Quale Dinosauro Aveva 500 Denti?
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Il dinosauro con 500 zanne: era come una mucca – Focus.it Un insolito dinosauro, con una bocca enorme, soprannominato dagli scienziati “la mucca del Mesozoico”, fu in passato molto più diffuso di altri grandi rettili preistorici più noti. Alcuni ricercatori dell’Università di Chicago hanno analizzato ai raggi X i resti di un nigersaurus taqueti rinvenuti nel deserto del Sahara nel 1997 e ne hanno elaborato una ricostruzione computerizzata.
Il nigersaurus in questione è lungo 9 metri: non molto, per un dinosauro. Ma i centimetri che gli mancano in lunghezza, li recupera in. dentatura: la sua mandibola, squadrata e lunga più di mezzo metro, è dotata infatti di oltre 50 colonne di denti, per un totale di circa 500 piccole zanne ( foto ).
Un simile arsenale di incisivi funzionava, secondo gli scienziati, come una potente falciatrice che mieteva e inglobava qualunque tipo di piante gli capitasse a tiro: da qui il soprannome di “mucca del Mesozoico”. Lo scheletro del dinosauro, contenente più aria che materia ossea, sembra invece estremamente fragile: il nigersaurus riusciva a fatica a sorreggere il peso di collo e dentatura.
Quanti denti ha il triceratopo?
Dentatura e dieta – Primo piano dei denti e delle mascelle di Triceratops horridus I Triceratops erano erbivori, e a causa della loro postura quadrupede il loro cibo doveva essere costituito, in prevalenza, da bassa vegetazione, anche se si pensa che fossero in grado abbattere gli alberi o le piante più alte per cibarsi delle foglie, come i moderni elefanti africani,
Le mascelle erano dotate di un forte becco, molto simile a quello dei pappagalli, con cui si ritiene l’animale sfrondasse e tagliasse i rami. I denti di Triceratops erano disposti in gruppi chiamati batterie, da 36 a 40 denti, in entrambe le mascelle, a seconda delle dimensioni dell’animale. Ciò permetteva agli esemplari di Triceratops di disporre di ben 432-800 denti, di cui solo una frazione erano in uso durante la masticazione (oltre al fatto che ogni dente perso veniva immediatamente sostituito da uno nuovo).
Questi denti erano adatti al taglio in orientamento verticale. Le grandi dimensioni e l’elevato numero dei denti suggeriscono che Triceratops si nutriva di grandi quantità di fibre vegetali, in particolare foglie di palme, cicadi e felci che crescevano nel suo territorio.
Chi è stato il primo dinosauro?
Scipionyx samniticus
Come leggere il tassobox Scipionyx | |
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Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | Saurischia |
Quanto era grande il dinosauro?
Il titolo di dinosauro più lungo al mondo potrebbe andare a un sauropode i cui reperti fossilizzati furono trovati anni fa a Dry Mesa Dinosaur Quarry in Colorado. Nuovi reperti. Un gruppo di paleontologi sta analizzando nuove ossa venute alla luce più recentemente nella stessa località e nel frattempo sta approfondendo lo studio dei reperti già noti.
Come altri dinosauri estremamente lunghi, il Supersaurus – così è stato ribattezzato – è un diplodocide, un dinosauro dal collo lungo, con una coda a forma di frusta altrettanto allungata. Questo esemplare è sempre stato considerato uno dei dinosauri più lunghi comparsi sulla Terra, ma l’ultima ricerca dimostra che «effettivamente questo è il dinosauro più lungo mai studiato e lo si può affermare grazie alla ricostruzione di uno scheletro estremamente ricco di parti», ha spiegato Brian Curtice, un paleontologo al Museo di Storia Naturale dell’Arizona che ha guidato la ricerca ancora in atto.
Il record: 42 metri. Secondo il nuovo studio di Curtice, quando Supersaurus era vivo, circa 150 milioni di anni fa durante il periodo Giurassico, superava i 39 metri di lunghezza e forse raggiungeva anche i 42 metri dal muso alla coda. Il dinosauro in questione dunque, sarebbe stato più lungo di un altro contendente al record, il Diplodocus, il quale probabilmente raggiungeva una lunghezza di 33 metri (come sosteneva uno studio del 2006 relativo a un esemplare noto come Seismosaurus che si trova nel New Mexico Museum of Natural History, sul quale sono stati fatti studi pubblicati su Science Bulletin).
