori e dentifrici.
Dopo una preparazione iniziale per lucidare i denti con carta vetrata, questi ultimi sono stati incubatei ad una temperatura simile a quella della bocca umana. Questa fase ha creato il classico strato di pellicola sui denti, un normale strato proteico presente sulla dentatura umana.
I denti sono poi stati sottoposti a vari estratti dal fumo di sigaretta classica oppure di sigaretta elettronica al fumo di glo (un prodotto commerciale per il riscaldamento del tabacco). Altri denti invece non sono stati sottoposti a nulla. Già dopo il primo giorno, i denti esposti all’estratto di fumo di tabacco classico hanno iniziato a cambiare colore e, dopo circa due settimane, sono diventati più scuri e il cambiamento era visibile anche ad occhio.
I denti esposti a sigaretta elettronica hanno invece mostrato variazioni minime, quasi non avvertibili rispetto ai denti che non erano stati sottoposti a nulla.
Quanto fa male il fumo ai denti?
Il fumo contiene sostanze citotossiche che possono distruggere le cellule adibite al mantenimento dei tessuti di sostegno dei denti e minano anche la saldezza di impianti artificiali. – Questo, lo dimostra uno studio, è più facile nelle donne rispetto agli uomini C’è una ragione in più che dovrebbe convincere le donne a smettere di fumare. Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’università di Buffalo, negli Stati Uniti, è la menopausa l’età critica: a questa età le fumatrici presentano, rispetto alle donne che non fumano, un rischio maggiore di sviluppare una parodontite.
E perdono posizioni anche rispetto agli uomini della stessa età, pur essendoci la constatazione che generalmente le donne si lavano i denti più degli uomini, e lo fanno con più cura, ricorrendo allo spazzolino elettrico e al filo dentale. L’EFFETTO-FUMO SUI DENTI – Si sa da molto tempo che il fumo può provocare la piorrea, una malattia parodontale cronica che colpisce le gengive, determinando a lungo andare lo scalzamento e la perdita dei denti.
video sbiancamento
Infatti non solo nel fumo sono presenti condensati del catrame, che possono essere causa di irritazione delle gengive, ma anche altre sostanze citotossiche che possono distruggere le cellule adibite al mantenimento dei tessuti di sostegno dei denti. LE PLACCHE DI TARTARO – Lo studio americano, condotto su 1.106 donne in menopausa, ha mostrato anche altri danni provocati dal fumo.
- I componenti chimici del tabacco sembrano favorire la formazione delle famigerate placche di tartaro, e sarebbero anche responsabili di una riduzione dell’effetto anti-ossidante della saliva.
- NICOTINA E DENSITA’ OSSEA – La nicotina ha, tra i suoi effetti nocivi, anche quello di diminuire la densità ossea, e quindi costituisce un’insidia per il tessuto osseo in cui sono inseriti i denti.
Ha anche l’effetto di diminuire il tasso di estrogeni, che già è carente in menopausa. A RISCHIO ANCHE GLI IMPIANTI – Una fumatrice incallita che sta perdendo i denti a causa di una piorrea favorita dal fumo, non può nemmeno sperare di rimediare al disastro ricorrendo all’implantologia.
Cosa succede alle gengive se fumi?
Perché i fumatori sono più a rischio di sviluppare un disturbo gengivale? – I disturbi gengivali, come la gengivite, sono provocati principalmente dall’accumulo di placca batterica sopra, attorno e fra i denti. Questa può irritare le gengive provocando arrossamento, gonfiore ed eventuale sanguinamento durante l’uso dello spazzolino o del filo interdentale.
- Se non viene trattata, questa condizione può peggiorare e può persino portare alla perdita del dente.
- Dal momento che il fumo indebolisce la capacità del corpo di contrastare le infezioni e riduce la microcircolazione a livello gengivale,fumare può peggiorare ulteriormente lo stato delle gengive.
- L’altro motivo per cui i fumatori sono più a rischio è che il fumo può mascherare i segni precoci dei disturbi gengivali.
Il sanguinamento gengivale che si manifesta con l’uso dello spazzolino e del filo interdentale è un sintomo comune di gengivite ma, poiché la nicotina limita il flusso sanguigno verso le gengive, nei fumatori questa prima avvisaglia del disturbo gengivale potrebbe non manifestarsi.