Radiografia Ai Denti Come Si Chiama?

Radiografia Ai Denti Come Si Chiama
Ortopanoramica: cos’è, a cosa serve e come si fa

L’ortopanoramica o panoramica delle arcate dentarie, più propriamente detta ortopantomografia, è un che permette di studiare le arcate dentarie, le ossa mascellari, i seni mascellari e la struttura ossea delle articolazioni temporo-mandibolari.Può essere utile per rivelare la presenza di carie dei denti, di malattia delle gengive (parodontite) o di danni ai tessuti interni del dente (lesioni endodontiche, tipo granulomi apicali), oppure lesioni a carico delle ossa mascellari come, ad esempio, cisti o nuove formazioni in genere.Mostra anche l’eventuale presenza di denti inclusi, cioè che non hanno raggiunto la loro naturale collocazione all’interno della bocca, (frequentemente denti del giudizio) o malattie a carico della mucosa dei seni mascellari (mucocele, ).È un esame di semplice e rapida esecuzione, non richiede alcuna preparazione specifica.Con le nuove tecnologie digitali l’esposizione alle è estremamente ridotta, e ciò consente di eseguire l’ortopanoramica anche su bambini e adolescenti (ovviamente, va evitata in donne in ).Per ottenere delle immagini ben leggibili occorre che la posizione del paziente sul macchinario sia molto accurata; l’operatore chiederà di poggiare il mento su un supporto (il craniostato), i denti anteriori su un altro e di porre le mani su apposite maniglie, rimanendo immobile.L’esame può essere stampato su pellicola o su carta fotografica oppure consegnato su supporto digitale (CD – DVD).

Va detto che l’ortopanoramica offre una visione d’insieme di alcune strutture della bocca ma, in diversi casi, non permette di ottenere un dettaglio preciso. Per questa ragione spesso gli specialisti (principalmente odontoiatri) prescrivono indagini strumentali ulteriori come le radiografie endorali o le (Dentascan, Cone Beam).

  • L’ortopanoramica è un esame radiografico eseguito per studiare la situazione generale della bocca poiché permette di analizzare contemporaneamente i denti, le arcate dentarie, le ossa della mascella e la mandibola.
  • È utilizzato anche per individuare la presenza di malformazioni dentarie e per evidenziare lesioni ossee,, cisti o,

Per questi motivi, oltre che dall’odontoiatra, l’esame potrebbe essere prescritto anche da altri specialisti quali, ad esempio, il chirurgo, l’oncologo o l’otorinolaringoiatra. : Ortopanoramica: cos’è, a cosa serve e come si fa

Come si chiama la radiografia per i denti?

Che cosa è l’ortopantomografia (OPT)? – L’ortopantomografia, nota anche come ortopantomogramma o, più comunemente, radiografia panoramica delle arcate dentarie, è un esame radiologico che permette di analizzare contemporaneamente i denti, le arcate dentarie e le ossa di mascella e mandibola,

Quanto costa una panoramica dei denti?

Quanto costa una panoramica dentale? – In Italia, il costo di una panoramica dentale varia dai 25€ circa a un massimo di 150€. Ovviamente tale costo può essere influenzato da diversi fattori come i seguenti:

Tipo di studio a cui ci si riferisceLa strumentazione utilizzataLa complessità del casoSe comprende entrambe le arcate

I raggi X tradizionali richiedono lo sviluppo dell’immagine e sono meno costosi. Le apparecchiature all’avanguardia dove l’immagine ottenuta è digitale, il prezzo aumenta notevolmente. I raggi X digitali offrono molti vantaggi come un’immagine più chiara, meno tempo di esposizione e meno radiazioni per il paziente.

Come si chiama la panoramica?

Ortopantomografia (Panoramica dentale) – In cosa consiste l’esame? L’ortopantomografia, anche chiamata panoramica dentale, è lo studio delle arcate dentarie superiori ed inferiori e si effettua con un’apparecchiatura chiamata “ortopantomografo”.Il paziente si posiziona in piedi con il viso tra il dispositivo di emissione raggi e il piano sensibile.

