Dove Viveva La Tigre Con I Denti A Sciabola?
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Nella cultura di massa – Statua di uno smilodonte, alle porte del Museo de La Plata, Argentina Lo smilodonte rappresenta uno dei mammiferi preistorici più famosi, nonché il felino dai denti a sciabola meglio conosciuto. Il suo aspetto distintivo, dovuto soprattutto ai suoi impressionanti canini, lo ha reso uno degli animali che il pubblico associa maggiormente al periodo dell’ultima era glaciale.
Sebbene venga comunemente chiamato anche “tigre dai denti a sciabola” in vari film e documentari, in realtà non era strettamente imparentato con le tigri o con altri grandi felini odierni. Data la sua fama l’animale è stato ritratto in numerosi documentari a tema preistorico, tra i quali l’episodio I felini dai denti a sciabola del documentario della BBC I predatori della preistoria, che segue le vicissitudini di un esemplare maschio di S.
populator chiamato Dente spezzato; la stessa specie sudamericana compare inoltre nell’episodio L’antenato della tigre del documentario Prehistoric Park, La specie S. fatalis appare nel primo e nel terzo episodio del documentario della BBC Ice Age Giants,
- Il personaggio di Diego, uno dei quattro protagonisti della serie di film L’era glaciale, è uno smilodonte, così come sua compagna Shira, introdotta nel quarto film ;
- Uno smilodonte compare nel terzo, nel sesto e anche nel settimo episodio della seconda stagione della serie tv britannica Primeval ;
- Wild – Agguato sulle montagne ( Sabretooth ) – film TV, regia di James D.R. Hickox (2002), in cui tramite la genetica danno vita ad uno smilodonte che, scappato dal laboratorio in cui è stato creato, aggredisce ed uccide un gruppo di ragazzi che stavano campeggiando. Il film ha avuto un sequel Primal Park – Lo zoo del terrore (2005), dove più smilodonti vengono creati per essere esibite in uno zoo, ma riescono a fuggire seminando morte e distruzione;
- Nella scena finale del film Sinbad e l’Occhio della Tigre (1977) uno smilodonte affronta un uomo delle caverne;
- All’interno del videogioco Far Cry Primal, è uno degli animali più forti addomesticabili dal protagonista;
- In Ark: Survival Evolved, lo smilodonte è un animale addomesticabile e cavalcabile, sebbene il suo aspetto nel gioco non rispecchi le moderne conoscenze dell’animale, presentando artigli non-retrattili ed una lunga coda da tigre;
- Un esemplare di Smilodonte compare nel franchise di Jurassic Park, nella quarta stagione della serie animata Jurassic World – Nuove Avventure, Compare nella seconda puntata dove il gruppo lo incontra e lo affronta riuscendo a sconfiggerlo e nella settima puntata dove alcuni dei ragazzi mentre fuggono da uno Spinosauro si imbattono di nuovo in lui, ma mentre fa un grosso balzo verso due ragazzi, venire ucciso e divorato dallo Spinosauro, Lo Smilodonte rappresenta il primo mammifero preistorico apparso in definitiva nel franchise di Dinosauri più famoso al mondo (se bene non sia un dinosauro).
- Il felino compare anche in tre puntate della serie animata Primal : nel nono episodio della prima stagione, un esemplare a caccia viene orribilmente trucidato da un feroce dinosauro invisibile; nel quinto episodio della seconda stagione si può vederne una riproduzione a grandezza naturale nell’ufficio di Lord Darlington, mentre nella puntata finale appare un intero branco che viene sterminato dal protagonista Spear, ancora bambino, dopo che le belve hanno ucciso alcuni membri della sua tribù (tra i quali suo padre).