La ricerca sul Supersaurus tuttavia, non è ancora stata pubblicata, ma è stata presentata online alla recente Conferenza annuale della Society of Vertebrate Paleontology. L’insalata di ossa. Va detto che lo studio sul Supersaurus è ormai in corso da quasi 50 anni, da quando cioè venne alla luce il primo esemplare nel 1972 in un «letto di ossa che sembrava un’insalata di ossa», ha detto Curtice.
A quel tempo non fu chiaro immediatamente se quelle ossa appartenessero ad un solo animale o a più esemplari. Quando vennero alla luce, tuttavia, la notizia fece il giro del mondo perché i singoli elementi fossilizzati indicavano la presenza di un dinosauro davvero gigantesco.
- La gente rimase incuriosita dall’esistenza di un dinosauro più grande del Brachiosaurus,
- Fu a quel tempo che un giornalista scelse il nome di Supersaurus per l’animale a cui appartenevano le ossa fossilizzate e questo è poi diventato il nome ufficiale.
- E ora? Negli anni vennero alla luce altri reperti, ma si continuò a credere che appartenessero a esseri diversi, mentre in realtà, grazie all’ultima ricerca di Curtice, si è capito che erano tutte parti di un unico esemplare.
Presto il paleontologo presenterà la sua ricerca su una rivista scientifica e se sarà accettata dalla comunità dei paleontologi si potrà essere certi al 100 per cento di essere di fronte al più grande dinosauro mai trovato sul pianeta. Fotogallery 10 animali giganti del passato I grandi dinosauri non sono gli unici colossi viventi ormai scomparsi. La BBC ne ha selezionato 10: i più impressionanti e interessanti. Eccoli. Aegirocassis benmoulae, Vicino, nell’aspetto, a un incrocio tra una balena e un’aragosta, questo colosso marino appartenente alla famiglia estinta degli anomalocarididi, filtrava le acque oceaniche in cerca di plancton all’incirca 480 milioni di anni fa.
- Si procurava il cibo grazie a due speciali appendici boccali simili a filtri, occupando una nicchia ecologica simile a quella delle moderne balene (ma era più piccolo: raggiungeva circa 2 metri di lunghezza).
- Lo studio dei suoi organismi filtratori potrebbe rivelare dati importanti sull’origine degli arti dei moderni artropodi come i crostacei, con i quali l’ Aegirocassis benmoulae sarebbe imparentati.
Foto: © Marianne Collins/ArtofFact/Reuters Jaekelopterus rhenaniae, Le acque preistoriche riservavano incontri da incubo per ogni aracnofobico che si rispetti. Nei fiumi e nei laghi europei di 390 milioni di anni fa si poteva incontrare questo gigantesco “scorpione di mare”, come è stato soprannominato, tra i più grandi rappresentanti della famiglia degli artropodi mai apparsi sul pianeta, con i suoi 2,5 metri di lunghezza.
- Il suo aspetto è stato ricostruito a partire dal ritrovamento di una chela lunga 46 cm in uno scavo in Germania.
- Qualcuno ipotizza che gli antichi artropodi marini crescessero tanto grazie a un’atmosfera più ricca di ossigeno di quella odierna.
- Per altri, le dimensioni erano dovute all’assenza di grandi predatori.
Foto: © Jaime Chirinos/SPL Arthropleura, Vissuto tra i 340 e i 280 milioni di anni fa, questo preistorico millepiedi poteva raggiungere i 2,6 metri di lunghezza. Un suo fossile completo non è mai stato trovato, ma resti del suo corpo di 90 cm sono stati rinvenuti in Germania. Altre tracce della sua presenza sono state trovate in Canada, Scozia e Stati Uniti (nella foto, una ricostruzione). Megatherium, A questo genere estinto di mammiferi apparteneva anche il cosiddetto bradipo gigante americano, di cui vediamo qui la ricostruzione dello scheletro. Più piccoli dei mammut lanosi, questi animali vissuti tra i 5 milioni e gli 11 mila anni fa raggiungevano comunque la ragguardevole lunghezza di 6 m.
Lo scheletro robusto e i grandi artigli fanno pensare a una dieta vegetariana e lenta, a base di cortecce e arbusti irraggiungibili per animali più bassi. Tuttavia alcuni paleontologi sostengono che questi animali mangiassero carne: la forma del loro gomito fa pensare alla possibilità di acciuffare piccole prede molto velocemente.
