Perchè Si Cariano I Denti?

Perchè Si Cariano I Denti
Cause delle carie – Una scarsa igiene orale è la causa principale della formazione di carie, in quanto favorisce il deposito di placca. La formazione della carie è favorita da alcune condizioni come il disallineamento o la conformazione dei denti, dalla diminuzione della saliva o da un’alimentazione sbagliata.

  • La saliva è infatti un detergente naturale che in alcune situazioni si acidifica.
  • La conseguenza? Un aumento della probabilità di insorgenza di carie,
  • Tra i denti che più facilmente sono presi di mira dalle infezioni troviamo i molari, i premolari e gli incisivi superiori, cioè i denti più complicati da pulire perfettamente.

Nessun dente è però inattaccabile. I rischi dovuti all’alimentazione dipendono da eccesso di zuccheri, alimenti raffinati e cibi appiccicosi, In seguito all’assunzione di questo tipo di alimenti bisognerebbe sempre lavarsi i denti. ➡️ Qui puoi approfondire le cause dei denti cariati La carie dei denti si sviluppa molto lentamente, ma non guarisce da sola! L’unica soluzione per fermare la carie è l’eliminazione, seguita dal riempimento della cavità con una ricostruzione o otturazione,

Come evitare che i denti si Cariano?

Come curare carie e cavità dentarie – A seconda della gravità della carie, il dentista può decidere la cura migliore, come l’applicazione di una pasta o una vernice al fluoro, un’otturazione o una devitalizzazione. Il modo più semplice ed efficace per prevenire le carie è ostacolare la formazione della placca.

Lava i denti almeno 2 volte al giorno utilizzando il dentifricio Mentadent P, che con le sue 8 azioni garantisce una protezione completa. Valuta l’opportunità di applicare dei sigillanti dentali (rivestimenti protettivi applicati alle superfici di masticazione dei denti posteriori). Assicurati di utilizzare il filo interdentale almeno una volta al giorno. È estremamente importante per pulire i punti interdentali più difficili da raggiungere, lì dove i residui di cibo si incastrano e i batteri si accumulano. Utilizza il collutorio Mentadent P 500ml per risciacquare via i residui di cibo. Riduci il consumo di bevande zuccherate e cibi ricchi di amido.

Seguendo questi consigli ed effettuando visite di controllo periodiche dal tuo dentista, potrai goderti a lungo un sorriso sano, forte e senza carie. Avvertenza : I consigli contenuti nel presente articolo non costituiscono parere medico, e si rendono disponibili esclusivamente a scopo informativo.

Come rallentare la carie?

Lavare i denti almeno due volte al giorno, con l’ausilio del filo interdentale, è una buona abitudine per rallentare la progressione della patologia – 6 Novembre 2017 in questo articolo si parla di

denti

La carie dentale è provocata da alcuni batteri, presenti nella bocca, che, nutrendosi di zuccheri, portano alla distruzione dei tessuti del dente. La progressione della patologia causa diversi disturbi come alitosi, ipersensibilità dell’arcata dentale e dolore,

  1. I bambini sono i soggetti con il rischio carie ai denti più alto: lo smalto dei loro denti è più sottile e viene più facilmente attaccato dai batteri.
  2. Sono colpiti anche gli anziani a causa della mancata salivazione, provocata da alcuni farmaci.
  3. La saliva è carioprotettiva perché aiuta a neutralizzare l’azione degli acidi deboli prodotti dalla degradazione degli zuccheri.

Come si può prevenire la carie dentale ? Ecco i consigli della Prof.ssa Antonella Polimeni, Responsabile del DAI Testa-Collo del Policlinico Umberto I di Roma, a Policlinico news,

Quanto si può stare con una carie?

Progressione della Carie – La carie dentale rammollisce i tessuti duri dei denti che, solo successivamente, verranno distrutti. Precisamente, il processo carioso è la sola ed unica infezione dentale in grado di rammollire smalto* e dentina* prima di guastarli.