L’aspetto dell’animale ed il suo nome (specie quello inglese, Sabertooth ) sono così iconici da venire spesso usati come simboli o nomi in varie serie tv, fumetti e altri media:
- Sabretooth, pericoloso mutante nemico di Wolverine e degli X-Men è ispirato allo smilodonte (il suo nome significa infatti “dente a sciabola”). Sempre nell’universo Marvel Comics vi è Ka-Zar, noto tarzanide, che viene spesso affiancato da uno smilodonte di nome Zabu;
- Lo zord del Yellow Ranger nella serie TV Power Rangers ha la forma di uno smilodonte;
- La band statunitense Red Fang utilizza il cranio di uno smilodonte come logo;
- Nella serie anime I cavalieri dello zodiaco due dei Cavalieri di Asgard (i gemelli Syd di Mizar e Bud di Alcor ) possiedono come simbolo lo smilodonte;
- Nel manga Fairy Tail una delle gilde di maghi porta il nome di ” Sabertooth ” che significa “dente a sciabola” e il loro marchio è una versione stilizzata della testa di questo animale;
- Il Pokémon Raikou è ispirato al demone del tuono raijū della mitologia giapponese, ma il suo aspetto in gioco è molto simile ad uno smilodonte, con un mantello striato tipico delle tigre del Bengala;
- Who’s Who, personaggio del manga e anime One Piece, è capace di trasformarsi in una tigre dai denti a sciabola grazie ai poteri del suo frutto del diavolo.
Quando si sono estinte le tigri dai denti a sciabola?
L’estinzione della tigre dai denti a sciabola – Su quali però siano stati i motivi dell’estinzione non sempre c’è consenso tra gli scienziati, ma molto probabilmente non ci fu una sola causa dietro la sparizione dei grossi felide, ma piuttosto un insieme di diversi fattori,
La scomparsa delle tigri dai denti a sciabola coincide con un noto evento che i paleontologi hanno chiamato estinzione del Quaternario (circa 12mila anni fa, quando terminò il Pleistocene). Un arco di tempo molto ristretto in cui si sono estinte numerose specie di grandi mammiferi in America, come mammut, bradipi e armadilli giganti, la cosiddetta megafauna,
Durante questo periodo ci furono numerosi sconvolgimenti climatici, cambi di temperatura e trasformazione degli habitat che contribuirono al declino questi animali, molti dei quali erano tra le prede preferite degli smilodonti. In poche migliaia di anni le temperature aumentarono notevolmente, le grandi distese di ghiaccio si ritirano e gli ecosistemi e le catene alimentari furono completamente stravolti.
Questi sconvolgimenti contribuirono a decimare le tigri dai tempi a sciabola, ma molto probabilmente non bastarono a decretarne l’estinzione, Secondo diversi studiosi entrarono in gioco anche altri fattori, Quando il numero e la diversità delle prede iniziò a diminuire, entrò in giaco un altro attore che probabilmente ricoprì un ruolo chiave nell’estinzione degli smilodonti: l’uomo,
Anche se impronte scoperte di recente e pubblicate su Science hanno retrodato – e di molto – l’arrivo dell’uomo in Nord America (circa 23mila anni fa) fu proprio con la fine dell’era glaciale che si ebbe l’espansione umana più forte. Popolazioni umane e smilodonti entrarono così in competizione per i grandi erbivori e fu probabilmente questo a decretare la fine delle tigri dai denti a sciabola intorno ai 10mila anni fa.
Perché si è estinta la tigre dai denti a sciabola?
L’estinzione della tigre dai denti a sciabola – Il genere Smilodon ha messo a tacere il suo ruggito alla fine del Pleistocene, l’ultima era glaciale del Quaternario, cioè i denti a sciabola si sono estinti 12.000-10.000 anni fa. Si sono verificati drammatici cambiamenti ambientali e climatici che potrebbero generare una cascata di conseguenze nella catena alimentare della sciabola. Questi cambiamenti climatici hanno causato il ritiro dei ghiacciai, così come il cambiamento delle stagioni e l’aumento delle precipitazioni, che hanno influenzato e alterato gli ecosistemi locali. Tuttavia, lo Smilodon era già sopravvissuto ad altri periodi glaciali, quindi ci deve essere stato un fattore aggiuntivo che lo ha differenziato dagli eventi climatici precedenti, come i cambiamenti di temperatura e di vegetazione.
Quest’ultimo è cambiato in modi che hanno reso più difficile per i felini inseguire le loro prede e coesistere con altri predatori. Così, la competizione tra le varie specie di carnivori era molto violenta. A questa situazione ha contribuito anche l’arrivo dei primi ominidi nel continente americano, dove hanno distribuito i loro denti a sciabola.