Foto: © age fotostock/Alamy Meganeura, Questi insetti preistorici simili nell’aspetto a libellule extralarge, con una apertura alare di circa 65 cm, sfrecciavano nell’aria 300 milioni di anni fa. Dopo il ritrovamento del loro primo fossile, nel 1880, in Francia, si aprì un dibattito su come potessero volare sostenendo un corpo così grande (e pesante).
La risposta si cela forse negli alti livelli di ossigeno – il 35% della composizione gassosa dell’atmosfera, contro il 21% attuale – presente nell’aria nel Periodo Carbonifero (359-299 milioni di anni fa). Questa ricchezza permetteva agli insetti di estrarre grandi quantità di energia dall’aria per sostenersi in volo.
Il che potrebbe spiegare perché non sopravvissero quando il livello di ossigeno in atmosfera iniziò a calare. Foto: © Stocktrek Images Inc./Alamy Sarcosuchus imperator, Immaginatevi la sorpresa di un gruppo di paleontologi in missione nella Valle del Nilo nel 1997 quando, al posto del fossile di un dinosauro, trovarono i resti della mascella di un colossale coccodrillo preistorico. L’osso fossile era grande come un uomo, e l’intero animale doveva raggiungere i 12 m di lunghezza, per 8 tonnellate di peso. Metoposaurus, I pesci preistorici dovevano temere anche il metoposauro, una salamandra grande come un’utilitaria i cui fossili sono stati rinvenuti in Polonia, Germania, Portogallo, Nord America, Africa e India. I colossali anfibi carnivori furono spazzati via da una estinzione di massa avvenuta 201 milioni di anni fa, che liberò la strada ai grandi dinosauri. Foto: © Shalom, CC by 3.0 Phorusrhacids, Non poteva volare, in compenso l'”uccello del terrore”, come è stato ribattezzato questo pennuto sudamericano vissuto tra i 60 e i 2 milioni di anni fa, vedeva le prede da molto lontano, con i suoi 3 metri d’altezza. Una volta raggiunto il bottino poteva atterrarlo con una zampata, divorando le carni di un animale grande come un cane di media taglia in un istante, grazie al becco ricurvo. Megalodon, Lo scheletro di questi grandi squali preistorici era fatto, come quello dei moderni “cugini”, di cartilagine, e non si è fossilizzato a dovere. Le uniche testimonianze dei giganti predatori del mare (qualche vertebra e denti lunghi fino a 17 cm) fanno ipotizzare potessero raggiungere anche i 20 m di lunghezza, molto più del più grande pesce esistente, lo squalo balena (12-14 m).12 temibili predatori marini: guarda Foto: © Christian Darkin/SPL Adv Megalodon, I denti di megalodonte comparati a denti di squali moderni. Queste creature oceaniche vissute tra i 15,9 e i 2,6 milioni di anni fa, potevano mordere con una forza di 11-18 tonnellate, quattro-sei volte maggiore di quella di un T-rex. Le loro fauci racchiudevano circa 200 denti come quello che vedete. Foto: © Sally McCrae Kuyper/SPL Titanoboa cerrejonensis, Lungo 14,6 metri (due volte più dei più lunghi serpenti odierni) e pesante più di una tonnellata, questo distante parente di anaconda e boa constrictor, vissuto circa 60 milioni di anni fa, strangolava le sue prede a morte. Alcune vertebre e parte del cranio sono state rinvenute in Colombia.
Qual è il dinosauro con più denti?
Il dinosauro con 500 zanne: era come una mucca – Focus.it Un insolito dinosauro, con una bocca enorme, soprannominato dagli scienziati “la mucca del Mesozoico”, fu in passato molto più diffuso di altri grandi rettili preistorici più noti. Alcuni ricercatori dell’Università di Chicago hanno analizzato ai raggi X i resti di un nigersaurus taqueti rinvenuti nel deserto del Sahara nel 1997 e ne hanno elaborato una ricostruzione computerizzata.
- Il nigersaurus in questione è lungo 9 metri: non molto, per un dinosauro.
- Ma i centimetri che gli mancano in lunghezza, li recupera in.
- Dentatura: la sua mandibola, squadrata e lunga più di mezzo metro, è dotata infatti di oltre 50 colonne di denti, per un totale di circa 500 piccole zanne ( foto ).
Un simile arsenale di incisivi funzionava, secondo gli scienziati, come una potente falciatrice che mieteva e inglobava qualunque tipo di piante gli capitasse a tiro: da qui il soprannome di “mucca del Mesozoico”. Lo scheletro del dinosauro, contenente più aria che materia ossea, sembra invece estremamente fragile: il nigersaurus riusciva a fatica a sorreggere il peso di collo e dentatura.
