Quando Cadono I Denti Da Latte Ai Cani?
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Quando cambiano i denti i cani? – I cani cambiano i denti quando ancora sono cuccioli, sviluppando una dentatura completa verso i 7 mesi, età in cui crescono anche gli ultimi molari. Fra i 4-5 mesi, infatti, il cucciolo perde i denti da latte che vengono sostituiti con i denti definitivi.
I cani anziani invece non cambiano i denti, ma semmai li perdono per vecchiaia, usura o scarsa igiene orale (ecco perché a volte i cani adulti perdono i denti ). Verso i 10 anni possiamo assistere alla caduta dei picozzi (i primi denti davanti per intenderci) e tra i 12 e i 16 anni anche degli altri incisivi.
Se sei una persona così fortunata da avere affianco il tuo cane fino ai suoi 20 anni di vita, sappi che potresti vederlo anche senza i suoi canini! Infatti, attraverso l’osservazione dei suoi denti è possibile capire quanti anni ha un cane, Continua a leggere per scoprire a quanti mesi i cani cambiano i denti!
Cosa fare quando il cane perde i denti da latte?
Cosa fare se il dente non si stacca – Come detto poco fa il cucciolo nel 90% dei casi non sente dolore, però può capitare che il dente da latte si sia tolto per metà o ancor peggio che non cada nonostante la pressione esercitata sotto dal dente definitivo.
In questi momenti, cosa bisogna fare per non far soffrire il peloso ed evitare complicazioni? Se il dentino è lì lì per togliersi, ma non si arriva mai al dunque, è opportuno cercare di incentivarne la caduta somministrando al cane un giochino apposito da mordere e masticare, che non sia eccessivamente duro, ma che comunque aiuti il quattrozampe a liberarsi una volta per tutte del dente in più.
Ferplast propone una vasta serie di giochi da masticare che possono tornare molto utili in situazioni come queste; tutti quelli della linea Goodbite Natural adempiono egregiamente a questo compito, sono assolutamente naturali e non alterano la dieta del cane.
Quanti denti da latte ha un cane?
I denti del cane – Il periodo di erudizione dei cosiddetti “denti da latte” avviene intorno al 25° giorno e varia in base a diversi fattori quali la taglia, il sesso e lo stato nutrizionale. Nell’arco dei primi 3 anni di vita, il cane passa dai 27 “denti da latte” ai 42 denti permanenti (nella parte superiore sviluppa 6 incisivi, 2 canini, 8 premolari, 4 molari mentre nella parte inferiore sviluppa 6 incisivi, 2 canini, 8 premolari e 6 molari).
- Il transito dai denti decidui a quelli permanenti potrebbe però non funzionare in modo perfetto, provocando così la permanenza di doppie dentizioni e di gravi problemi legati a questo fenomeno come denti soprannumerari e malocclusioni gravi.
- Nel caso specifico, i cani possono presentare la chiusura a forbice (i canini superiori antecedono leggermente gli incisivi inferiori), la chiusura a tenaglia (gli incisivi superiori e inferiori si toccano) o particolari malocclusioni come il prognatismo (la mandibola è più lunga della mascella) o l’enognatismo (la mascella è più lunga della mandibola).
Nonostante la composizione dei denti continui a figurare tra i requisiti principali degli standard delle razze canine, il numero e lo stato della dentatura restano elementi importanti principalmente per il benessere degli amici a quattro zampe. Di fatto, la persistenza di una doppia dentizione e/o la mancata igiene orale favoriscono la formazione della placca e la sedimentazione del tartaro, con serie conseguenze: gengiviti, stomatiti, parodontiti e perdita dei denti.
Le affezioni del cavo orale sono determinate in primo luogo dalla formazione della placca ovvero un consorzio di batteri, saliva e detriti di cibo che si accumula a livello sopragengivale e sottogengivale. La popolazione batterica della placca infatti si arricchisce di batteri anaerobici in grado di sopravvivere anche in assenza di ossigeno e quindi anche sotto la gengiva (finendo così per infiammare il parodonto).