Quando fare una panoramica dentale?

La panoramica dentale è uno strumento diagnostico di fondamentale importanza nel caso di: Valutazione odontoiatrica prima e dopo interventi di tipo implantologico. Studio dei denti del giudizio (ottavi) per valutarne e pianificarne l’estrazione. Studio delle arcate dentarie nei soggetti in età di sviluppo.

Quanto costa una radiografia ortopanoramica?

Cos’è e perché si esegue un’ortopanoramica? – L’ ortopanoramica è un esame radiografico di base che viene eseguito per lo studio dei denti, delle ossa alveolari e delle strutture circostanti. Quasi sempre eseguito su prescrizione odontoiatrica, è uno strumento diagnostico fondamentale nello studio della situazione generale del paziente da parte del dentista, che potrà poi disporre accertamenti successivi di maggior dettaglio.

  1. Oltre che nelle fasi preparatorie ai trattamenti odontoiatrici, l’ortopanoramica delle arcate dentarie è indispensabile per la valutazione della dentizione nei bambini, ma anche per la diagnosi di malformazioni dentarie e per evidenziare lesioni ossee, infiammazioni, cisti o tumori,
  2. L’ortopanoramica, però, non è solo un esame diagnostico ad uso odontoiatriatrico; essa infatti è impiegata per lo studio di diverse patologie chirurgiche, otorinolaringoiatriche, maxillo-facciali e, come già detto, oncologiche.

Si tratta di un esame indolore e non invasivo che consente di apprezzare l’anatomia dentale di entrambe le arcate, i condili e l’articolazione temporo-mandibolare. Presso il centro di diagnostica per immagini Medical Imaging Polisanitaria Iodice, con sede in Via Nazionale Appia 28 a Curti (Caserta), l’ortopanoramica viene eseguita con tecnologia di radiologia digitale che garantisce rapidità di esecuzione (e quindi bassa esposizione ai raggi X), migliore qualità delle immagini radiografiche e facilità di archiviazione e veicolazione delle stesse. Radiografia Ai Denti Come Si Chiama Immagine di un’ortopanoramica

Che differenza c’è tra panoramica e ortopanoramica?

Ortopanoramica: cos’è, a cosa serve e come si fa

L’ortopanoramica o panoramica delle arcate dentarie, più propriamente detta ortopantomografia, è un che permette di studiare le arcate dentarie, le ossa mascellari, i seni mascellari e la struttura ossea delle articolazioni temporo-mandibolari.Può essere utile per rivelare la presenza di carie dei denti, di malattia delle gengive (parodontite) o di danni ai tessuti interni del dente (lesioni endodontiche, tipo granulomi apicali), oppure lesioni a carico delle ossa mascellari come, ad esempio, cisti o nuove formazioni in genere.Mostra anche l’eventuale presenza di denti inclusi, cioè che non hanno raggiunto la loro naturale collocazione all’interno della bocca, (frequentemente denti del giudizio) o malattie a carico della mucosa dei seni mascellari (mucocele, ).È un esame di semplice e rapida esecuzione, non richiede alcuna preparazione specifica.Con le nuove tecnologie digitali l’esposizione alle è estremamente ridotta, e ciò consente di eseguire l’ortopanoramica anche su bambini e adolescenti (ovviamente, va evitata in donne in ).Per ottenere delle immagini ben leggibili occorre che la posizione del paziente sul macchinario sia molto accurata; l’operatore chiederà di poggiare il mento su un supporto (il craniostato), i denti anteriori su un altro e di porre le mani su apposite maniglie, rimanendo immobile.L’esame può essere stampato su pellicola o su carta fotografica oppure consegnato su supporto digitale (CD – DVD).

Va detto che l’ortopanoramica offre una visione d’insieme di alcune strutture della bocca ma, in diversi casi, non permette di ottenere un dettaglio preciso. Per questa ragione spesso gli specialisti (principalmente odontoiatri) prescrivono indagini strumentali ulteriori come le radiografie endorali o le (Dentascan, Cone Beam).

