Denti Sporgenti Cosa Fare?
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Come sistemare i denti sporgenti – La cura per i denti sporgenti spetta all’ ortodonzia, È l’applicazione di apparecchi dentali, infatti, la principale soluzione per ricondurre i denti alla loro posizione corretta. Quali apparecchi utilizzare e per quanto tempo dipende dalla situazione di partenza e dall’età del paziente.
Come sistemare i canini sporgenti?
Canino incluso – Il canino incluso nel palato è uno dei problemi più difficili da affrontare. La durata della cura è variabile: vi sono canini che vengono riportati in arcata in circa diciotto mesi ed altri che possono impiegarci anche ventiquattro mesi. La prevalenza dell’inclusione canina oscilla in un range compreso fra 3% e 16%.
Nel 10% dei casi è bilaterale. Il principale pericolo è costituito dal riassorbimento radicolare dei denti adiacenti al canino. Tale fenomeno è fisiologico quando indotto sul dente da latte da sostituirsi, ma può diventare un danno irreparabile quando il canino fa riassorbire le radici di denti permanenti, specialmente degli incisivi.
Il mancato trattamento dell’inclusione o il ritardo nel trattamento portano al riassorbimento dei denti permanenti nel 12% dei casi. Il modo migliore per affrontare questo tipo di problema è “agganciare” il canino incluso, e tirarlo fuori lentamente, attraverso un apparecchio ortodontico.
Come nascondere i denti sporgenti?
La correzione dei denti sporgenti in età adulta con Invisalign – In età adulta rimane difficile andare a trattare i denti sporgenti agendo sulla parte scheletrica come invece si procede con i bambini in fase di crescita. E’ comunque possibile correggere i denti sporgenti in età adulta grazie al trattamento invisalign,
Invisalign è un apparecchio invisibile che consente di riallineare i denti senza utilizzare il normale apparecchio con fili metallici. Questo sistema innovativo permette di allineare i denti tramite l’utilizzo di mascherine mobili trasparenti chiamate aligner che garantiscono il massimo comfort e il minor disagio.
Questo trattamento consente di correggere il difetto raggiungendo ottimi risultati sia a livello estetico che funzionale. L’apparecchio invisalign consente di trattare tutte le patologie legate alla malocclusione dentale e non solamente i denti sporgenti.
Come sistemare i denti a castoro?
Rimedi per i denti sporgenti nei bambini – Nel caso dei bambini, si raccomanda di correggere la protrusione dentale durante la crescita del paziente. L’ideale è durante il picco di crescita, che è a circa 12 anni anche se lo specialista tenderà sempre ad avere l’ultima parola dopo aver valutato il caso.
Quanto costa l’apparecchio per denti Invisalign?
Quando costano le mascherine invisalign? – Il costo di un trattamento ortodontico varia ovviamente in base al caso da trattare e in base al numero di mascherine invisibili da realizzare (queste mascherine devono infatti essere sostituite ogni due settimane, in modo da mantenerle sempre attive nello spostamento).
Quanto tempo dura l Invisalign?
Che cos’è Invisalign e cosa significa il nome? Invisalign è un metodo praticamente invisibile per l’allineamento di denti malposizionati (ad esempio, denti storti, sporgenti o affollati), che può aiutarti ad avere il sorriso che hai sempre desiderato.
- Invisalign funziona bene sia negli adulti, sia nei giovani (Invisalign Teen).
- Grazie alla moderna tecnologia 3D, è possibile produrre in modo del tutto digitale gli “aligner” trasparenti e quasi invisibili.
- Questa serie di mascherine di plastica realizzate su misura per i tuoi denti, genera una correzione della posizione dei denti per mezzo della loro elasticità.
L’intera correzione dentale avviene attraverso un numero prestabilito di aligner numerati in sequenza. Indosserai gli aligner per circa due settimane ciascuno, passando poi alla coppia di aligner successiva. Lo spostamento dei denti avviene così in modo graduale e delicato.
