Cosa Mangiare Dopo Il Dentista?

Cosa Mangiare Dopo Il Dentista
Estrazione denti: cosa mangiare dopo l’intervento – Dopo l’operazione, il paziente dovrà seguire una dieta leggera ma nutriente, per permettere l’assunzione dei farmaci ma anche per recuperare le energie, soprattutto nel caso di interventi in sedazione cosciente per via endovenosa o in anestesia generale, che richiedono il digiuno nelle 6 ore precedenti.

  • La dieta dev’essere prevalentemente liquida o semisolida, e deve basarsi su alimenti freddi o a temperatura ambiente, come ad esempio: gelato, yogurt, formaggio molle, purè, passato di verdura, carne macinata, pesce bollito, budino, frullato, succo o mousse di frutta.
  • Almeno per una settimana bisogna evitare i cibi salati, speziati o piccanti e soprattutto le croste di pane, che potrebbero graffiare la zona operata.

Vanno evitati in generale tutti i cibi duri e gommosi, i cui residui potrebbero incastrarsi nella gengiva non ancora cicatrizzata e provocare fastidiose infezioni. Nei giorni successivi all’intervento può essere utile assumere anche dei fermenti lattici e degli integratori multivitaminici per riequilibrare la flora intestinale dopo l’assunzione di antibiotici e recuperare le forze.

Cosa mangiare dopo aver curato un dente?

Cibi freddi e cremosi: quando si consigliano – A seguito di interventi più invasivi, come, si consiglia invece di evitare tutti i cibi che richiedono una masticazione impegnativa. Gli alimenti da preferire sono i frullati di frutta fresca, lo yogurt, i passati di verdura, i passati di legumi (ben frullati, senza bucce), ma anche il pesce cotto al vapore e frullato.

Quando mangiare dopo un otturazione?

Otturazione dente: dopo quanto mangiare? – Solitamente il male ai denti dopo un’otturazione si verifica al primo pasto, il quale non deve avvenire prima di qualche ora. Ci vuole un po’ di tempo prima che l’otturazione si “indurisca”: solitamente aspettare almeno 6/8 ore prima di masticare cibi solidi è una prassi comune.

Quando mangiare dopo una carie?

Dopo quanto tempo, finita l’otturazione, posso “mangiarci sopra”? | Lo specialista risponde Immediatamente. L’otturazione diventa parte integrante del dente e permette da subito di utilizzarlo per masticare. Questo non vale per le otturazioni provvisorie.

Cosa non fare dopo carie?

Otturazioni: informazioni fondamentali Successivamente a una o più otturazioni dentali, dolore e sensibilità dentale possono accompagnarti per ore, o addirittura giorni, dopo aver lasciato lo studio del dentista, causando non poche difficoltà mentre si mangia e beve.

mastica lentamente e con morsi delicati. Quando mordiamo, i denti subiscono un’enorme pressione, che può provocare forti dolori dopo un’otturazione. Mastica con calma e cerca di non effettuare morsi completi; in questo modo, risparmierai ai denti dei forti impatti. Se possibile, mastica sul lato opposto della bocca in cui è stato otturato il dente; tieni la bocca chiusa mentre mastichi. Alcune persone possono sentire dolore nei denti sensibili al solo contatto con dell’aria fredda. Perciò, oltre che per motivi di buone maniere, è meglio tenere la bocca chiusa durante la masticazione così da impedire all’aria fredda di entrare in bocca e provocare dolori; evita i cibi appiccicosi. Dopo essere usciti dallo studio dentistico, alcune otturazioni (in particolar modo quelle in amalgama) impiegano del tempo prima di fissarsi bene. In rare occasioni, i cibi appiccicosi e gommosi possono portare una nuova otturazione a staccarsi. È perciò meglio evitarli inizialmente; evita le bevande troppo fredde o calde. Il rischio di denti sensibili e doloranti è minore con liquidi a temperatura moderata; di’ di no ai dolci. Cibi zuccherati e bibite analcoliche possono provocare sensibilità dentale e facilitare la proliferazione dei batteri negli angoli di una nuova otturazione; non masticare noci, caramelle dure o ghiaccio. Oltre a esercitare eccessiva pressione sui denti in corso di guarigione, mordere cibi duri può far staccare una nuova otturazione non ancora ben fissa sui denti. Questo problema riguarda in particolare le otturazioni in amalgama, in quanto impiegano più tempo a solidificarsi rispetto a quelle in resina composita (dello stesso colore del dente).