Qual è stato il dinosauro più grande del mondo?
Nella cultura di massa – L’ Argentinosaurus è conosciuto come “il dinosauro più grande”, nonostante altri dinosauri come Amphicoelias, Dreadnoughtus e Patagotitan potrebbero aver raggiunto dimensioni ancora maggiori. Compare in Planet Dinosaur e in Il treno dei dinosauri,
Come erano i denti dei dinosauri carnivori?
Caratteristiche dei dinosauri carnivori – Prima di tutto, va notato che non tutti i dinosauri carnivori erano enormi e temibili, dal momento che l’archeologia ha dimostrato che c’erano anche piccoli predatori. Certo, avevano tutti qualcosa in comune: erano agili e molto veloci,
Anche i più grandi predatori del mondo in quel momento erano dinosauri molto veloci, capaci di raggiungere la loro preda e di sopraffarli in pochi secondi. Inoltre, i dinosauri carnivori avevano potenti mascelle dotate di denti aguzzi, curvi e allineati, che permettevano loro di ridurre a brandelli la preda senza problemi, come se la bocca fosse una sega.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei dinosauri carnivori riferendosi al loro aspetto fisico, erano tutti bipedi, cioè camminavano su due zampe posteriori forti e muscolose, e avevano zampe anteriori molto più piccole con artigli incredibili. La vita era molto più sviluppata delle spalle per essere agili e veloci nel correre, e la lunga coda era studiata per mantenere un perfetto equilibrio.
Come si chiama il dinosauro che ha il collo lungo?
Descrizione – Comparazione delle specie di Apatosaurus e Brontosaurus : A. ajax (in arancione), A. louisae (in rosso) e B. excelsus (in verde) Il brontosauro era un animale di grandi dimensioni, dotato di un lungo collo controbilanciato da un’altrettanto lunga coda a frusta, il tutto sorretto da quattro grandi arti colonnari, con gli arti anteriori leggermente più corti di quelli posteriori.
- La specie più grande, B.
- Excelsus, poteva arrivare a pesare fino a 15 tonnellate e misurare fino a 22 metri (72 piedi) dalla testa alla coda.
- Non è mai stato ritrovato un cranio autentico di brontosauro, ma molto probabilmente doveva essere molto simile al teschio dell’ apatosauro,
- Come quelle degli altri sauropodi, le vertebre del collo del brontosauro presentano una profonda biforcatura, ossia presentavano una coppia di spine parallele, un efficace modo per sorreggere il peso del lungo e largo collo.
L’intera colonna vertebrale dell’animale era formata da ben: 15 vertebre cervicali, 10 dorsali, 5 sacrali e 82 caudali. Tuttavia, il numero di vertebre caudali poteva variare da individuo a individuo, anche all’interno della stessa specie. Le vertebre cervicali erano eccezionalmente robuste rispetto a quelle di altri diplodocidi, sorpassate solamente da quelle di esemplari completamente sviluppati del genere Apatosaurus,
Le costole dorsali sono libere e ben articolate, questo perché non sono fuse o strettamente collegate alle loro vertebre. Il grande collo era notevolmente alleggerito da varie sacche d’aria, per limitarne il peso sulle vertebre cervicali. Come per il suo parente più stretto apatosauro anche il brontosauro possedeva alte spine neurali, alte più della metà della singola vertebra.
La forma della coda era piuttosto insolita per un diplodocide, essendo relativamente snella, a causa delle spine vertebrali che diventavano sempre più corte man mano che ci si avvicinava alla fine della coda. Come negli altri sauropodi diplodocidi, la parte terminale della coda, del brontosauro, possedeva una struttura simile ad una frusta,
Chi è il re dei dinosauri?
T-REX – Il re dei dinosauri – NuiNui SPEDIZIONE GRATUITA PER ORDINI SUPERIORI AI 15€ Il Tyrannosaurus Rex è senza dubbio il dinosauro che colpisce di più la fantasia: feroce cacciatore, si collocava saldamente al vertice della catena alimentare ed è stato uno dei più potenti predatori che il mondo abbia mai visto. In questo libro straordinario, che coniuga l’analisi scientifica all’immaginazione artistica, faremo la conoscenza di Alex, un giovane esemplare di T-Rex: scopriremo tutto sul suo tempo, sulla sua famiglia, sulla sua infanzia e crescita, sulle sue dimensioni, sul suo corpo – testa, occhi, denti, labbra, pelle, collo, arti – e anche sul suo stile di vita, sul modo in cui si muoveva e cacciava.I testi dettagliati e avvincenti, ricchi d’informazioni e curiosità, sono accompagnati da grandi tavole a colori con aperture a finestra che riproducono in modo magistralmente realistico il T-Rex, oltre che da splendide illustrazioni scientifiche di scheletri, muscoli e fossili, con notizie sui luoghi dei ritrovamenti.
