Denti Devitalizzati Quanto Durano?
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(+39) 045 810 4573 Posted at 15:28h in by Che cos’è la devitalizzazione? Il trattamento endodontico (detto in gergo “devitalizzazione”) è una terapia indicata in caso di compromissione della polpa dentaria, il “nocciolo” del dente che apporta vasi sanguigni e nervi al suo tessuto: a causa di carie profonde o per necessità protesiche, può essere necessario rimuovere la polpa compromessa e sostituirla con un’otturazione che non permetta ai batteri di colonizzare le strutture più profonde del dente.
Quindi, senza la polpa, il dente diventa una struttura inanimata? Si potrebbe essere logicamente portati a pensare questo; in realtà, nonostante sia stata eliminata la polpa, il dente può ancora godere della presenza del legamento parodontale: questa struttura, che ha il compito di tenere ancorato il dente all’osso, provvede alla nutrizione del tessuto dentale rimasto tramite lo scambio di sostanze nutritive con l’ambiente che lo circonda.
Che cosa cambierà dopo la devitalizzazione? La conseguenza più immediata per il paziente è la mancanza di sensibilità del dente al caldo e al freddo, in quanto con la polpa viene eliminata anche la capacità dello stesso di percepire le variazioni di temperatura; quello che rimarrà invariata invece è la percezione della presenza del dente stesso durante la masticazione, grazie ancora una volta al legamento parodontale.
Senza la polpa, il dente diventa più debole? La resistenza dell’elemento dentale al carico masticatorio non dipende dalla presenza o meno della polpa, ma dalla quantità di tessuto sano rimanente: un dente che viene sottoposto a trattamento endodontico spesso ha perso già una certa quantità di struttura, e quindi può risultare più “fragile” di un dente intatto.
La sopravvivenza dei denti devitalizzati è però molto buona: statisticamente, più del 90% permane in bocca per 10 anni o più. Quindi un dente devitalizzato deve essere trattato come un dente ancora vivo? Esattamente, addirittura con più riguardo: un dente devitalizzato è già in uno stato di compromissione, e la presenza di carie o di malattie parodontali può intaccare oltremodo le sue capacità di sopravvivenza.
Per questo diventa necessario prevenire la comparsa dei fattori di rischio che portano allo sviluppo di queste patologie. Cosa posso fare per prolungare la vita del mio dente devitalizzato? Vi sono alcuni trucchi che possono essere usati per aumentare la longevità di un elemento sottoposto a trattamento endodontico.
Il primo è a carico del dentista, il quale dovrà valutare con attenzione quanto dente sano rimane per poter consigliare al paziente il restauro più adatto a sopportare il carico masticatorio; nei denti anteriori (incisivi e canini) spesso è sufficiente una banale otturazione, mentre nei posteriori (molari e premolari) può essere necessario realizzare piccole protesi, intarsi o corone, per permettere al dente di non fratturarsi nel tempo.
Un ruolo attivo del paziente, in collaborazione con l’igienista dentale e col proprio dentista, è perciò fondamentale per il mantenimento del dente all’interno del proprio sorriso.Dr. Giovanni Marzari ed Edoardo
: (+39) 045 810 4573
Quanti anni dura la devitalizzazione?
Secondo le statistiche, il 90% dei denti devitalizzati può conservarsi nella propria sede per circa 8-10 anni e addirittura per tutta la vita del paziente, in special modo quando sono protetti dalla capsula.
Come mantenere un dente devitalizzato?
Alcuni consigli per prendersi cura di un dente devitalizzato – In seguito all’operazione di devitalizzazione è normale avvertire dolore e pressione sul dente stesso. Ma nel giro di qualche giorno questi sintomi spariranno.Per trovare sollievo dal dolore è possibile applicare del ghiaccio sulla zona interessata o assumere degli antidolorifici, mentre in caso di gonfiore potrà essere seguita (sotto consiglio medico) una cura antibiotica.
curare la propria igiene orale, in quanto anche i denti devitalizzati possono cariarsi effettuare controlli periodici dal dentista e una regolare igiene orale professionale.
Un dente devitalizzato è più fragile degli altri denti e quindi più soggetto a rottura. Durante la masticazione si consiglia di prestare particolare attenzione: mangiare lentamente, evitare cibi troppo dolci e duri. Assolutamente da evitare è il fumo, che potrebbe danneggiare i tessuti del dente.
Quando bisogna togliere un dente devitalizzato?
Quanto dura un dente devitalizzato?
Cos’è l’apicectomia? – Se, trascorsi 3-6 mesi, dopo aver devitalizzato o ri-devitalizzato un dente affetto da granuloma o cisti non si è riusciti ad eliminare la lesione, per evitare di effettuare l’estrazione, si fa la cosiddetta apicectomia della radice, Poiché il granuloma o la cisti sono adesi all’estremità della radice (apice) è possibile, con un piccolo intervento chirurgic o, tagliare e asportare questa parte.