Stadio I (carie sueprficiale): il processo carioso intacca lo smalto, il durissimo rivestimento esterno del dente, demineralizzandolo. La carie ha inizio al di sotto della placca batterica, in alcune zone elettive dello smalto. Inizialmente, la carie presenta una tipica cromia bianco-gesso, sovente marroncina. Se in questa fase viene trascurata, l’infezione cariosa assume un tipico andamento progressivamente ingravescente. Stadio II : i prodotti acidi derivanti dalla fermentazione degli zuccheri riescono a perforare lo smalto aprendosi la strada verso la dentina. A partire da questo stadio, la carie diviene penetrante. Stadio III : superata la seconda barriera rappresentata dalla dentina, la carie arriva alla polpa, ricca di vasi e terminazioni nervose, provocando i sintomi caratteristici della patologia. Ricordiamo brevemente che nella dentina la propagazione del processo cariogeno viene facilitata perché, rispetto allo smalto, il tessuto appare nettamente meno calcificato. Stadio IV : la carie arriva sempre più in profodità andando ad interessare le strutture profonde del dente e può evolvere nelle differenti forme cliniche (ad esempio, può causare ascessi, cisti, granulomi, ecc.). Per approfondire, leggi: Complicanze delle infezioni dentali,

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La carie si propaga dunque dall’esterno verso l’interno dell’elemento dentale. Si tratta di una patologia cronica a decorso estremamente lento: nella maggior parte dei casi, il processo carioso evolve in un periodo di tempo variabile dai 6 mesi ai 2 anni.

Cosa uccide la carie?

Come si cura la carie – La miglior cura è la prevenzione. Con la corretta igiene dentale, la pulizia professionale e una sana alimentazione si riducono le probabilità che si presenti una carie, Se uno o più di questi aspetti non è stato curato, non bisogna provare vergogna nel prenotare subito una visita dal dentista,

È molto importante e lo ribadiamo, perché la vergogna di una situazione che si pensa essere grave, produce risultati peggiori. Quando è troppo tardi e il processo è già avviato, l’unica cosa da fare è rivolgersi a un dentista. Il principale trattamento per la cura della carie è l’ o tturazione con cui si sigillano tutte le fessure e i canalicoli causati dai batteri.

Se il processo carioso ha già superato lo smalto e la dentina e sta attaccando la polpa, allora è necessario devitalizzare il dente. Importante conoscere: la branca dell’odontoiatria che cura questo genere di problemi, cure canalari e carie profonde, è l’endodonzia.

Che colore ha la carie?

Quali sono i sintomi della carie? – A volte la carie è visibile a occhio nudo e ha l’aspetto di una macchia nera o marrone, ma spesso è visualizzabile solo ai raggi X, quindi è importante effettuare delle visite di controllo periodiche dal tuo dentista. Ecco alcuni sintomi che possono indicare che hai una carie:

  • Alito cattivo persistente o cattivo sapore in bocca
  • Sensibilità
  • Dolore che si acutizza quando il dente è esposto a calore, freddo o cibi e bevande zuccherate.
  • Una macchia biancastra sul dente.

Cosa mangiare quando si ha una carie?

Cibi e Carie: alimentazione correta per evitare la carie Hai avvertito una certa sensibilità dentale bevendo liquidi caldi o freddi oppure masticando certi cibi? È un dolore continuo o intermittente? Hai dolenza ad un dente specifico o hai notato, passando il filo interdentale per la quotidiana igiene, che si sta lentamente forando? Hai mai sentito parlare di carie? Se ti riconosci in queste domande probabilmente hai una piccola carie sul tuo dente.

Non ti preoccupare: la carie è la patologia più diffusa del cavo orale che, allo stadio iniziale, è asintomatica, ma progredendo causa forte alitosi e la possibile perdita del dente. Cos’è la carie? Si tratta di una malattia che, per opera di batteri che si riproducono e moltiplicano nella placca e nel tartaro, conduce alla distruzione lenta e progressiva dei denti e al danneggiamento dello smalto che li ricopre¹ : se non trattata, la carie arriva a colpire gli strati più profondi del dente fino a poterne causare la perdita.

Una corretta e costante igiene e le regolari visite dentistiche sono fondamentali per la prevenzione, sebbene oggi vedremo come anche l’alimentazione incida parecchio su questa patologia. Il ruolo della dieta quale fattore chiave nell’eziologia della carie dentale del resto è ormai assodato: esiste in letteratura una grossa evidenza che ci rappresenta come la frequente assunzione di carboidrati fermentabili sia associata alla formazione e allo sviluppo della carie.