Il nome Invisalign deriva dalla fusione delle parole inglesi “invisible” (invisibile) e “to align” (allineare). Quali vantaggi ha il metodo Invisalign? Gli aligner trasparenti (mascherine) di Invisalign sono quasi invisibili, In questo modo è possibile effettuare correggere i denti senza che nessuno della sfera lavorativa o privata se ne accorga.
Gli aligner sono rimovibili, In questo modo puoi mangiare e bere senza problemi ciò che vuoi e poi lavarti i denti normalmente, prima di indossare nuovamente le mascherine. Rispetto agli apparecchi ortodontici fissi, con Invisalign non sussiste alcun aumento del rischio di sviluppo di carie.
- Puoi vedere il risultato del trattamento in anticipo sullo schermo del computer ed eventualmente influire sull’aspetto che avranno i denti in futuro.
- In questo modo si evitano spiacevoli sorprese.
- Da quanti anni esiste questo metodo e quanti pazienti sono stati già trattati? Nel 1997 è stata fondata la società statunitense Align Technology, che detiene il brevetto per la produzione delle mascherine Invisalign.
Da allora sono stati trattati con questa tecnica oltre tre milioni di pazienti in tutto il mondo. Quanto costa un trattamento con Invisalign e la consulenza è gratuita? In linea di massima, una correzione dentale con Invisalign non è più cara di un trattamento con l’apparecchio ortodontico fisso.
I costi dipendono principalmente dalla complessità del caso e dal numero di aligner necessari per correggere le arcate. Se ad esempio, si devono correggere solo gli incisivi, i costi sono più contenuti rispetto ad una correzione che comprende anche i denti posteriori. Zahnarzt Team Luzern offre condizioni interessanti per la tecnica Invisalign.
Il primo esame e la prima consulenza con i nostri ortodontisti è gratuita e non vincolante. Qui sono riportate indicazioni dettagliate sui costi previsti per un trattamento con Invisalign. Come funziona Invisalign? Le mascherine/aligner realizzate su misura per te, altamente elastiche e praticamente invisibili, trasmettono la loro forza di riallineamento ai denti.
- Ogni aligner della serie realizzata appositamente per te, svolge una parte predefinita del movimento dentale pianificato.
- Dopo due settimane basterà cambiare aligner e passare a quello successivo.
- Che aspetto hanno gli aligner e di cosa sono fatti? Le mascherine Invisalign sono trasparenti e aderiscono perfettamente ai tuoi denti.
In questo modo sono quasi invisibili ad una normale distanza di conversazione. Su questo sito web ci sono numerose foto di aligner indossati dai pazienti. Gli allineatori sono costituiti da un poliuretano termoplastico sviluppato appositamente da Align Technology.
- Questa resina particolarmente elastica è idonea ad applicazioni mediche e non è nociva per la salute.
- Tutti gli odontoiatri od ortodontisti possono effettuare trattamenti con Invisalign? I trattamenti ortodontici necessitano di una grande competenza professionale.
- Per questo motivo dovrebbero essere riservati possibilmente a uno specialista in ortodonzia con un’esperienza pluriennale.
Il requisito per l’impiego di Invisalign è un corso di formazione e una certificazione supplementari. Il nostro ortodontista è certificato per l’utilizzo della tecnica con Invisalign ed è stato premiato da Align Technology come specialista di comprovata esperienza.
Qual è l’età giusta per il trattamento con Invisalign? In realtà non esistono limiti rigidi, di età né minimi né massimi, per avere un sorriso più bello. Per i bambini e gli adolescenti esiste Invisalign Teen, non appena sono cresciuti tutti i denti permanenti. Per gli adulti di ogni età, le correzioni dentali funzionano in modo analogo a quelle dei pazienti giovani.