Perché un dente devitalizzato fa male dopo anni?
2. Dente fa male quando mastico. –
- Quando il dente devitalizzato da anni provoca un dolore alla masticazione la situazione è critica, Un dente devitalizzato da anni causa un dolore alla masticazione quando ha una infezione della radice, con un ascesso dentario che si sta sviluppando. Meglio iniziare una terapia antibiotica con Augmentin, se non si hanno allergie e antidolorifica ed antinfiammatoria. Nel caso in cui il dente non sia devitalizzato si tratta sicuramente di una pulpite, da trattare con analgesici ad esempio Aulin.
- Per capire quale dente fa male si fa l’ispezione dei denti per vedere eventuali carie e si fa la percussione dei denti per localizzare il dente interessato dal dolore, questa manovra può essere fatta anche da soli su se stessi, usando un cucchiaino e battendo i denti sospettati, cosi facendo si scopre quale dente è interessato dal dolore, meglio palpare anche la gengiva per scoprire e localizzare l’eventuale dolore o gonfiore da ascesso iniziale.
- Il dolore, quando non è fortissimo, può essere causato anche da un innocente precontatto causato da una recente otturazione fatta dal dentista. E’ importante capire quindi se si tratta di un contatto eccessivo tra i denti, definito precontatto, che può dare dolore stringendo i denti o masticando, non è mai un dolore pulsante e nemmeno notturno, ci si può svegliare al mattino con un senso di indolenzimento. Un dolore simile a questo può essere causato anche da una frattura dentale in fase iniziale.
Cosa succede se non si devitalizza il dente?
Per quale motivo bisogna devitalizzare un dente? – È necessario devitalizzare un dente quando il nervo si infiamma o si infetta. L’infiammazione o l’infezione possono avere diverse cause: una carie profonda, la necessità di interventi dentistici ripetuti, un dente scheggiato o rotto. Quando ci si fa male a un dente, il nervo può rimanere danneggiato anche se il dente non presenta rotture o scheggiature evidenti; se non si cura in tempo l’infiammazione o l’infezione della polpa, il dente può iniziare a far male e si può formare un ascesso. Il dentista rimuove la polpa infiammata o infetta, pulisce in profondità l’interno del canale radicolare (il canale all’interno della radice) e, infine, riempie e sigilla la zona. In seguito si torna dal dentista, che otturerà il dente ed eventualmente collocherà una corona o un altro dispositivo di ricostruzione sul dente per proteggerlo e farlo ritornare a una completa funzionalità.
Spesso il dentista si vede costretto a devitalizzare un dente anche in assenza di dolore in quanto, asportando la parte malata, si viene a invadere la zona del nervo. Oppure per motivi estetici, quando il dente deve essere limato per rimettere altri denti attraverso un ponte. In certi casi, infatti, il dente potrebbe restare troppo sensibile al caldo e freddo dopo la preparazione del ponte.
Perché il dente devitalizzato diventa nero?
Devitalizzazione e dente nero – In realtà una devitalizzazione ben fatta non comporta la presenza di denti neri. Questo avviene nel momento in cui non si puliscono correttamente i canali lasciando tracce di materiale pulpare in necrosi che determina lo scurimento del dente nel tempo, o se si usano materiali inadeguati come i cementi canalari di formaldeide e coni d’argento.
Per questo motivo è fondamentale eseguire oggi le devitalizzazioni con l’ausilio del microscopio, Quest’ultimo infatti permette di controllare in modo preciso l’interno dei canali permettendo la rimozione di tutto il materiale organico pulpare. Alla fine, il colore scuro assunto dal dente devitalizzato male, è proprio dovuto a tracce di sangue e quindi pigmenti ematici lasciati all’interno del dente.
In modo assolutamente semplicistico, la colorazione scura assunta dal dente è come un livido ad un ginocchio di colore scuro. Oggi, con una buona devitalizzazione, questa situazione è scongiurata.
Quanto costa sistemare un dente devitalizzato?
Costo – Il costo legato alla devitalizzazione di un dente oscilla dai € 100 (canini e incisivi) ai € 350 (molari), ma si rileva elevata variabilità tra uno studio e l’altro, a cui si deve talvolta ancora sommare il costo legato alla ricostruzione. iStock.com/angelima
Perché un dente devitalizzato si muove?
Quali cause ci sono dietro un dente che si muove? – Un dente si muove se la struttura che lo tiene saldo all’osso alveolare è danneggiata. Tale struttura prende il nome di parodonto e può definirsi come l’insieme di: tessuti, gengiva, alveolo e parte della radice del dente.