L’ortopanoramica è un esame radiografico eseguito per studiare la situazione generale della bocca poiché permette di analizzare contemporaneamente i denti, le arcate dentarie, le ossa della mascella e la mandibola. È utilizzato anche per individuare la presenza di malformazioni dentarie e per evidenziare lesioni ossee,, cisti o,

Per questi motivi, oltre che dall’odontoiatra, l’esame potrebbe essere prescritto anche da altri specialisti quali, ad esempio, il chirurgo, l’oncologo o l’otorinolaringoiatra. : Ortopanoramica: cos’è, a cosa serve e come si fa

Come si fa una tac ai denti?

Che cos’è la CBCT dentale? – Una TAC dentale, o meglio una scansione CBCT dentale è un tipo di scansione TC utilizzata in odontoiatria. Innanzitutto, è utile capire che cosa significano i termini “TC” e “CBCT”. TC sta per “t omografia computerizzata “. È anche nota con il nome di TAC (“tomografia assiale computerizzata” o “tomografia assistita da computer”).

Si tratta di un tipo di scansione che consente di osservare l’interno di un paziente senza praticare incisioni e che utilizza raggi X emessi da diverse angolazioni per acquisire immagini a sezione trasversale dall’interno del corpo. Può essere utilizzata per individuare una serie di complicanze mediche ed alcuni scanner moderni consentono persino di assemblare le immagini in un modello 3D virtuale.

CBCT viene dall’inglese “Cone Beam Computerised Tomography”, che si traduce in “tomografia computerizzata a fascio conico”. In questa variante delle scansioni TC, i raggi X divergono formando un cono. Viene utilizzata ampiamente in odontoiatria. Gli scanner per CBCT dentale sono costituiti da una sedia o un tavolo per il paziente e dallo scanner per CBCT vero e proprio che ruota intorno alla testa del paziente acquisendo centinaia di immagini, che vengono poi assemblate in un modello 3D.

Come si vede la carie dalla radiografia?

Carie – La carie è una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente (smalto, dentina). La carie spesso si vede meglio con una radiografia (foto a) invece di esaminare direttamente la bocca.Questi lastre dimostrano: a) carie tra due denti b) carie sotto un’ otturazione c) carie sotto una capsula d) la carie ha distrutto tutto il dente, resto di una radice con ciste apicale Anche le carie sotto le otturazioni possono essere viste. Una delle fondamentali caratteristiche di una capsula di qualità è l’invisibilità dei bordi tra caspula e dente.Nella radiografia si vede uno spazio tra il dente e la capsula.

  • Si è formato un bordo nero creando anche un problema estetico.
  • Inoltre, in questi spazi, possono entrare dei batteri che con il tempo si espandono ingrandendo la carie sotto la capsula.
  • Alcuni denti sono talmente distrutti che non si vedono perché la gengiva è cresciuta sopra il dente.
  • Questi denti si possono vedere solo tramite una radiografia.
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Sotto questo dente si è formato anche una ciste radicolare.

A cosa serve l ortopantomografia?

Ortopantomografia (OPT) – Humanitas Medical Care L’ortopantomografia (OPT) è un esame radiologico in grado di analizzare contemporaneamente denti, arcate dentarie, ossa della mascella e della mandibola. Quest’esame è conosciuto anche come ortopantogramma o radiografia panoramica delle arcate dentarie.

Quanto dura una radiografia ai denti?

Non è richiesta alcuna preparazione all’esame, che in genere si conclude in meno di 5 minuti ( la fase di rilevazione vera e propria dura pochi secondi).

Quando fare ortopanoramica?

A che cosa serve l’ortopanoramica arcate dentarie? – L’ ortopanoramica arcate dentarie viene eseguita per verificare la salute dei denti, delle ossa mandibolari e mascellari e delle articolazioni che permettono l’apertura e la chiusura della bocca. Nello specifico, viene disposta dal medico che vuole verificare:

la presenza di carie l’ allineamento delle due arcate la valutazione delle ossa in previsione dell’applicazione di impianti la visualizzazione di denti non fuoriusciti la verifica della presenza di cisti ossee o granulomi la posizione dei denti del giudizio in vista della loro estrazione.