L’importante è che i denti non abbiano carie e siano sani da un punto di vista paradentale. Ogni quanto tempo devo effettuare i controlli per il trattamento con Invisalign? La frequenza dei controlli sarà decisa dall’ortodontista caso per caso. In linea di massima i trattamenti con Invisalign si svolgono senza problemi, poiché rispetto agli apparecchi fissi non ci sono fili o archi da regolare o sostituire.
Pertanto è sufficiente perlopiù un controllo ogni 6-8 settimane. È un vantaggio in più, se vivi lontano dal tuo ortodontista. Quando dura il trattamento correttivo con Invisalign? La durata del trattamento dipende dalla complessità della malocclusione. In base all’entità della correzione dentale, è necessario un numero differente di aligner.
Di norma, considera una durata di trattamento da 6 mesi (caso semplice) a 18 mesi (caso complicato). Con l’apparecchio Orthopulse, potrai accorciare notevolmente la durata del trattamento comodamente a casa tua, con un’applicazione giornaliera di soli 10 minuti.
- Per quali tipi di disgnazia è indicato Invisalign? Sostanzialmente le limitazioni sono poche.
- La maggior parte delle disgnazie (malposizioni dentali) possono essere trattate con successo con Invisalign.
- Alcuni esempi: affollamento, arcate strette, morso aperto, morso profondo, morso crociato, morso coperto eccessivo, mancanza di spazio nella regione anteriore e posteriore.
Il nostro esperto ortodontista è a conoscenza delle opportunità e dei limiti della tecnica Invisalign e può consigliarti anche eventuali alternative. La prima consulenza è gratuita. Quali sono le alternative a Invisalign? Se desideri un apparecchio ortodontico invisibile, oltre a Invisalign esiste anche la tecnica linguale (apparecchio linguale),
Questa alternativa a Invisalign è un apparecchio fisso, applicato sul lato interno dei denti. In questo modo l’apparecchio è invisibile. Il nostro ortodontista è certificato per la tecnica linguale con Incognito e ti spiegherà i pro e i contro di entrambi i metodi. È doloroso il trattamento con Invisalign? No.
Rispetto agli apparecchi fissi che talvolta provocano irritazioni dolorose di gengiva, lingua o guancia, Invisalign non è doloroso. All’inizio del trattamento e quando si sostituisce l’aligner, si avverte in qualche caso una leggera sensazione di pressione o tensione che di solito scompare in fretta.
Quante ore al giorno vanno portate le mascherine? Le mascherine vanno portate sempre, eccetto durante i pasti e l’igiene orale. Poiché le mascherine sono estremamente comode, presto non ti accorgerai di indossarle. Che cosa s’intende per “attachment”? Gli attachment vengono talvolta utilizzati durante il trattamento con Invisalign, per trasmettere meglio la forza elastica dell’aligner ai denti e consentire così una correzione dentale più efficace e più rapida.
Si tratta di piccoli attacchi in composito di colore uguale a quello dei denti, in cui le mascherine Invisalign possono essere incastrate. Gli attacchi vengono incollati sullo smalto dentale e sono molto discreti. Al termine del trattamento gli attacchi possono essere rimossi senza lasciare residui e senza recare danni ai denti.
Le corone sono un problema per il trattamento con Invisalign? Le singole corone che non sono unite tra loro, non rappresentano alcun problema. Il dente rivestito dalla corona è in grado di spostarsi esattamente come uno senza corona. Tutt’al più l’incollaggio di un attacco (se necessario) ad una corona in ceramica può essere più difficoltoso di quello allo smalto di un dente naturale.
I ponti sono un problema per il trattamento con Invisalign? I ponti uniscono saldamente due o più denti tra loro. L’ortodontista sarà in grado di stabilire se i ponti costituiscono un impedimento al tuo trattamento ortodontico pianificato. In qualche caso può essere addirittura vantaggioso se i denti posteriori che non devono essere spostati, sono uniti da ponti.