Lo strato irregolare di placca mineralizzata, meglio conosciuto come tartaro, permette la formazione di ulteriore placca, causa della proliferazione di particolari batteri e tossine in grado di distruggere lo smalto e di creare le carie. I problemi del cavo orale si manifestano in primo luogo con l’alitosi e successivamente con aumento di salivazione, difficoltà ad aprire la bocca e rifiuto del cibo.
Quando il cane si eccita?
Capita, per alcuni addirittura è la normalità, che il cane salti addosso, abbai come un forsennato, si lanci contro le bici, si getti contro gli altri cani, in altre parole, che sia carico a molla. E’ impazzito? No. La creatura è eccitata, sovraeccitata, e l’eccitazione non è una buona cosa per i cani.
- Si può pensare all’eccitazione come quello stato mentale per cui una nuvola di energia interferisce con la capacità di ragionare e porta ad avere comportamenti poco apprezzabili – dove il poco apprezzabile va dal benevolmente molesto a pesante.
- Una analogia aiuta a capire come funziona l’eccitazione per i cani.
Si può pensare all’eccitazione come un secchio – ogni evento, piccolo o grande, positivo o negativo, è un bicchiere di acqua che si aggiunge al secchio e contribuisce a riempirlo. Quando ci sono problemi vuol dire che il secchio si è riempito, il cane ha raggiunto e superato il suo limite, è eccitato/sovraeccitato.
Lo stato di eccitazione/sovraeccitazione quindi è cumulativo – è il risultato della somma di una serie di eventi, grandi o piccoli, positivi o negativi, che il cane vive – e il grosso problema è che una volta raggiunto ci possono volere anche giorni prima che il cane torni in una condizione di serenità.
Visto che ogni cane è un individuo a sè, quanto ci vuole per riempire il secchio varia da soggetto a soggetto – ad alcuni basta pochissimo, altri ci mettono di più- ma il sistema di base è lo stesso per tutti. Lo stato di eccitazione può essere dovuto ad esempio alla stanchezza eccessiva (ne abbiamo parlato qui ), alla incapacità di gestire le proprie emozioni, all’ anticipazione, all’ allerta o alla paura e può avere un bersaglio, ad esempio altri cani, le persone, le macchine, le moto, oppure non averne.
Oltre ai comportamenti con cui si manifesta, uno dei problemi dell’eccitazione è che può dare dipendenza (un po’ come mangiare zuccheri, bere, giocare d’azzardo o farsi le canne) per cui il cane, provata l’ebbrezza, tende a ricercarla. Facciamo un esempio. Il cane può avere reazioni incontrollate a qualcosa che lo preoccupa – ad esempio un altro cane, una bici che passa, le moto.
Con il passare del tempo, particolarmente se le situazioni sono prevedibili, può accadere che la preoccupazione passi ma il comportamento rimanga e il motivo è la sensazione di piacere che quel comportamento genera. A questo si aggiunge anche l’eccitazione dell’anticipazione.
- Per Obanino ad esempio il trigger sono le Harley.
- Quando sente il rumore, anche da lontano, si ferma e si mette in posizione e aspetta.
- Quando gli passano si lancia e abbaia come un posseduto; per altri può essere un altro cane che abbaia al di là di un cancello e contro cui scagliarsi.
- Ognuno ha il suo.
Da notare che l’eccitazione influisce sul modo in cui il cane processa gli eventi e sulle emozioni e gli stati d’animo che ne risultano per cui uno stesso evento (ad esempio l’abbaio di un cane o il passare della moto) può generare reazioni diverse a seconda dello stato mentale del cane nel momento in cui lo vive.
Raggiunto lo stato di eccitazione, qualsiasi cosa può far scattare l’animale – letteralmente, basta una mosca – e riportarli ad uno stato rilassato, e quindi più gestibile, non è facile. Il motivo per cui l’eccitazione e la sovraeccitazione sono un problema è che sono stati in cui il cane di fatto smette di pensare e, proprio come succede con gli umani, gestire un essere che non ragiona è complesso.