Spettacolari aperture a finestra e illustrazioni di grande impatto, che ricostruiscono con incredibile efficacia l’aspetto di Alex il T-Rex e il suo habitat Disegni, schemi, fotografie e diagrammi che mostrano nel dettaglio le varie parti del corpo del dinosauro e la sua struttura interna Spiegazioni semplici e intriganti che mostrano questo temibile carnivoro in una luce nuova e sorprendente Contenuti rigorosamente scientifici basati sui dati forniti dai massimi istituti di paleontologia del mondo
26 × 34,5 cm56 PAGINEcon 14 aperture a finestraformato aperto 96 × 34 cmstampa a 4 colori – Cartonato : T-REX – Il re dei dinosauri – NuiNui
Qual è il più grande carnivoro mai visto al mondo?
Giganotosaurus carolinii
Come leggere il tassobox Giganotosaurus | |
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Phylum | Chordata |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | Saurischia |
Sottordine | Theropoda |
Qual è il dinosauro più vecchio del mondo?
Il dinosauro più antico Uno scheletro quasi completo di Mbiresaurus raathi, il più antico dinosauro africano, vissuto circa 230 milioni di anni fa, è stato scoperto in Zimbabwe. Alto un metro, aveva la testa piccola, i denti seghettati e il collo lungo, e correva su due zampe.
- La scoperta, scrive Nature, aiuterà a ricostruire le migrazioni dei primi dinosauri, nel tardo triassico.
- All’epoca la Terra era un unico continente, la Pangea, e l’Africa meridionale si trovava alla stessa latitudine del Sudamerica e del subcontinente indiano, le uniche regioni in cui, per motivi climatici, sono stati trovati resti di dinosauri di quel periodo.
: Il dinosauro più antico
Quanti denti ha un Velociraptor?
Come erano? – Un Velociraptor e un Protoceratops fossilizzati in una lotta all’ultimo sangue. Il Velociraptor aveva la testa allungata come quella di un coccodrillo e il muso piatto, con 26 denti molto taglienti; per la caccia un’unghia retrattile (cioè che si può ritirare e nascondere) sul secondo dito della zampa posteriore.
Chi è più forte del T-Rex?
Ecco la specie di tirannosauro più feroce JULIUS CSOTONYI Il Tirannosauro Rex, nel nostro immaginario comune, è il re dei dinosauri per forza, aggressività e ferocia. Ma c’è un fatto: ci sbagliamo, e una nuova specie di dinosauro sta facendo molto discutere esperti e appassionati perché,,come dire, potrebbe meritare il trono di re, spodestando il mitico T-Rex.
Quanti scheletri di T-Rex esistono?
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
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Ricostruzione scheletrica di Tyrannosaurus rex | |
Intervallo geologico | |
Cretacico superiore PreЄ Є O S D C P T J K Pg N ↓ | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Sauropsida |
Clade | Diapsida |
Clade | Archosauromorpha |
Clade | Avemetatarsalia |
Clade | Dinosauromorpha |
Clade | Dinosauria |
Clade | Saurischia |
Clade | Theropoda |
Clade | Coelurosauria |
Superfamiglia | † Tyrannosauroidea |
Famiglia | † Tyrannosauridae |
Sottofamiglia | † Tyrannosaurinae |
Tribù | † Tyrannosaurini |
Genere | † Tyrannosaurus Osborn, 1905 |
Specie | Tyrannosaurus rex |
Nomenclatura binomiale | |
†Tyrannosaurus rex Osborn, 1905 | |
Sinonimi | |
*vedi testo |
Il Tyrannosaurus rex (il cui nome significa letteralmente “re lucertola tiranna”), spesso abbreviato in T. rex (diminutivo scientifico) o colloquialmente T-Rex, è una specie di dinosauro teropode vissuto nel Cretaceo superiore, circa 67-65 milioni di anni fa ( Maastrichtiano ), appartenente alla famiglia dei tirannosauridi,
Il nome comune italiano di questo genere di dinosauri è “tirannosauro”. Visse nel Nordamerica, che a quell’epoca era un continente isolato nominato Laramidia, Tyrannosaurus era molto più diffuso geograficamente degli altri tirannosauridi. I suoi fossili si trovano in una varietà di formazioni risalenti al piano Maastrichtiano del Cretaceo superiore, circa 70-65 milioni di anni fa.