Quanto costa una radiografia senza impegnativa?

Se, in convenzione col SSN, una rx torace costa in media dai 20 ai 25 euro, in base alle Regioni e ai regimi di esenzione, richiedendo la stessa privatamente e senza impegnativa il prezzo si muoverà tra i 25 e i 150 euro, sempre in base ai fattori sopra citati.

Quante radiografie ai denti si possono fare?

“Troppi raggi X dal dentista”, l’allarme degli esperti Una ‘panoramica’ alla visita di controllo per sapere se la bocca sta bene davvero; una Tac orientativa per capire se e come eseguire un impianto dentale, un’altra ancora per verificare che l’intervento sia venuto bene.

  • E’ così che sulla poltrona del dentista si rischiano ‘abbuffate’ di raggi X “a volte inutili e potenzialmente pericolose”, avvertono gli esperti della Società italiana di parodontologia e implantologia, riuniti a Rimini per il loro 20esimo Congresso nazionale.
  • Gli specialisti invitano alla cautela: ” I test che prevedono radiazioni, dall’ortopanoramica alla Tac, vengono eseguiti troppo spesso come screening, esponendo i pazienti a un eccesso di raggi che può essere dannoso”.

Bisogna “usarli solo quando serve”, ammonisce la Sidp, “Tac e radiografie ortopanoramiche dovrebbero essere impiegate solo dopo un’attenta valutazione clinica”. “Basta una sola Tac per assorbire circa la metà della dose di radiazioni di fondo naturali a cui siamo esposti nell’arco di un anno”, spiegano gli esperti che avvertono: “Essere ‘di manica larga’ con i raggi X non è senza conseguenze”, perché “chi si sottopone a più di un esame radiologico dentistico l’anno ha un rischio di tumori tiroidei o anche cerebrali “.

“Le radiografie ai denti rappresentano uno strumento importante per mantenere la salute della bocca – premette Mario Aimetti, presidente della Sidp – ma è bene evitare gli abusi e sforzarsi di limitare le esposizioni alle radiazioni soltanto quando servono davvero e possono tradursi in un beneficio per i pazienti.

Il nostro obiettivo è richiamare a un utilizzo appropriato, limitato ai casi in cui è necessario e sempre scegliendo il test meno ‘pesante’ dal punto di vista dell’esposizione a radiazioni ionizzanti”. “Le 4 mini-Rx endorali – precisa Aimetti – sono un ottimo test di screening di base che qualsiasi studio dentistico offre e che comporta un’esposizione ai raggi molto bassa: la radiazione naturale di fondo a cui siamo esposti è di 8 microsievert al giorno, e con 4 radiografie endorali la dose aggiuntiva è di appena 5 microsievert.

Anche l’ ortopanoramica ” ‘regala’ una dose di radiazioni “abbastanza contenuta, esponendo a 3-24 microsievert. Diverso invece è il caso delle Tac, perché quelle standard possono andare da 280 a 1400 microsievert, e le più nuove volumetriche a fascio conico da 60 a 1.000. Usarle come screening, come purtroppo talvolta accade, significa esporre il paziente a una dose eccessiva e inutile di raggi”.

Le nuove Tac a fascio conico, rileva la Sidp, sono “gli strumenti per cui c’è stato il maggior incremento di vendite negli ultimi anni, con 100 milioni di euro spesi nel solo 2015 in Europa, ma gli studi segnalano che fra i macchinari che emettono meno raggi e quelli che erogano dosi più elevate ci può essere una differenza fino a 100 volte.

Sebbene espongano a un minor quantitativo di radiazioni rispetto alle Tac standard, la sempre maggiore diffusione potrebbe portare a un utilizzo eccessivo”. Come fare quindi a conciliare il bisogno di ‘vederci chiaro’ con la necessità di prevenire eventuali abusi? “Ci sono molti modi con cui si può diminuire l’esposizione dei pazienti alle radiazioni senza compromettere l’efficacia diagnostica – assicura Luca Landi, presidente eletto Sidp – Oltre a impiegare protezioni per le aree sensibili durante il test, come il collare o il camice piombato, è importante anche ridurre al minimo l’area analizzata”.