Invisalign può chiudere gli spazi fra i denti? Sì, di solito non è un problema eliminare gli antiestetici spazi fra i denti (diastemi) con Invisalign. È importante che l’ortodontista analizzi la larghezza dei denti e il raggio dell’arcata dentaria prima del trattamento. Talvolta conviene pure chiudere gli spazi allargando i denti con il composito oppure con delle faccette in ceramica I disturbi dell’articolazione temporomandibolare sono una controindicazione al trattamento con Invisalign? I problemi dell’articolazione temporomandibolare, quali dolore, rumori (p.es.
schiocchi), contrazioni o ridotta apertura mandibolare possono reagire sensibilmente a una correzione ortodontica della posizione dei denti e del morso. Si può ottenere sia un miglioramento che un peggioramento dei sintomi articolari. In questi casi è consigliabile un esame accurato da parte di un ortodontista, prima di iniziare un trattamento.
Perché dopo il trattamento con Invisalign è necessaria una contenzione? Dopo ogni correzione dentale ortodontica, i denti tendono a ritornare lentamente nella vecchia posizione. Si può ovviare a questo pericolo con una contenzione che fissa i denti nella posizione corretta. La contenzione può essere rappresentata da un apposito filo metallico applicato sulla parte posteriore dei denti.
In alternativa, è possibile anche una mascherina contenitiva trasparente rimovibile, da indossare solo di notte. Per un certo periodo, si può anche portare l’ultimo aligner Invisalign come contenzione. Ci sono delle limitazioni nel mangiare durante la correzione dentale? No.
Poiché gli aligner vengono tolti duranti i pasti puoi goderteli senza problemi. Gli aligner Invisalign possono alterare l’eloqio? Invisalign non provoca disturbi di elocuzione come il sigmatismo. Poiché le mascherine di Invisalign sono estremamente sottili e aderiscono perfettamente ai denti, non hanno effetti sulla pronuncia.
Nei pazienti sensibili può rendersi necessario all’inizio un periodo di adattamento. Esistono particolari raccomandazioni per l’igiene orale e la pulizia degli aligner? Rispetto agli apparecchi ortodontici fissi, con Invisalign non ci sono problemi per l’igiene orale: gli aligner si rimuovono facilmente, così da poter lavare i denti come al solito, utilizzando dentifricio o altri prodotti appositi.
Prima di reindossare gli aligner, i denti devono essere ben puliti. Per pulire gli aligner occorre sciacquarli sotto l’acqua corrente (tiepida) e pulirli con lo spazzolino da denti. Si può fumare con le mascherine in bocca? Nei forti fumatori gli aligner possono macchiarsi, ma per la maggior parte dei pazienti non è un grande problema, poiché le mascherine si cambiano ogni due settimane Posso masticare un chewing gum mentre indosso gli aligner? La gomma da masticare è sconsigliata in quanto potrebbe attaccarsi alla plastica delle mascherine.
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Quanto costa limare i denti dal dentista?
Quanto costa limare i denti? – I prezzi dipendono dal tipo di trattamento e dalle tariffe del dentista. Indicativamente uno stripping dentale potrebbe costare intorno ai 120 €. Tieni presente che ogni dentistia privato può decidere i prezzi dei trattamenti in modo autonomo e probabilmente non saranno gli stessi se il professionista lavora nel centro di una grande città o in provincia.
Cosa fare se i canini non scendono?
Se non è uscito per mancanza di spazio e perché è mal posizionato – Se invece il canino non esce perché non ha spazio e anche perché è mal posizionato verso il palato, dovremo recuperarlo con una particolare terapia ortodontica, In questi casi risulta preziosa la cone beam, una radiografia tridimensionale che ci permette di sapere con precisione in che punto si trova il canino.
- Una volta capito dov’è, eseguiamo un intervento chirurgico in cui rimuoviamo la gengiva che ricopre la corona del canino incluso e applichiamo su quest’ultima un attacco ortodontico,
- Quindi mettiamo una medicazione che impedisce alla gengiva di richiudersi e aspettiamo alcuni mesi,
- Spesso questa manovra è sufficiente per favorire l’ uscita spontanea del canino,
Se invece dopo un certo periodo notiamo che rimane fermo, possiamo cominciare a recuperarlo “tirandolo” per mezzo di un apparecchio ortodontico,
Come dovrebbero essere i canini?