Segui sempre i consigli del tuo dentista su masticazione, alimenti da evitare dopo un trattamento e quanto attendere prima di tornare a mangiare cibi solidi dopo un’otturazione dentale con materiali morbidi, come l’amalgama. Se la sensibilità dentale non dovesse diminuire dopo alcune settimane, o in caso i dolori diventassero più acuti anziché placarsi, consulta il tuo dentista per scoprire cause e soluzioni al problema.

Come lavare i denti dopo un otturazione?

Otturazioni: informazioni fondamentali

Quando è necessaria un’otturazione?

I dentisti possono utilizzare diversi metodi per individuare la presenza di carie, tra cui quelli presentati di seguito. Controlli Alcuni punti in cui i denti sono decolorati possono essere segno di carie; tuttavia, non tutti ne indicano la presenza. Un esploratore dentale, ossia uno strumento metallico dalla punta acuminata, può aiutare a individuarla.

Uso di una sostanza colorata per individuare la carie

Utilizzandola per sciacquare i denti, aderirà a quelli cariati senza intaccare quelli sani. Le radiografie mostrano sia la carie che si sviluppa sullo smalto dei denti, nelle zone in cui si incontrano, sia quella presente nella dentina, sotto lo smalto.

Rilevazione della carie con dispositivi laser a fluorescenza

Questi piccoli strumenti misurano le alterazioni causate dalla carie e sono particolarmente utili in piccoli solchi e fessure sulla superficie superiore di molari e premolari (i denti adibiti alla masticazione). Oltre alla carie, esistono altri problemi che potrebbero rendere necessaria un’otturazione, tra cui:

  • denti rotti e incrinati;
  • denti consumati a causa di particolari comportamenti, come:
  • mangiarsi le unghie;
  • digrignamento dei denti (bruxismo);
  • utilizzo dei denti per l’apertura di oggetti.

I passaggi di un’otturazione dentale Durante un appuntamento dal dentista per un’otturazione, potrebbe essere necessario effettuare la procedura in anestesia locale per rendere l’area trattata meno sensibile. Il passaggio seguente consiste nella rimozione della carie con l’uso di un trapano odontoiatrico o di un dispositivo al laser.

  1. Il trapano, anche detto turbina, presenta coni metallici appuntiti, o punte, che incidono lo smalto e rimuovono la carie, e sono disponibili in varie forme e dimensioni.
  2. Il dentista sceglierà quelli più adatti all’entità della carie e all’area della bocca in cui si trova.
  3. All’inizio, il dentista utilizzerà un trapano ad alta velocità (il cui suono è inconfondibile) per rimuovere la carie e lo smalto sconnesso dal dente.
See also:  Quanto Tempo Ci Vuole Per Lavare I Denti?

Una volta raggiunta la dentina, il secondo strato che forma il dente, verrà usato un trapano dalla velocità più bassa, data la sua maggiore morbidezza rispetto allo smalto. Quando tutta la carie sarà stata rimossa, il dentista creerà lo spazio necessario in cui applicare l’otturazione.

  1. Questa procedura di modellazione varierà in base al tipo di otturazione, per poter garantire che rimanga al proprio posto.
  2. Il dentista può utilizzare una base o un rivestimento per proteggere la polpa dentaria (contenente i nervi).
  3. In caso utilizzi un’otturazione con materiale adesivo, eseguirà una mordenzatura del dente, procedura che prevede l’applicazione di un gel acido prima che l’otturazione venga inserita e che crea piccoli solchi sulla superficie dello smalto dentale.

Con l’applicazione dell’otturazione, la resina composita riempirà i solchi creati dal dentista. Il materiale adesivo viene anche utilizzato per far attaccare l’otturazione al dente in due direzioni. Questo tipo di otturazioni può diminuire il rischio di perdite o carie sotto il materiale utilizzato; l’adesione, detta anche “bonding”, viene normalmente effettuata con otturazioni in resina composita.

  1. Alcuni tipi di otturazioni vengono indurite tramite l’utilizzo di una speciale luce.
  2. In questi casi il dentista deporrà alcuni strati di materiale, illuminando la resina con una luce luminosa diverse volte in corso d’opera, in modo da polimerizzare (indurire) il materiale per renderlo più solido.
  3. Infine, una volta applicata l’otturazione, il dentista userà di nuovo le punte per rifinire e lucidare il dente.