“Con un esame a piccolo e medio raggio, ovvero su 5-6 denti, su un’intera arcata o metà bocca – puntualizza Landi – ci si espone a dosaggi fra i 5 e i 600 microsievert, ma se si fa un test ad ampio raggio su tutto il cranio il dosaggio può crescere fino a 1.400 microsievert e in un bambino, per esempio, ciò equivarrebbe a un’esposizione pari a quella che avremmo in 10 anni di radiazioni naturali di fondo”.

  1. Il problema, conferma lo specialista, è che “un’eccessiva e inappropriata esposizione può aumentare il rischio di malattie alla tiroide o di alcuni tumori: per questo anche l’American Dental Association raccomanda ai dentisti di ricorrere con giudizio ai raggi X”.
  2. Nel concreto? “Per pazienti con una bocca sana e non a rischio – è il consiglio – le linee guida dell’associazione suggeriscono non più di una mini-Rx ogni 1-2 anni da bambini, una ogni anno e mezzo-3 anni da adolescenti e una ogni 2-3 anni da adulti.

Per chi ha problemi dentali il numero può crescere, ma è essenziale che il dentista prescriva l’esame diagnostico con le radiazioni ionizzanti solo quando serve davvero”. : “Troppi raggi X dal dentista”, l’allarme degli esperti

Cosa vede il dentista?

La visita dal dentista Radiografia Ai Denti Come Si Chiama La visita dal dentista (igiene e prevenzione) Quando si tratta di curare i denti e la bocca, tu e il tuo dentista avete lo stesso obiettivo: fare in modo che denti e gengive siano più sani possibile. L’esame dei dentiPer mantenere in salute denti e gengive, andate dal dentista ogni sei mesi.

  1. Gli esami regolari consentono di scoprire i problemi precocemente e di adottare tutte le misure preventive per impedire eventuali peggioramenti.
  2. Il dentista conosce i diversi trattamenti e può scegliere la cura migliore e più adatta al problema.
  3. Tutti hanno bisogno di visite preventive regolari, anche le persone diligenti che usano spazzolino e filo interdentale tutti i giorni.

Andare dal dentista regolarmente diventa ancora più importante per chi porta la protesi, o ha un impianto, o sta prendendo farmaci che possono avere un effetto qualsiasi sulla bocca, dalla semplice secchezza alle gengive iperplasiche (aumento di volume delle gengive).

L’obiettivo delle visite dentistiche periodiche è di scoprire i piccoli problemi il più presto possibile; inoltre, il dentista vi guiderà nella vostra igiene personale, nelle necessità di prevenzione o trattamento, nella rimozione del tartaro, e così via. Indipendentemente dall’attenzione che riservate ai vostri denti e alle vostre gengive e dai vostri tempi di reazione alla comparsa dei piccoli problemi, esistono condizioni che solo il dentista può vedere, come per esempio il deteriorarsi delle otturazioni, delle corone e degli altri restauri, la comparsa di carie intorno alle otturazioni esistenti, le carie della radice e quelle sotto le gengive, i primi segni di una malattia delle gengive, la comparsa di sacche parodontali, le fessurazioni nei denti, inclusi quelli del giudizio.

Dieci problemi che solo il dentista è in grado di vedere:

  1. deterioramento delle otturazioni, delle corone o di altri restauri
  2. carie della radice esposta dalle gengive che si ritraggono
  3. tasche parodontali provocate dalle malattie delle gengive
  4. nuove carie sotto la gengiva
  5. carie sotto un’otturazione
  6. frattura nei denti
  7. frattura nei denti del giudizio
  8. primi segni di una malattia delle gengive
  9. primi segni di un tumore della bocca
  10. segni e sintomi di altri problemi che possono compromettere la salute generale
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Dal dentista Durante la visita, il dentista controlla che non vi siano infezioni in atto, carie, otturazioni danneggiate o consumate o denti fratturati. La visita può comprendere alcuni dei seguenti elementi, se non tutti:

  1. Storia personale medica e dentale — il dentista vi chiederà se soffrite di qualche problema di salute generale o specifico, per esempio alterazione dei denti, sensibilità delle gengive, allergie, condizioni mediche particolari
  2. Esame e trattamento — il dentista esamina eventuali segni e sintomi di malattie delle gengive, carie, usura delle otturazioni, fessurazioni, infezioni, tumori e qualsiasi altro problema di salute generale. Molti piccoli problemi possono essere scoperti prima che si aggravino,per curarli immediatamente
  3. L’igiene – l’igiene liscia la superficie dei denti e delle otturazioni, rendendoli meno esposti all’accumulo della placca, la pellicola invisibile che si forma ogni giorno sui denti. Se la placca non viene rimossa si indurisce e si trasforma in tartaro. L’igiene professionale dei denti è l’unico modo per liberare i denti dai pericolosi depositi di tartaro che non possono essere rimossi dallo spazzolino e per prevenire le malattie delle gengive. Inoltre, la pulizia professionale elimina alcune macchie dai denti e migliora l’aspetto generale del sorriso.
  4. Il trattamento al fluoro — quando necessario, il fluoro può venire applicato ai denti in forma di gel, di schiuma o di soluzione. Il fluoro è utile per proteggere i denti dai batteri e per riparare i piccoli inizi della carie
  5. I consigli — il dentista può consigliarvi i trattamenti migliori e rispondere a tutte le vostre domande, e voi potete aiutarlo informandolo di qualsiasi cambiamento intervenuto nella vostra bocca, chiedendo la sua opinione e le sue raccomandazioni per aver cura di denti e gengive.

Le radiografie le radiografie aiutano a scoprire i problemi precocemente e a impedire che peggiorino, e vengono effettuate solo quando è necessario per rilevare:

  • le carie tra i denti, sotto la gengiva e attorno alle vecchie otturazioni
  • la perdita ossea provocata da una malattia della gengivai denti inclusi (nascosti nella gengiva), come quelli del giudiziole radici lunghe o uncinate che richiedono cure speciali, per esempio il trattamento del canale
  • le infezioni che si formano alla radice dei denti, associate a carie profonde
  • i denti fessurati o fratturati
  • le anomalie dell’osso di supporto dei denti

le radiografie sono sicure e praticamente innocue grazie alla piccolissima dose di radiazioni cui si viene esposti e alle precauzioni adottate:

  1. concentrazione — l’apparecchio concentra i raggi esclusivamente nella zona desiderata. La pellicola ad alta velocità e la precisione dello strumento riducono la durata dell’esposizione. Efficacia e sicurezza dell’apparecchiatura vengono controllati regolarmente
  2. protezione — un telo di piombo protegge dalla diffusione dei raggi alle altre parti del corpo
  3. formazione — l’équipe che usa l’apparecchio ha ricevuto una formazione apposita

Come collaborare con il dentista Al dentista va comunicata qualunque variazione nelle condizioni generali di salute e l’assunzione di farmaci. Con il dentista si possono discutere i problemi specifici, sottoporre dubbie e domande. Alcune persone soffrono di secchezza della bocca che spesso può essere un effetto secondario di un farmaco; oltre a essere sgradevole, questo problema può aggravare altre condizioni orali e accrescere il rischio di carie, non dimenticate perciò di parlarne al vostro dentista.

  • variazioni di colore, spostamento, mobilità dei denti
  • grande sensibilità di denti e gengive al caldo, al freddo o allo zucchero
  • decolorazione, arrossamento, sensibilità o sanguinamento delle gengive quando ci si lava i denti o si usa il filo interdentale
  • filo interdentale che si attacca alle superfici rugose dei denti e si sfilaccia
  • variazione di colore dell’interno della bocca
  • digrignamento dei denti, tensione muscolare al collo o alla mascella

il dentista deve sempre sapere :

  • se fumate
  • se soffrite di un’allergia
  • se siete in stato interessante
  • se assumete dei farmaci
  • se dall’ultima visita avete cambiato farmaci
  • se avete problemi di salute o disturbi per i quali venite curati, se si sono verificati cambiamenti nel vostro stato di salute generale

Cosa chiedere al dentista La vista è un’occasione preziosa per fare il punto della situazione e discutere della salute dei vostri denti con il dentista:

  1. qual è il tipo di spazzolino e di filo interdentale più adatto a me?
  2. sto utilizzando correttamente spazzolino e filo?
  3. nella mia routine igienica dimentico o trascuro qualche zona particolare?
  4. in quale zona della mia bocca in particolare si accumula la placca batterica?
  5. a quale ritmo si accumula la placca sui miei denti?in che stato è la mia bocca?