Fu una delle specie degli ultimi dinosauri propriamente detti quando si ebbe l’ estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene, che ne determinò la scomparsa. Come gli altri tirannosauridi, Tyrannosaurus era un carnivoro bipede con un cranio largo e massiccio, bilanciato da una coda lunga e pesante.
In confronto alle sue gambe robuste, gli arti anteriori di Tyrannosaurus erano corti, ma relativamente possenti e forniti di due dita artigliate. Benché sia stato superato in dimensioni dallo Spinosaurus, il Tyrannosaurus fu il più grande dei tirannosauridi e uno dei predatori terrestri più grandi e forti conosciuti.
L’esemplare fossile più completo (scoperto nel 1992 e denominato “Sue”) misura circa 12,3 metri di lunghezza, 4 metri di altezza, e si stima fino a 8,4 tonnellate di peso ; tuttavia, secondo recentissimi studi, il reperto denominato “Scotty” (scoperto nel 1991, ma completamente recuperato solo da pochi anni a causa di particolari difficoltà nello scavo) risulterebbe essere il Tirannosauro più grande, massiccio ed anziano mai rinvenuto.
Accurate stime, ricavate da uno scheletro quasi completo, riportano che l’esemplare misurerebbe più di 13 metri di lunghezza e peserebbe circa 8,7 tonnellate, superando così il precedente record stabilito da “Sue”. Anche altri esemplari più incompleti, sono stati stimati: il “C. Rex “, scoperto da Jack Horner nel 2000, risulterebbe anch’esso essere più lungo e robusto di “Sue”, facendo raggiungere alla specie i 14 metri di lunghezza e portando nuovamente l’animale a concorrere per il titolo di più grande dinosauro carnivoro di tutti i tempi.
Alcuni paleontologi hanno ipotizzato che il T. rex fosse un predatore al vertice della piramide alimentare dell’epoca, nutrendosi di adrosauri, ceratopsidi, anchilosauridi e probabilmente anche di sauropodi ; altri, invece, hanno proposto che l’animale fosse uno spazzino necrofago,
- La questione è oggetto di un lungo dibattito nella paleontologia, nel quale la maggior parte dei paleontologi ritiene che Tyrannosaurus fosse un carnivoro opportunista, ossia che si nutrisse sia di prede vive sia di carcasse,
- Si stima che fosse dotato d’una delle mandibole più forti nel regno animale.
Nel corso degli anni ci sono state molte simulazioni e pubblicazioni atte a stimare la forza del morso del Tyrannosaurus rex, e nel 2019 sono stati effettuati nuovi studi sul cranio del grande predatore. Ian N. Cost della Columbia University, avvalendosi di una variegata équipe, dopo aver ricostruito una complessa mappa 3D del cranio del rettile e averne analizzato le dinamiche, anche con tecniche ingegneristiche, valutando l’insieme di tessuti di collagene e legamenti, è giunto alla conclusione che il Tyrannosaurus rex possedesse una struttura del cranio rigida (come quella dei coccodrilli e delle iene) e non flessibile (come gli uccelli e i serpenti).
Inoltre dalle analisi è emerso che il palato del T. rex fosse particolarmente rigido ed in grado di resistere a sollecitazioni meccaniche molto forti durante i morsi. Tutto questo avrebbe garantito al rettile di esercitare nel morso una forza di 64 000 Newton, pari a circa 6,5 tonnellate, rendendolo in grado di frantumare qualsiasi tipo di ossa e di nutrirsi del midollo di Adrosauri e Ceratopsidi,
Secondo varie sperimentazioni, il Tyrannosaurus rex sarebbe stato in grado di distruggere la carrozzeria di un’auto. In ogni caso, la forza sprigionata dalle mandibole del T. rex rende questo grande rettile ufficialmente l’animale terrestre dal morso più potente mai registrato; basta pensare che un esemplare adulto avrebbe potuto provocare ad una preda (come ad esempio un Triceratops ) una ferita lunga 60 cm e profonda 30 cm, il che significa che raggiunta la preda da dietro il T.rex l’avrebbe immediatamente atterrata.