La chiave quindi è nella prevenzione. Anche in questo caso vale la antichissima regola che prevenire è meglio che curare. Sapendo che la eccitazione e sovraeccitazione sono date dalla somma di eventi che, come vedevamo all’inizio, possono essere sia ‘positivi’ (ad esempio sessioni di gioco) sia negativi (ad esempio esposizione a fattori di stress, altri cani, il traffico, la folla, etc.), la prima cosa da fare è organizzare la vita del cane in modo che di base non sia esposto a trigger di eccitabilità.
- E’ stato scoperto infatti che tanti comportamenti dei cani sono dovuti al loro vivere in uno stato di eccitazione perenne, dovuta ad uno stile di vita dominato dallo stress e, come per gli umani, anche per i cani lo stress ha conseguenza negative sul fisico, sulla mente e sul comportamento.
- E’ bene ricordare qui che quello che stressa i cani non è lo stesso che stressa gli umani e che gli umani pensino che i cani non siano stressati non vuol dire che non lo siano,
Secondo alcuni studi recenti molto interessanti, un tassello fondamentale nella prevenzione dell’eccitazione/sovraeccitazione nei cani è l’ attività fisica che, a differenza di quello che si pensa comunemente, non deve essere mai eccessiva, fatta da sola e fine a sè stessa (ad esempio il gioco ossessivo con la palla) perchè per il cane non ha valore, contribuisce poco al suo benessere psico-fisico e ne aumenta l’eccitazione e i livelli di reattività,
Ai cani fanno bene attività che impegnano sia il fisico sia la mente ed ecco perchè è importante che la preparazione all’uscita sia gestita correttamente, che le uscite siano buone e che le attività siano interrotte al momento giusto, Cosa si può fare con un cane eccitato/sovraeccitato? Come sempre, è suggeribile rivolgersi ad un educatore cinofilo professionista, serio e preparato,
Il motivo è uno: ogni cane è un individuo a sè, ogni binomio cane-proprietario è unico, così come le cause dei problemi e il modo per affrontarle e in un contesto del genere, il contributo di un esperto è incalcolabile.
Quante volte al giorno dare da mangiare al cane?
Cani adulti – La maggior parte dei cani adulti dovrebbe consumare due pasti al giorno, uno la mattina e uno la sera. Ma se il tuo è un cane particolarmente grande o particolarmente piccolo. continua a leggere! Cani di taglia piccola I cani di piccola taglia hanno generalmente un metabolismo veloce: significa che consumano energia più velocemente di cani di grossa taglia.
Questo li rende più sensibili a livelli bassi di zuccheri nel sangue, motivo per cui sarebbe meglio nutrirli tre volte al giorno, Cani di taglia grande Se il tuo amico a quattro zampe appartiene a una razza gigante, avrai notato che può soffrire di gonfiore e problemi di stomaco. Per questo motivo è consigliabile offrire pasti ridotti più volte al giorno piuttosto di uno o due pasti abbondanti.
Per la stessa ragione, è meglio evitare di nutrire una razza gigante appena prima di uscire per il giretto giornaliero. Inoltre, cerca di aspettare almeno un’ora dalla passeggiata prima di servire il pasto. Aspettare che si sia tranquillizzato può evitare che mangi troppo velocemente e ingoi troppa aria.
- Queste routine aiuteranno la regolarizzazione del metabolismo del tuo cane e favoriranno una buona digestione.
- Non dimenticarti di mettere sempre a disposizione del tuo cane acqua fresca insieme ai suoi pasti.
- CONSIGLIO EXTRA: L’attività fisica regolare aiuta a stabilire una routine alimentare,
- Sarebbe ideale che il tuo cane facesse attività fisica circa un’ora prima di ogni pasto.
Ad esempio, se la prima passeggiata del giorno è alle 7, il primo pasto dovrebbe arrivare intorno alle 8. Stesso vale per la passeggiata serale: se uscite verso le 18, il pasto andrebbe consumato verso le 19. Scopri le routine alimentari consigliate per il tuo cucciolo Leggi ora Scopri le routine alimentari consigliate per i cani più anziani Leggi ora
Cosa dare al cucciolo di cane per i denti?
I cubetti di ghiaccio possono dare molto di sollievo ai cuccioli in dentizione; incoraggia il cucciolo a masticare del ghiaccio. Il freddo è molto rilassante per le gengive infiammate e il ghiaccio è una buon fonte di idratazione.