Estetica dentale: la forma e la simmetria dei denti di un sorriso perfetto – Secondo le regole di estetica dentale la forma dei denti non deve essere disordinata, ci deve essere simmetria tra la parte destra della bocca e la parte sinistra, Le regole generali per avere la forma dei denti perfetta:
il canino e l’incisivo devono essere più lunghi i laterali devono essere più corti
Il sorriso si riflette in generale anche sulla bellezza di un viso nel suo insieme. I denti, le labbra, il mento e il naso devono seguire una stessa linea che definisce una simmetria del volto e ce lo fa percepire come più gradevole e proporzionato.
Quanto tempo ci vuole per far scendere i canini?
DISCUSSIONE – La diagnosi d’inclusione canina è certa solo quando confermata da una attenta valutazione delle radiografie (7). Infatti, solamente una corretta analisi strumentale può indagare la posizione anomala del canino nell’osso e verificarne i rapporti con gli elementi adiacenti. Dato che il grado di dislocazione dell’elemento influenza la decisione terapeutica, la misura di specifici parametri sulle radiografie di pretrattamento può fornire utili indicazioni in termini diagnostici e prognostici (5). La teleradiografia latero-laterale, sebbene sia uno strumento utilizzato di routine per la pianificazione di qualsiasi trattamento ortodontico, è una tecnica scarsamente impiegata per valutare l’entità dell’inclusione canina (14, 15, 16). Il nostro progetto clinico retrospettivo rappresenta il primo studio incentrato specificamente sulla teleradiografia latero-laterale con l’intenzione di ricercare parametri radiografici in grado di predire la durata della terapia di disinclusione. Ricerche riportano che il trattamento multidisciplinare dei canini inclusi, a partire dalla creazione dello spazio in arcata fino all’allineamento dell’elemento, richiede in media 18-30 mesi (17). Molti fattori, come appuntamenti mancati, riposizionamento di bande, scarsa igiene orale o estrazioni, possono accelerare o ritardare la procedura (19). Al fine di evitare queste possibili variabili, il presente studio segue rigidi criteri di inclusione ed esclusione (tabb.1 e 2) e si focalizza solo sulla durata della fase di trazione post chirurgica. Ciò ha permesso di inserire canini in inclusione mono e bilaterale in un unico gruppo di analisi. Il tempo medio richiesto per l’eruzione meccanica del canino è risultato di circa 99 giorni, in linea con i dati riportati da altri studi che impiegano il sistema “Easy Cuspid” per la fase di trazione attiva (20). Come mostra la tab.5, la ricerca non ha soddisfatto il livello minimo di significatività richiesto per nessuna delle relazioni parametro-tempo analizzate. Di conseguenza, la durata del trattamento è da considerare indipendente dalla posizione assunta dal canino sulla teleradiografia latero-laterale e valutata mediante le misure angolari (VAEP°, VA-VAI°, VAC- PP°) e lineari (dc-VAI, dC-AAR, dC-FOP) proposte. L’angolo VAEP mostra solo una lieve correlazione positiva con il tempo di trazione (r = 0,22). La scarsa significatività della relazione angolo-tempo nega l’ipotesi che il tempo di trattamento possa variare in modo lineare rispetto all’ampiezza angolare: non esiste una relazione matematica capace di determinare il numero di giorni di terapia necessari per singoli aumenti di grado. Incrementi in ampiezza di VAEP° (>15°) coincidono con un dislocamento sagittale dell’elemento progressivamente più grave e, quindi, con un trattamento più complesso (14). Ad ogni modo, la durata di una terapia non coincide sempre con il suo grado di difficoltà. I valori di VAEP° registrati nel campione verificano che angoli inferiori a 45° sono caratteristici di canini responsivi