Dopo l’otturazione Alcune persone accusano sensibilità dentale a seguito di un’otturazione. Il dente trattato potrebbe risultare sensibile a pressione, aria, temperature fredde e cibi zuccherati. Le otturazioni in resina composita spesso provocano sensibilità, ma altri tipi di materiale non fanno eccezione.

Il motivo più diffuso per cui si prova dolore una volta terminato l’effetto dell’anestesia è rappresentato dall’eccessivo spessore dell’otturazione. Contatta il tuo dentista e prendi un appuntamento il prima possibile per ridurlo. Un altro tipo di fastidio consiste in una scossa elettrica improvvisa quando i denti si toccano, che prende il nome di scossa galvanica.

Questo fenomeno è causato da due metalli (uno presente nell’otturazione e uno nel dente toccato) che producono una corrente elettrica in bocca. Ad esempio, può verificarsi quando una nuova otturazione in amalgama su un dente inferiore entra in contatto con una corona in oro del dente sovrastante.

Nella maggior parte dei casi, la sensibilità diminuisce in una o due settimane. Nel frattempo, bisogna cercare di evitare potenziali cause che possano scaturirla. In caso di sensibilità forte o persistente passate due settimane, contatta il tuo dentista: è importante metterlo al corrente, così la prossima volta che avrai bisogno di un’otturazione potrà utilizzare un materiale diverso ed effettuare modifiche per ridurre la sensibilità.

La risposta della bocca ai materiali usati varia di persona in persona e il dentista non può prevedere il modo in cui i denti reagiranno. Quando ti rivolgi al dentista per un problema di sensibilità dentale, cerca di descrivere il problema nel modo più accurato possibile al fine di fornirgli le informazioni necessarie sulle misure da attuare.

Potrebbe essere necessario rimuovere l’otturazione attuale e installarne una nuova, oltre che applicare una base, un rivestimento o un agente desensibilizzante sul dente. In caso di otturazioni in profondità, potrebbe servire una terapia canalare per risolvere il problema. Dopo l’applicazione, l’otturazione viene lucidata; tuttavia, alcuni bordi potrebbero rimanere appuntiti.

Inizialmente potresti non accorgertene a causa dell’anestesia, ma contatta subito il tuo dentista se senti dei bordi appuntiti, in modo che possa levigarli il prima possibile per evitare ferite alla lingua e alla bocca. Otturazioni temporanee Le otturazioni temporanee (normalmente di colore bianco, bianco sporco o grigio) vengono utilizzate:

  • quando il trattamento deve essere svolto in diversi appuntamenti;
  • se il dentista desidera aspettare un breve periodo di tempo per permettere al dente di guarire;
  • in caso di carie profonda e polpa dentaria (che contiene nervo e vasi sanguigni) rimasta scoperta nel corso del trattamento;
  • per cure odontoiatriche d’emergenza.

Un’otturazione temporanea offre sollievo al dente, in quanto lo sigilla e protegge la polpa dai batteri, riducendo la sensibilità provata. Questo tipo di otturazioni spesso contiene eugenolo, ingrediente presente nei farmaci da banco contro il mal di denti e contenuto anche nell’olio di chiodi di garofano, utilizzato per i dolori dentali.

Le otturazioni temporanee vengono chiamate tali perché non durano a lungo: normalmente cadono, si rompono o si consumano nell’arco di uno o due mesi. Se hai un’otturazione temporanea, ricordati di prendere un appuntamento dal dentista per installarne una permanente, altrimenti il dente potrebbe infettarsi o potresti riscontrare altri problemi.

Perché le otturazioni vanno sostituite? Le otturazioni non durano per sempre. Possono infatti decolorarsi: quelle in resina composita, dello stesso colore dei denti naturali, si macchiano, ingialliscono e anneriscono nel tempo. Durante la masticazione, denti ed eventuali otturazioni subiscono una forte pressione.

  1. Anche in assenza di altri problemi, col tempo alcune otturazioni si usurano e vanno sostituite.
  2. In caso di caduta, perdita o frattura dell’otturazione, sarà necessario sostituirla prima del dovuto.
  3. Batteri e residui di cibo possono annidarsi sotto un’otturazione fratturata o con perdite.
  4. Dato che non è possibile pulirla da soli, i batteri si nutriranno dei residui di cibo lì presenti e rilasceranno acidi responsabili della carie, che, in questi casi, può diventare grave prima di potersene accorgere o provare alcun dolore.
See also:  Come Lavare I Denti Al Cane Senza Dentifricio?