- Sono stati rinvenuti più di 50 resti fossili di Tyrannosaurus, inclusi diversi scheletri quasi completi.
- Almeno uno di questi esemplari conserva tracce di tessuti molli e di proteine,
- L’abbondanza di reperti ha reso possibile ricerche dettagliate sugli aspetti della biologia di Tyrannosaurus, incluse quelle relative alla biomeccanica ed alla sua crescita.
Sono invece ancora oggetti di dibattito i suoi comportamenti di caccia, il suo grado di intelligenza, la sua fisiologia e altri dettagli di vita come la sua velocità massima durante una corsa. Anche la sua tassonomia è oggetto di controversia, poiché alcuni studiosi considerano Tarbosaurus bataar, rinvenuto in Asia, una seconda specie di Tyrannosaurus, mentre altri lo classificano come un genere separato.
Chi ha scoperto il T-Rex?
T-rex o tirannosauro rex, scopri il temibile dinosauro carnivoro del Cretaceo Il T-Rex fu un predatore di ferocia e potenza senza pari, il degno rappresentante di tutti i dinosauri. Non c’è stata alcuna creatura che abbia avuto un fascino così grande sul mondo dell’immaginazione negli ultimi cento anni come il T- Rex. Il T-Rex, il cui nome scientifico è Tyrannosaurus rex era un dinosauro vissuto sulla Terra fra i 68 e i 65 milioni di anni fa, durante il periodo del Cretaceo Superiore,
Nella scala del tempo il Cretaceo, corrisponde al terzo e ultimo periodo dell’era Mesozoica, la grande era dei dinosauri. Il periodo del Creataceo Superiore è il regno del Tirannosauro e del Triceratopo: eterni nemici nella lotta per la sopravvivenza. Il T-Rex fu l’ultimo dei grandi dinosauri ad estinguersi.
Infatti il periodo Creataceo si concluse con la dei dinosauri. Il grande mistero della scomparsa dei dinosauri e l’avvento dell’era moderna: il Cenozoico. D ifatti se si considera che l’era dei dinosauri iniziò nel Triassico, oltre 250 milioni di anni fa, si può capire come il T-Rex sia solo una breve comparsa nella storia dei dinosauri.
- Quindi in un orologio che segna tutta la storia dei grandi dinosauri, la stirpe del Tirannosauro occuperebbe solo 27 minuti della giornata.
- Tuttavia il Tirannosauro è uno dei più grandi dinosauri carnivori finora scoperti.
- Ben pochi altri esseri viventi potevano avere la meglio contro questo grandissimo predatore.
Il grande cacciatore del Cretaceo rappresenta una poderosa macchina da battaglia. Le sue enormi dimensioni e la sua forza implacabile lo resero il più famigerato predatore della storia. Tuttavia la sua arma più micidiale è la possente mandibola, Lunga più di 1,50 m, pesante come un’ automobile e dotata di 60 denti aguzzi.
Il Cranio del T.Rex poteva sollevare fino a 400 chilogrammi di peso e i suoi denti seghettati permettevano di scavare nella carne della sua preda e di farci capire appieno come si difendeva il T Rex. Sfortunatamente, non possiamo vedere con i nostri occhi un tirannosauro che caccia. Però i ricercatori dopo anni di studi sono stati in grado di determinare la potenza del suo morso.
Infatti un T. rex poteva mordere con la forza incredibile di 6000 kg. Il tirannosauro era un cacciatore solitario, un grande cacciatore armato dalla testa ai piedi. Per questo i tirannosauri si reggevano su due possenti zampe, ciascuna terminante con una zampa a quattro dita con l’iconica impronta di T Rex lunga più di un metro.
Un cugino della stessa specie del Tirannosauro abitava le steppe della Mongolia. Il Tarbosauro è il grande predatore dell’Asia nel Cretaceo e la presenza di piumaggio in alcuni individui pone le basi si un grande dibattito tra scaglie e piume sulla pelle dei grandi cacciatori preistorici. Era 67 milioni di anni fà Le feroci scoperte di Mr.Bones Barnum Brown, comunemente conosciuto come Mr.
Bones, ha scoperto i primi resti documentati di Tyrannosaurus Rex nel 1902 durante la sua spedizione nella Formazione di Hell Creek nel Nord-Est del Montana (USA). Questa scoperta lo ha reso uno dei più famosi cacciatori di fossili della storia.