  1. La relazione diretta fra consumo di zuccheri e lo sviluppo della malattia si è indebolita negli ultimi anni a causa della più capillare distribuzione di prodotti fluorati, primo fra tutti il dentifricio.
  2. Ciò non toglie che, di tutti componenti della dieta, i carboidrati e soprattutto gli zuccheri siano i maggiori responsabili della formazione del processo carioso.
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Come si forma la carie? I batteri orali vivono in “colonie” posizionate nella parte esterna del dente, andando a formare la placca batterica, sostanza opaca che si deposita sulla superficie dei denti,, I batteri, che sono esseri viventi, hanno bisogno per sopravvivere di sostanze che trovano fortuna nei residui alimentari sostanti tra un dente e l’altro.

Sono particolarmente attratti dagli zuccheri che vengono trasformati in acido lattico: questi e gli altri carboidrati fermentabili, una volta idrolizzati dalle amilasi salivari, divengono un substrato influenzando conseguentemente la placca e il pH salivare che scende repentinamente di 2-4 punti, per poi ristabilizzarsi in 20-60 minuti.

L’azione risultante è l’avvio del processo della demineralizzazione dentale. Molti altri fattori però incidono sulla formazione della carie, come per esempio la densità dell’alimento, cioè se solido o liquido, se duro o colloso, il numero e le modalità di assunzioni del cibo, il tempo di permanenza nel cavo orale.

  • Che ruolo ha l’alimentazione? Gli alimenti zuccherini possono essere consumati con una certa libertà a condizione però che venga eseguita un’adeguata pulizia orale.
  • Sei ad un pranzo di lavoro e non riesci a lavarti i denti? Non temere, le tue carie non avranno la meglio nemmeno oggi! La prevenzione si può realizzare anche a tavola, basta ordinare al cameriere i cibi seguendo i consigli della “Piramide odonto-alimentare”² e del “Regolario di Igiene Orale 3.0″³ formulati dagli esperti della Società Italiana di Ortodonzia (SIDO).

Di cosa si tratta? Sono poche e semplici regole che ti consentono di salvaguardare il tuo sorriso! Alla base della piramide si trovano gli alimenti anticariogeni che si possono mangiare senza problemi perché, se accostati a quelli cariogeni, ne contrastano gli effetti negativi.

Tra questi vediamo i vegetali crudi, la frutta secca e fresca, l’acqua, il latte e i formaggi stagionati: sono tutti cibi che favoriscono la produzione di saliva e tamponano l’acidità della bocca favorendo lo sviluppo di batteri anticarie. Risalendo la piramide troviamo i cosiddetti alimenti cariostici, o cibi neutri, che non hanno un effetto diretto sulla carie e si possono consumare liberamente: pollo, uova, pesce, legumi, frutti di mare, verdure, latticini e formaggi freschi aiutano a proteggere i denti anche in assenza di un’adeguata igiene orale.

I cibi che erodono lo smalto e favoriscono lo sviluppo dei batteri delle carie sono invece quelli cariogeni e rientrano in questa categoria dolci, bevande zuccherate, agrumi, il pane e i farinacei. Chiaramente si tratta di cibi che non vanno esclusi dalla dieta, perché contengono nutrienti preziosi, ma devono essere consumati insieme ad alimenti “protettivi” e mai come spuntini o a fine pasto.

Una buona abitudine sarebbe, al termine di ogni pasto, bere un bicchiere d’acqua. Le carie nei più piccoli, invece? I batteri della carie non nascono nella bocca di tuo figlio, bensì vengono trasmessi da un’altra persona. Questo passaggio è particolarmente veloce se avviene entro i suoi primi anni di vita, vale a dire che i batteri della carie riusciranno tanto più gravemente a danneggiare i denti quanto più precocemente riusciranno a stabilirsi nella bocca del bambino.

È stato dimostrato che i bambini infettati da questi batteri attorno ai 2 anni di età soffriranno di carie dentale nel 90% dei casi, se invece i batteri arriveranno nelle bocche dei bimbi dopo i 4 anni di età, la malattia si svilupperà solo nel 25% dei casi.