a terapia trattiva (14): tutti gli elementi trattati hanno raggiunto con successo l’emergenza in arcata dopo la fase di eruzione meccanica (VAEP°= -1° – 40°). Solo due canini hanno mostrato un VAEP° superiore al limite di 45° (50° – 53°) ed hanno richiesto tempi di trattamento superiori alla media (148 – 118 giorni). L’angolo VAC-PP° non influenza significativamente il tempo di trattamento. Solo una lieve correlazione positiva (r = 0,26) lega l’ampiezza di VAC-PP° alla durata della fase trattiva: una dipendenza diretta tra l’incremento in ampiezza dell’angolo ed il numero di giorni necessari per l’emergenza della cuspide nel palato non può essere dimostrata. Inoltre, l’esito di valori di VAC-PP° compresi nel range 91°-140° contrasta la valutazione di Novack e collaboratori (15), secondo cui solo ampiezze inferiori a 102° sono diagnostiche di inclusione. Probabilmente una diversa direzione mesio-distale dei canini inclusi nel palato incide sui valori rilevati di VAC-PP°: una maggiore traiettoria mesiale delle cuspidi coincide con ampiezze angolari più ampie. L’angolo VAC-VAI non mostra una forte associazione con il tempo di trattamento (r = – 0,21): una diminuzione in ampiezza di tale angolo non sempre comporta una terapia protratta, in quanto non esiste proporzionalità tra le due variabili. Come precedentemente riportato da Novack e collaboratori (15), VAC-VAI° non è un indicatore diagnostico e prognostico affidabile, in quanto la sua misura è influenzata dalla posizione relativa dell’incisivo centrale rispetto alle strutture craniofacciali. L’inclinazione vestibolo-palatale del centrale può portare ad una variazione talmente ampia di VAC-VAI°, da far assumere all’angolo valori da negativi a positivi: la percentuale di casi di endoinclinazione nel nostro campione è pari al 70% e ciò spiega il riscontro di un valore medio di VAC-VAI° inferiore allo zero (-6,7°). La distanza del canino dall’incisivo centrale (dC-VAI) o dal margine alveolare anteriore (dC-AAR) non comporta una significativa variazione del tempo di trazione (r = – 0,12; r = – 0,10): la relazione tra i parametri esaminati non segue leggi matematiche costanti ed una posizione più distale del canino non necessariamente determina una terapia più rapida. Anche il grado di correlazione tra l’altezza palatale del canino (dC-FOP) ed i giorni di terapia è molto basso (r = 0,29): la dipendenza tra le due variabili non è stabile ed altezze cuspidali maggiori, sebbene siano espressione di una maggiore dislocazione verticale del dente e di un tragitto eruttivo più lungo, non sempre corrispondono a terapie prolungate. Questo dato conferma il risultato riportato da Zuccati e collaboratori (16) riguardo l’assenza di una relazione statisticamente significativa tra la distanza della cuspide dal piano occlusale ed il numero di visite richiesto durante l’eruzione forzata dell’elemento incluso. Il presente lavoro dimostra inoltre che il tempo richiesto per la trazione del canino è indipendente dal sesso e dall’età del paziente. Le ragazze hanno richiesto in media 12 giorni in più di terapia rispetto ai ragazzi, ma questo dato è da analizzare alla luce di una prevalenza di soggetti femminili nel campione (80%). Ciò conferma il risultato di altri studi che hanno negato un’associazione significativa tra sesso e durata del trattamento di disinclusione (16, 21, 22). L’età al momento dello sbrigliamento è ininfluente per la durata del trattamento, almeno relativamente al limitato margine d’età dei soggetti coinvolti nello studio: 10,5-17,5 anni. Zuccati e collaboratori (16), infatti, hanno individuato che pazienti d’età maggiore ai 25 anni necessitano di 30 visite in più durante la fase di trazione del canino.