Il T-Rex era un dinosauro carnivoro, senza alcun dubbio. Studiando gli abbondanti resti fossili si è scoperto di un animale capace di correre fino a 40 km/h, Dotato di arti anteriori minuscoli, il Tirannosauro non era in grado di avvicinare il cibo alla bocca.
Infatti non poteva neppure masticare: inghiottiva carne e ossa assieme. Il tirannosauro usava i possenti muscoli del collo per lanciare il cibo direttamente in gola. Ancora oggi possiamo osservare questo tipo di “alimentazione inerziale” negli uccelli e nei coccodrilli odierni.
- Secondo uno studio del 2007, i muscoli del collo gli consentivano di lanciare in aria e afferrare tra le fauci un pezzo di carne di circa 50 chili.
- Il T.Rex era un cacciatore solitario, segnalava il proprio territorio e gli scontri per mantenerlo potevano risultare mortali.
- Infatti se incontrava un altro T.Rex era per disputarsi carcasse o territori di caccia e molto probabilmente ne sarebbe nato un duello mortale.
Dimensione del dente in cm Il T-Rex era lungo fino a 12-13 metri e alto anche 6, Pesava fra le 4 e le 6 tonnellate, Quindi era grande come un autobus e pesante più di un elefante! Aveva un’andatura inclinata possente, i denti enormi e seghettati, una coda lunga e le zampe anteriori molto piccole.
- Infine il grande nemico cinematografico del Tirannosauro Rex è il gigante rettile semi-acquatico del nord Africa: lo Spinosaurus.
- Lo Spinosauro, le cui stime sulla lunghezza vanno dai 13 ai 17 metri, è stato l’antagonista del cinema del T-Rex.
- Gli Spinosauri avevano una caratteristica vela dorsale e una testa più grande anche di quella del Tyrannosaurus, ma una forza notevolmente minore.
Henry Fairfield Osborn, il presidente del Museo Americano di Storia Naturale all’inizio del ventesimo secolo, organizzò gli scavi iniziali che portarono a Barnum Brown a scoprire T. rex, Osborn chiamò questi primi resti Dynamosaurus imperiosus, scambiandolo per lo scheletro di un altro dinosauro.
Tuttavia Brown scoprì un secondo scheletro parziale nella formazione di Hell Creek nello stesso anno e lo descrisse come Tyrannosaurus rex, Dopo lunghe ricerche si è capito i due esemplari erano dello stesso tipo, quindi Osborn fu costretto a scegliere tra i due nomi. Infine dopo lungo tempo fu scelto il nome T-Rex e inoltre dalla ossa dei due esemplari nacque AMNH 5027,
Il primo esemplare, fornì il bacino, un femore, un braccio e una spalla. Il secondo contributo all’AMNH 5027 fu dal ritrovamento del 1902 di Brown che consisteva nel primo cranio di T. rex, così come nella maggior parte della gabbia toracica e della coda. : T-rex o tirannosauro rex, scopri il temibile dinosauro carnivoro del Cretaceo
Quanti denti ha un Velociraptor?
Come erano? – Un Velociraptor e un Protoceratops fossilizzati in una lotta all’ultimo sangue. Il Velociraptor aveva la testa allungata come quella di un coccodrillo e il muso piatto, con 26 denti molto taglienti; per la caccia un’unghia retrattile (cioè che si può ritirare e nascondere) sul secondo dito della zampa posteriore.
Come sono i denti dei dinosauri?
I dinosauri erbivori erano appunto rettili che seguivano una dieta a base di vegetali. Questi animali giganteschi mangiavano foglie, cortecce e rami morbidi di piante come conifere, cycas e felci. Quasi non esistevano erba piante basse e fiori e quasi tutte le piante erano altissime(ecco perchè molti erbivori avevano il collo lungo).
- L’ alimentazione dei dinosauri erbivori a base di fibre difficili da digerire era resa possibile da caratteristiche fisiche ben precise proprie dell’apparato digerente.
- I denti anteriori erano abbastanza grandi ed affilati da consentire il taglio delle foglie, mentre quelli posteriori erano piatti per poter masticare ripetutamente le fibre, prima di essere ingerite.
Nello stomaco dei vari fossili sono stati ritrovati dei gastroliti, vere e proprie pietre che servivano a digerire meglio gli alimenti più fibrosi. Oggi un sistema digestivo simile si ritrova negli uccelli. Tra i dinosauri erbivori più noti troviamo: il Brontosauro, il Triceratopo, lo Stegosauro e l’ Iguanodonte,