Per questo motivo, le otturazioni vanno sottoposte a controlli regolari e sostituite in caso di eventuali problemi.

  • Caduta di un’otturazione
  • Esistono diversi motivi che causano la caduta delle otturazioni:
  • mordere con troppa forza su un dente con una grande otturazione, causandone la rottura o addirittura fratturando il dente stesso;

il materiale utilizzato per l’otturazione non resiste alla pressione esercitata su di esso. Ad esempio, in caso di rottura importante di un incisivo può essere consigliata una corona in porcellana (dello stesso colore dei denti), mentre in altri casi il dentista potrebbe preferirvi un’otturazione in resina composita.

Quest’ultima soluzione è esteticamente adeguata; tuttavia, in caso di otturazioni troppo ampie, un morso eccessivamente vigoroso potrebbe rompere il materiale plastico utilizzato; saliva intrappolata nella carie quando l’otturazione viene applicata. Nel caso delle resine composite, impedisce la corretta adesione del materiale, causandone un’eventuale caduta.

Otturazioni fratturate Sia le otturazioni in amalgama che in resina composita possono fratturarsi, indipendentemente da quando siano state applicate. Le fratture si verificano poco dopo l’applicazione di un’otturazione se questa ha uno spessore più grande rispetto al resto della superficie dentale, che la porta a dover assorbire la maggior parte della forza esercitata durante il morso.

  1. Inoltre, sui bordi di un’otturazione possono verificarsi delle piccole fratture, causate dalla normale usura nel tempo e spesso riparabili.
  2. Otturazioni con perdite
  3. Una perdita si verifica quando la parte laterale dell’otturazione non aderisce completamente al dente, permettendo a residui e saliva di penetrare nello spazio creato e di causare carie, decolorazione e sensibilità dentale.

Sia le otturazioni in amalgama che quelle in resina composita possono essere soggette a perdite. In alcuni casi, le prime le subiscono poco dopo l’applicazione, provocando una sensibilità alle temperature fredde che diminuisce nel giro di due o tre settimane, per poi svanire completamente.

  1. In questo arco di tempo, l’amalgama subisce un processo di corrosione naturale che sigilla i lati dell’otturazione e frena eventuali perdite.
  2. Le otturazioni in resina composita possono essere contaminate dalla saliva, causando un indebolimento del materiale adesivo presente tra l’otturazione e il dente e provocando perdite.

In altri casi, potrebbero esserci dei piccoli spazi nel punto di incontro tra otturazione e dente dovuti al restringimento del materiale al momento dell’applicazione. La sensibilità riscontrata subito dopo il trattamento svanisce col passare del tempo.

Se ciò non dovesse accadere, potrebbe essere necessario sostituire l’otturazione. Un’altra causa di perdite nelle otturazioni è rappresentata dalla normale usura nel tempo, che rende necessaria una sostituzione. Otturazioni consumate Alcune otturazioni possono durare per più di 15 anni, mentre altre andranno sostituite dopo soli cinque anni.

Sarà il dentista a stabilire se l’otturazione è abbastanza consumata da dover essere sostituita. Stringere e digrignare i denti Abitudini come stringere troppo i denti o digrignarli potrebbero portare a ulteriori problemi con le otturazioni. La forza esercitata sui denti può provocare sensibilità dentale e maggiore usura delle otturazioni.

  • Un’altra conseguenza consiste nella formazione di fratture e piccole crepe su otturazioni e denti.
  • Si tratta di sottili fratture, visibili puntando una sorgente luminosa sul dente affetto.
  • Cura delle otturazioni Nonostante alcune otturazioni possono durare per molto tempo, la vita utile media di quelle in amalgama ammonta a circa 12 anni; la durata diminuisce nel caso di otturazioni in resina composita.

Durante le visite di controllo, il dentista le esaminerà attentamente. Qualora sospetti la presenza di fratture e perdite o voglia controllare eventuali carie presenti sotto le otturazioni, potrebbe procedere con delle radiografie. Fissa un appuntamento dal dentista se:

  • provi sensibilità dentale;
  • noti delle fratture visibili;
  • noti che manca parte di un’otturazione.

Vai regolarmente dal dentista per una pulizia completa, lava i denti con un dentifricio al fluoro e usa il filo interdentale una volta al giorno. In caso di diverse otturazioni in bocca o otturazioni di grande spessore, il dentista potrebbe prescrivere un gel al fluoro per l’uso domestico.