  1. Bastano un bacino sulla bocca, l’utilizzo delle stesse posate o una leccata del suo gelato o al suo ciuccio per trasmettere i batteri⁴.
  2. È sempre buona abitudine fare attenzione con i bimbi più piccoli! In alcuni casi però i batteri faticano a sopravvivere nel cavo orale dei più piccoli.
  3. Quando? Ad esempio se il bambino assume pochissimi alimenti contenenti zucchero, se ha un’alimentazione sana ed equilibrata e se utilizza regolarmente un dentifricio al fluoro () Per concludere, sebbene una sana e corretta alimentazione aiuti nella protezione dei denti, è sempre importante effettuare un’efficace prevenzione della carie: una costante e professionale igiene dentale almeno ogni 6 mesi ti aiuta nell’evitarne la formazione, riducendo il rischio di sviluppare malattie sistemiche.
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Il Tuo sorriso e il Tuo benessere hanno la precedenza su tutto. Contattaci per fissare un appuntamento con i nostri esperti! : Cibi e Carie: alimentazione correta per evitare la carie

Come rimuovere la carie in modo naturale?

Esistono dei rimedi naturali per curare i denti cariati? – Perchè Si Cariano I Denti Un rimedio naturale consiste nel variare la propria dieta. Assumere vitamina A, C e D, presenti in molti alimenti, integrando con sali minerali come il magnesio, contribuisce ad alleviare il processo di erosione dello smalto. Evitate zuccheri raffinati, bevete tè verde e tè nero, assumete Xilitolo, dolcificante naturale che arresta lo sviluppo di batteri nella cavità orale.

Come prevenire le carie in modo naturale?

Esistono dei rimedi naturali per curare i denti cariati? – Perchè Si Cariano I Denti Un rimedio naturale consiste nel variare la propria dieta. Assumere vitamina A, C e D, presenti in molti alimenti, integrando con sali minerali come il magnesio, contribuisce ad alleviare il processo di erosione dello smalto. Evitate zuccheri raffinati, bevete tè verde e tè nero, assumete Xilitolo, dolcificante naturale che arresta lo sviluppo di batteri nella cavità orale.

Come rinforzare i denti dalle carie?

La vitamina D è infatti in grado di favorire l’assorbimento del calcio, componente essenziale di denti e ossa. Un modo per stimolarne la produzione può essere quello di prendere il sole, mentre è possibile assumerla mangiando pesce, uova, ma anche burro e formaggi grassi.

Quanto tempo ci mette a formarsi una carie?

Progressione della Carie – La carie dentale rammollisce i tessuti duri dei denti che, solo successivamente, verranno distrutti. Precisamente, il processo carioso è la sola ed unica infezione dentale in grado di rammollire smalto* e dentina* prima di guastarli.

Stadio I (carie sueprficiale): il processo carioso intacca lo smalto, il durissimo rivestimento esterno del dente, demineralizzandolo. La carie ha inizio al di sotto della placca batterica, in alcune zone elettive dello smalto. Inizialmente, la carie presenta una tipica cromia bianco-gesso, sovente marroncina. Se in questa fase viene trascurata, l’infezione cariosa assume un tipico andamento progressivamente ingravescente. Stadio II : i prodotti acidi derivanti dalla fermentazione degli zuccheri riescono a perforare lo smalto aprendosi la strada verso la dentina. A partire da questo stadio, la carie diviene penetrante. Stadio III : superata la seconda barriera rappresentata dalla dentina, la carie arriva alla polpa, ricca di vasi e terminazioni nervose, provocando i sintomi caratteristici della patologia. Ricordiamo brevemente che nella dentina la propagazione del processo cariogeno viene facilitata perché, rispetto allo smalto, il tessuto appare nettamente meno calcificato. Stadio IV : la carie arriva sempre più in profodità andando ad interessare le strutture profonde del dente e può evolvere nelle differenti forme cliniche (ad esempio, può causare ascessi, cisti, granulomi, ecc.). Per approfondire, leggi: Complicanze delle infezioni dentali,

La carie si propaga dunque dall’esterno verso l’interno dell’elemento dentale. Si tratta di una patologia cronica a decorso estremamente lento: nella maggior parte dei casi, il processo carioso evolve in un periodo di tempo variabile dai 6 mesi ai 2 anni.