Gli esseri umani sono stati in grado di contribuire alla loro estinzione dando la caccia ai grandi mammiferi (come mammut, mastodonti, alci e bisonti) che erano prede comuni delle specie di dente di sciabola. Infine, durante i cambiamenti climatici più repentini alla fine del Quaternario, gli ecosistemi non sono stati in grado di ospitare e mantenere tutta la diversità dei grandi predatori, così che le specie meno specializzate e flessibili hanno aumentato le loro possibilità di sopravvivenza.
Che cosa mangiava la tigre denti a sciabola?
La tigre dai denti a sciabola è il più feroce felino preistorico mai esistito Lo smilodonte, conosciuto anche come Tigre dai denti a Sciabola, era un ferocissimo felide dai lunghissimi canini superiori, Infatti il suo nome significa proprio “dente a coltello” e deriva dal greco antico. Visse nel periodo che va dal tardo Miocene e a tutto il Pleistocene, quindi a circa 11000 anni fa, nelle terre d’oltre oceano in tutta America.
- Passando per lo stretto di Bering l’antenato dello smilodonte si stabilì in Nord America dove la presenza di questi grandissimi felidi doveva essere molto alta e importante nella catena alimentare Un’altra specie emigrò in Sudamerica.
- Questa specie divenne sempre più robusta con arti anteriori maggiormente sviluppati e con canini ancora più lunghi.
Lo smilodonte era sicuramente all’ apice della catena alimentare della sua epoca. Era in grado di cacciare tutti i grandi animali dell’epoca, compresi i Mammuth, e alcuni studiosi pensano che attaccasse di solito in branco. Tuttavia la forza dello smilodonte non stava nella potenza del suo morso, circa 1/3 di quella del leone attuale, ma nella forza delle sue zampe,
Infatti il debole morso può essere spiegato dal fatto che i suoi canini erano estremamente lunghi, circa 15/20 centimetri, e venivano utilizzati non per strappare, ma per recidere e le arterie vitali della preda Si conoscono tre specie di tigre dai denti a sciabola e sono: Smilodon Fatalis, Smilodon Gracilis e Smilodon Populator,
Quest’ultima specie era probabilmente il più grande felide di tutti i tempi. Era carnivori feroci e potenti, ma anche spazzini di animali morti. Infatti si cibavano sia di carne fresca che carcasse. Lo Smilodon Fatalis era piuttosto simile a un leone come corporatura, ma aveva la coda corta e, naturalmente, il cranio era munito dei due grossi canini.
- Lo Smilodon Populator aveva una forma più robusta, con arti anteriori maggiormente sviluppati e con canini ancora più lunghi.
- Lo smilodonte era sicuramente il “non plus ultra” della catena alimentare della sua epoca.
- Cacciava tutti i grandi animali dell’epoca, compresi i mammuth, e alcuni studiosi pensano che attaccasse di solito in branco.
Con una ricerca recente si è supposto che avesse una potenza del morso inferiore a quella del leone infatti p er poter mordere Smilodon doveva aprire la bocca di oltre 90 gradi, fatto che rendeva il suo morso forte solo un terzo di quello di un leone attuale.
Se a questo si aggiunge che la struttura corporea era robusta e possente, ma poco compatibile con la corsa, è plausibile che lo smilodonte aggredisse i grandi e lenti erbivori afferrandoli con le fortissime braccia e atterrandoli In Italia, nel, è presente una ricostruzione in scala reale del felino preistorico.
Sulle numerosissime ossa fossili di Smilodon rinvenute nei laghi di asfalto di Rancho La BreaiIn California sono state individuate cicatrici ossee indicative di ripetuti traumi ai muscoli e alle ossa stesse, probabilmente causati dalla caccia ad animali possenti che esercitavano forte resistenza alla cattura.
- Le lunghe zanne dello Smilodonte, nonostante sembri il contrario si pensa che non fossero molto resistenti alla rottura, a differenza di quelle della tigre e del leone, che sono corte e massicce.
- Si ipotizza quindi che la pericolosità dello Smilodonte come predatore consistesse nella forza posseduta dall’animale nelle zampe anteriori che doveva essere molto superiore a quella dei predatori attuali.