  • Puoi anche fare degli sciacqui con un collutorio per abbassare il livello di acidità della bocca, facilitando l’eliminazione dei batteri che causano la carie per prevenirla in futuro.
  • In caso di fratture nelle otturazioni, consulta il tuo dentista e fatti consigliare un paradenti da indossare di notte per frenare il digrignamento e lo stringimento dei denti mentre dormi.
  • Sostituzione di un’otturazione

Prima di rimuovere una vecchia otturazione, il tuo dentista ti comunicherà quali sono i trattamenti a tua disposizione. Spesso è possibile riparare una vecchia otturazione anziché rimuoverla e sostituirla completamente. Tuttavia, in caso non sia possibile, il dentista potrebbe tenere in considerazione l’utilizzo di materiali diversi da quello usato.

Cosa non mangiare dopo l’anestesia?

Qualsiasi intervento chirurgico è un evento stressante per l’organismo. C’è quindi bisogno di un periodo di riposo prima di tornare alle normali attività quotidiane. E’ bene anche curare l’alimentazione post operatoria, facendo attenzione a scegliere cibi che con le loro proprietà possano svolgere un ruolo a sostegno di questa ripresa.

  1. Non è possibile generalizzare un tipo unico di dieta per i diversi tipi di interventi chirurgici a cui si può essere sottoposti, ma ci sono alcuni semplici accorgimenti a cui prestare attenzione per riprendersi presto e bene.
  2. Ecco i nostri 10 consigli: 1.
  3. Riposo: nelle 48 ore successive all’intervento di blefaroplastica è bene rimanere a riposo con la testa leggermente sollevata.

Fate le cose con calma, approfittate di questi giorni per rilassarvi e riprendervi fisicamente.2. Bere molta acqua: per recuperare i liquidi eventualmente persi e mantenere il corpo idratato.3. Gusto e varietà nelle pietanze: arricchite i vostri piatti con colore e gusto.

  1. Spesso dopo un intervento chirurgico l’appetito diminuisce.
  2. Cucinare pietanze invitanti aiuta a far tornare la fame e a non sentirsi malati, oltre a nutrire l’organismo, che ora più che mai ha bisogno di energie per riprendersi.
  3. Un piccolo suggerimento: aggiungete qualche spezia, come curcuma, zenzero, salvia, rosmarino o origano.
See also:  Quanti Denti Abbiamo?

Darete subito sapore e colore al vostro piatto, oltre che arricchirlo di altre proprietà benefiche.4. Scegliere cibi facilmente digeribili: evitare cibi troppo calorici, grassi, zuccheri e sale e preferire vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. Evitare l’alcool, le bevande gassate e le fritture.5.

Antiossidanti: molti cibi possiedono naturalmente sostanze antiossidanti in grado di contrastare lo stress ossidativo e l’infiammazione, che spesso aumentano dopo un intervento. Un buon modo di distinguerli è quello di classificare frutta e verdura per colore: spesso infatti gli antiossidanti sono anche i diretti responsabili della colorazione dei vegetali.

Troviamo quindi: – Alimenti rosso-arancio, i cui antiossidanti sono importanti per la vista e la pelle: zucca, carote, pomodori, peperoni, agrumi, melograno, pesche, melone, albicocche – Alimenti blu-viola, importanti per il tratto urinario, la vista e la buona circolazione.

Uva rossa, mirtilli e frutti di bosco, ravanelli, radicchio, prugna selvatica, melanzane – Alimenti verdi, fonte di magnesio e acido folico, con effetto positivo su ossa e denti. Asparagi, broccoli, cavolfiore, spinaci, kiwi 6. Stagionalità: preferire sempre frutta e verdura di stagione, è sicuramente più gustosa e ricca in sostanze nutritive.7.

Metodo di cottura: per mantenere intatte le sostanze antiossidanti è bene prediligere metodi di cottura meno aggressivi come la cottura a vapore. Evitare l’eccessiva esposizione degli alimenti all’aria e alla luce, la vitamina C, ad esempio, viene rapidamente distrutta dall’esposizione al sole o dalla cottura.

Evitare di bruciare i cibi.8. Cereali integrali e legumi: se consumati assieme sono un ottimo piatto completo. I cereali integrali sono ricchi di fibre, fondamentali per regolare la digestione. La crusca e il germe, infatti, contengono sostanze nutritive importanti, che vanno perdute con la raffinazione.