Si tratta dunque di un’unità funzionale che avvolge il dente all’interno dell’alveolo. Probabilmente l’idea comune è che il dente sia incastrato all’interno dell’osso, in realtà è proprio il legamento parodontale a tenere fisso il dente. Il parodonto è composto a fibre di tessuto che da un lato sono legate all’osso mascellare e dall’altro alla radice del dente.
Quindi, in presenza di un dente che si muove il primo pensiero deve essere rivolto proprio allo stato di salute del parodonto.
Come viene incapsulato un dente devitalizzato?
Ricostruzione in composito – Il dentista inserisce una resina composita nella parte di dente rimossa dopo la devitalizzazione. Il composito è un materiale morbido e malleabile che il dentista scolpisce per ricreare l’aspetto originale del tuo dente devitalizzato. Il composito viene poi fotopolimerizzato per indurirlo e renderlo resistente.
Quanto dura un dente con perno?
Quanto dura un impianto dentale? – Questa domanda ci viene posta spesso. Purtroppo non esiste una risposta univoca e gli elementi in gioco sono molti. Solitamente l’impianto dentale ha una durata che va, dai 10 ai 15 anni, ma questa finestra di tempo non è uguale per tutti. I principali fattori da cui dipende sono:
igiene orale e cura domiciliare qualità dei materiali sedute di igiene professionale e controlli periodici
Cosa non fare dopo la devitalizzazione?
Cosa fare subito dopo la devitalizzazione –
- è un intervento meno invasivo dell’estrazione, ma non per questo dev’essere preso alla leggera dal paziente.
- Subito dopo l’intervento, nel caso doveste avvertire del dolore, potete assumere degli antidolorifici leggeri o, meglio ancora, appoggiate una borsa del ghiaccio sulla parte interessata.
- Lavatevi i denti con regolarità e, nel periodo subito successivo all’operazione, evitate di fumare ed assumere cibi troppo duri, caldi o freddi.
- Per ulteriori informazioni,, saremo lieti di rispondere ad ogni vostra domanda.
RICHIESTA INFORMAZIONI : Cosa fare dopo l’estrazione o la devitalizzazione del dente | Montecchio
Quando un dente devitalizzato diventa nero?
Devitalizzazione e dente nero – In realtà una devitalizzazione ben fatta non comporta la presenza di denti neri. Questo avviene nel momento in cui non si puliscono correttamente i canali lasciando tracce di materiale pulpare in necrosi che determina lo scurimento del dente nel tempo, o se si usano materiali inadeguati come i cementi canalari di formaldeide e coni d’argento.
- Per questo motivo è fondamentale eseguire oggi le devitalizzazioni con l’ausilio del microscopio,
- Quest’ultimo infatti permette di controllare in modo preciso l’interno dei canali permettendo la rimozione di tutto il materiale organico pulpare.
- Alla fine, il colore scuro assunto dal dente devitalizzato male, è proprio dovuto a tracce di sangue e quindi pigmenti ematici lasciati all’interno del dente.
In modo assolutamente semplicistico, la colorazione scura assunta dal dente è come un livido ad un ginocchio di colore scuro. Oggi, con una buona devitalizzazione, questa situazione è scongiurata.
Quanto costa in media una devitalizzazione di un dente?
Costo – Il costo legato alla devitalizzazione di un dente oscilla dai € 100 (canini e incisivi) ai € 350 (molari), ma si rileva elevata variabilità tra uno studio e l’altro, a cui si deve talvolta ancora sommare il costo legato alla ricostruzione. iStock.com/angelima
Quanto costa incapsulare un dente devitalizzato?
Domande frequenti (FAQ) – Quanto costa ricoprire un dente devitalizzato? E’ difficile stabilire un prezzo preciso quando si parla di ricoprire un dente devitalizzato con una corona dentale, i prezzi rilevati si aggirano tra i 500 e i 700 euro, fino ad arrivare a 1.500 o 2.000.
I prezzi variano a seconda di molti fattori. Quanto costa un dente in ceramica? Una capsula dentale può variare nel prezzo, partendo dai 400 euro fino a un massimo di 1500 o 2000 euro. Il materiale è uno dei fattori che più incide sull’aumento del prezzo, in particolare le corone dentali in ceramica integrale sono più costose di quelle con un’ “anima” in metallo, avendo una migliore resa estetica.
Quanto dura la capsula di un dente? La capsula non ha una vera e propria “data di scadenza”. Nel migliore dei casi, una capsula dentale può durare fino a 10 o 15 anni, ma ci sono molti fattori (dalle abitudini di igiene dentale a patologie come il bruxismo) che possono incidere sulla vita della corona.