Infatti lo Smilodonte doveva cacciare buttando a terra la preda e mantenendola ferma per poi sferrargli un solo morso ben piazzato alle parti più vulnerabili del corpo come la gola o il ventre. Questo attacco sarebbe risultato fatale per la preda, poiché la lunghezza delle zanne dello Smilodonte affondando nel corpo della sua vittima avrebbero subito procurato a quest’ultima enormi ferite.
Oltretutto vi è l’ipotesi che lo Smilodonte cacciasse perlopiù i grandi erbivori dell’epoca, ed utilizzasse come tecnica di caccia quella di balzare addosso alle sue prede ed aggrapparsi al loro corpo per poi finirle con svariati morsi al fine di usare le zanne per aprire molte profonde ferite sull’animale cacciato, tentando di sfinirlo.
Dimensione del dente in cm Come nelle tigri e in tutti gli animali odierni, anche nella famiglia dello smilodonte preistorico esistevano diverse specie. Infatti, grazie alla grandissima presenza di reperti fossili in tutta America, gli studiosi sono riusciti ad individuare almeno 3 specie,
Lo Smilodon Gracilis, era la più piccola specie di tigre a denti a sciabola, era lungo circa 1,8 m e pesava al massimo 100 kg. Invece la seconda specie di questo meraviglioso felino era lo Smilodon Fatalis, La tigre a denti a sciabola Fatalis era più lunga di mezzo metro della specie Gracilis e poteva arrivare a pesare anche 250 kg.
Infine la più grande tigre a denti a sciabola è lo Smilodon Populator, Con una lunghezza massima di più di 3 m e un altezza di 1,5 m al garrese era una vera macchina da caccia. I grandi maschi poteva arrivare a pesare fino a 450 kg. Per questo è considerato uno dei più grandi felini di tutti i tempi.
Nell’Agosto del 2015 è stata fatto una scoperta meravigliosa. Nella Provincia di Buenos Aires, in Argentina, e più precisamente nella città di Miramar sono state rinvenute quattro impronte di tigre dai denti a sciabola risalenti a 50 mila anni fa. Infatti nella costa argentina dell’ultima era glaciale il più grande felino della storia si aggirava furtivo.
Con una massa stimata del del 25% maggiore a quella di una tigre del Bengala, questo esemplare di Smilodonte ha lasciato in maniera indelebile segno del suo passaggio. Nel tratto di costa che dista solamente poche centinaia di metri dal mare sono state rinvenute le quattro immense impronte. : La tigre dai denti a sciabola è il più feroce felino preistorico mai esistito
Quanti tipi di tigri sono estinte?
Estinte. Tre di queste si sono estinte nel XX secolo, la tigre del Caspio, la tigre di Giava e la tigre di Bali, e purtroppo un’altra sottospecie rischia di entrare in questa lista, la tigre della Cina meridionale.
Perché le tigri hanno il mantello a righe?
La risposta è che il loro manto non è assolutamente casuale. Serve, infatti, come importante arma di difesa. Nello specifico, grazie a questa ‘particolarità’ le tigri sono in grado di mimetizzarsi e, quindi, di difendersi al meglio nella natura.
A cosa servono le tigri?
Tigre | Animali in via di estinzione e specie a rischio | WWF Italia Aiutaci a salvare la tigre! Nome scientifico Panthera tigris Classificazione Mammiferi, Felidi Grado di minaccia IUCN In pericolo (EN) Dove vive Bangladesh, Bhutan, Birmania, Cina, India, Indonesia, Laos, Malaysia, Nepal, Russia e Thailandia.
La tigre è il più grande felino vivente, simbolo di potenza e agilità. La sua stessa morfologia è perfetta per catturare e uccidere grandi prede con un colpo solo. La tigre può raggiungere anche i 4 metri di lunghezza, coda compresa, il peso è molto variabile e va dai 140 kg nei maschi della tigre di Sumatra ai 300 kg nella tigre siberiana.
Le femmine sono sempre più piccole.
2.154 -3.159 la stima degli individui maturi attualmente viventi. 3-4 metri la lunghezza che può raggiungere un esemplare adulto. 32kg la quantità di carne che può consumare in una notte.
Il colore del mantello può variare da rosso scuro a giallo pallido, varia anche l’intensità del nero delle strisce e il loro ” pattern”, Generalmente le tigri del Sud Est asiatico hanno un colore più scuro e hanno più strisce, mentre le tigri delle aree settentrionali sono più chiare e hanno meno strisce.