La buccia dei legumi è ricca di polifenoli e saponine, preziosi alleati contro i radicali liberi.9. Meglio il pesce della carne: soprattutto il pesce azzurro, ricco di due acidi grassi essenziali omega-3: EPA e DHA. Evitare la carne rossa soprattutto se trattata o piena di ormoni e conservanti.10.

Quali cibi fanno venire la carie?

Cosa sono i cibi cariogeni? – In poche parole, gli alimenti cariogeni sono quei cibi che a lungo andare fanno venire le carie. Più in dettaglio, un cibo cariogeno è un alimento che contiene carboidrati che vengono scissi in zuccheri dalla saliva in bocca.

Questo abbassa il pH e può causare il deterioramento dello smalto dei denti, favorendo lo sviluppo della carie, Un alimento cariogeno è un cibo zuccherino e/o amidaceo e quindi fa male ai denti. I cibi che fanno venire le carie sono, ad esempio, dolci, biscotti, torte, bevande zuccherate, succhi concentrati, gelati e caramelle, tra gli altri.

Consumare cibi cariogeni significa ingerire diversi tipi di zuccheri, come il saccarosio o il fruttosio, tra gli altri. Inoltre, gli snack a base di amido possono anche scomporsi in zuccheri una volta in bocca, quindi potrebbero essere considerati soggetti al processo cariogenico. Cosa Mangiare Dopo Il Dentista

Cosa mangiare dopo otturazione provvisoria?

La ricetta ideale dopo essere stati dal dentista: semplice, veloce e gustosissima – Quando l’effetto dell’anestesia pian piano si affievolisce potete iniziare nuovamente a masticare facendo attenzione tuttavia a non ingerire cibi troppo “stressanti” per la dentatura.

  1. Ad esempio potete prepararvi delle buonissime cotolette di salmone, pesce noto anche per la particolare morbidezza della sua “carne”.
  2. Si tratta di un piatto molto semplice da realizzare: passate i tranci di salmone nella farina precedentemente salata e quindi fateli rosolare in una pirofila da forno con un po’ di burro; nel frattempo preparate un salsa con vino bianco, panna liquida e pasta d’acciughe; versate quindi il composto sul salmone e infornate a 180° per circa 25 minuti.

Avrete così un piatto gustosissimo senza dovervi più preoccupare di cosa mangiare dopo un’otturazione. : Cosa mangiare dopo un’otturazione

Cosa prendere dopo un otturazione?

Otturazioni: dopo la procedura – Al termine dell’intervento l’effetto dell’anestesia svanisce ed è possibile avvertire un formicolio in bocca. Dopo un’otturazione, alcune persone riscontrano di avere una maggiore sensibilità dei denti, che, nella maggior parte dei casi, dovrebbe passare nel giro di pochi giorni.

Il dentista può inoltre prescrivere antidolorifici, per ridurre eventuali fastidi a seguito dell’otturazione. In questi casi si consiglia di prestare attenzione e di evitare di applicare troppa forza o pressione sul dente curato. Se il dolore o la sensibilità perdurano per più di una settimana, potrebbe essere necessario far controllare l’otturazione, per assicurarsi che non sia troppo alta e che la chiusura delle arcate dentali (l’occlusione) sia corretta.

Se si ha più di un’otturazione, ad esempio una su un dente dell’arcata superiore e un’altra su un dente dell’arcata inferiore, si potrebbe sperimentare uno shock galvanico, una vera e propria scossa all’interno della bocca. Ciò si verifica nel caso in cui le due otturazioni siano realizzate in metalli contrastanti, come amalgama su un dente e sull’altro.

Quanto dura una seduta di otturazione?

Prenota la tua visita in uno dei nostri Centri – Verrai contattato dal nostro servizio Clienti È dovere del dentista stabilire se un dente richiede un’otturazione od un trattamento più invasivo. Una carie di piccole dimensioni viene facilmente trattata mediante semplice otturazione, la cui durata (dell’intervento) varia dai 20 ai 60 minuti.

I processi cariogeni più gravi richiedono invece più tempo per essere accuratamente otturati. Diversamente, le carie che si sono spinte più in profondità e che hanno invaso la polpa dentale necessitano di procedure più invasive (es. devitalizzazione od estrazione del dente) per rimediare al danno subìto.

➡️ Per approfondire: quali sono le cause di un dente cariato?