Di solito la pelliccia è corta, ma nel caso delle tigri che vivono nelle zone dell’Estremo oriente russo è più lunga e spessa. Le tigri si possono trovare in una grande varietà di habitat, nei bacini di drenaggio di fiumi e laghi, nelle foreste montane, nei boschetti erbosi, nelle foreste miste di pioppi e querce, nelle pianure alluvionali e nelle foreste tropicali.
Le tigri raggiungono la maturità sessuale intorno ai 5-7 anni di età. Dopo circa 100 giorni di gestazione, la femmina partorisce da uno a sette cuccioli. Nascono con gli occhi chiusi e indifesi, per questo, per il primo mese di vita la femmina resta nella tana per la maggior parte del tempo e il suo raggio d’azione è ridotto comunque nei pressi della tana.
Grazie ad alcuni studi di radio-tracking è stato appurato che le tigri hanno abitudini principalmente crepuscolari e notturne. Sono solitarie e cacciano seguendo la preda e attaccandola all’improvviso con agguati. Una tigre adulta può consumare fino a 32 kg di carne per singolo pasto.
Nelle aree tropicali le tigri possono partorire durante tutto l’anno, mentre nelle aree temperate partoriscono solo a primavera. Le tigri possono allevare i loro piccoli tra la vegetazione, nelle cavità degli alberi o nelle grotte. Alcune tigri del Bengala sono chiamate “tigri bianche”, a causa di un gene recessivo per questa colorazione.
Oltre al manto bianco o color crema, hanno anche il naso rosa e gli occhi azzurri. Da secoli il felino più grande del mondo viene costantemente minacciato dall’uomo. Le tigri vengono cacciate per sport, per paura, per superstizione e perché possono aggredire il bestiame domestico.
Secondo alcune culture, le loro ossa tritate rendono più forti, mentre secondo altre, gli organi genitali possono aumentare la virilità e gli occhi sono in grado di curare malattie della vista. La pelliccia della tigre è considerata una merce pregiata, come simbolo di lusso e di potere. I cuccioli vengono venduti come animali da compagnia.
Per tutti questi motivi le tigri stanno scomparendo, giorno dopo giorno, e con esse anche il loro habitat. Secondo gli esperti sono rimaste meno di 3.000 tigri in natura, un dato che mostra un declino costante e un serio rischio per le popolazioni di tigri.
Dal 1940 a 1980 tre sottospecie si sono già estinte: la tigre di Bali, di Java e del Caspio. In India, da sempre considerata patria principale delle tigri, una stima del governo ha mostrato che probabilmente sono rimasti solo 1.411 esemplari. Si ritiene che il 95% delle tigri selvatiche si siano estinte nell’ultimo secolo.
“Operazione Tigre”: era il 1973 quando lanciammo questa campagna di comunicazione, la prima in assoluto a difesa di una specie. Una dei maggiori risultati è stato il lancio del Progetto “Tigre in India”, dove un piano nazionale di conservazione della durata di sei anni e l’istituzione di 15 nuove riserve portarono all’aumento del 30% della popolazione di tigri.
Un risultato importante per diminuire il rischio di estinzione, ma non in grado di invertire la rotta: le tigri hanno continuato a diminuire. È così che nel 2010 abbiamo inaugurato l’Anno della Tigre. La campagna ha avuto il suo culmine nel novembre del 2010, quando i rappresentanti dei governi di tutti i Paesi che ancora ospitano tigri selvatiche si sono riuniti nel primo Summit mondiale sulla Tigre.
In questa occasione è stato messo a punto un piano per fermare la pericolosa tendenza che rischia di portare all’estinzione delle tigri, con una grande sfida: raddoppiare il numero di tigri entro il 2022. Siamo in prima linea per raggiungere questo obiettivo. Il progetto per la conservazione della tigre in Buthan è parte integrante di Tx2, un’iniziativa che coinvolge 13 paesi, che mira a raddoppiare la popolazione mondiale di tigri selvatiche entro il 2022 (l’anno della tigre) dai livelli del 2010 a più di 6.000 individui. : Tigre | Animali in via di estinzione e specie a rischio | WWF Italia