Al dentista bisogna anche dire se l’idea di farvi visitare vi rende nervosi – un fenomeno molto comune anche fra le persone che vanno dal dentista con impeccabile regolarità. Spesso è proprio la paura di soffrire che tiene lontani dal dentista: oggi le nuove tecniche hanno reso l’odontoiatria moderna un’esperienza praticamente indolore,

Segni e sintomi Problema
alito cattivo persistente può essere dovuto a una malattia delle gengive, a un alimento di consumo abituale, all’alcol, al fumo, a un farmaco oppure a un problema di salute. Se resiste allo spazzolino e al filo interdentale, consultate il dentista
le gengive sanguinano quando uso lo spazzolino e il filo interdentale se avete appena iniziato a utilizzare il filo interdentale è normale che le gengive sanguinino leggermente, ma se sanguinano quasi ogni volta che vi lavate i denti con lo spazzolino o usate il filo interdentale, consultate il dentista
bocca secca molti farmaci hanno lo sgradevole effetto indesiderato di asciugare la bocca, così come accade con le variazioni ormonali (menopausa). Poiché questa condizione può aggravare i problemi dei denti, parlatene al dentista
un dente dondola un colpo preso alla mascella o un’infezione della gengiva possono esserne la causa. In ogni caso è un problema grave che richiede l’intervento del dentista
dolore alla bocca è possibile che la protesi sia stata posizionata male, o che richieda qualche modifica. Alcune donne in età avanzata soffrono di rigurgito acido, spesso dovuto a un regime alimentare squilibrato
sanguinamento senza ragione può trattarsi di un tumore del cavo orale. Rivolgetevi immediatamente al dentista
lesioni che non guariscono in 7-10 giorni
macchie bianche o rosse nella bocca
gonfiore della bocca e dolore
denti sensibili:

  • al caldo
  • al freddo
  • allo zucchero
  • alla pressione
questa sensibilità si può sviluppare all’improvviso o gradualmente, e nella maggior parte dei casi è indice di un problema. Consultare il dentista

La visita dal dentista

Che differenza c’è tra radiografia e TAC?

Differenze tra TAC e la Radiografia Tradizionale – Nella TAC, il procedimento di ottenimento delle immagini è differente da quello utilizzato dalla radiografia tradizionale (es: RX-torace ); infatti, mentre la classica immagine radiografica è il risultato della trasformazione analogica di una realtà tridimensionale in bidimensionale, nella tomografia assiale computerizzata l’immagine è oggetto di una trasformazione di tipo digitale che permette di mantenere la tridimensionalità del distretto osservato.

Che differenza c’è tra Raggi e radiografia?

Raggi X e medicina – I raggi X sono utilizzati in diagnostica (radiografie), mentre le altre radiazioni vengono utilizzate anche in terapia ( radioterapia ). Queste radiazioni sono presenti in natura, oppure sono prodotte artificialmente mediante dispositivi radiogeni ed acceleratori di particelle.

L’energia dei raggi X è compresa tra circa 100 eV (elettronvolt) per quanto riguarda la radiodiagnostica e 108 eV per quanto riguarda la radioterapia. I raggi X hanno la capacità di penetrare attraverso i tessuti biologici opachi alle radiazioni luminose, risultandone solo parzialmente assorbiti. Quindi, per radiopacità del mezzo materiale si intende la capacità di assorbire fotoni X e per radiotrasparenza si intende la capacità di lasciarli passare.

Il numero di fotoni che possono attraversare lo spessore di un soggetto dipende dall’energia dei fotoni stessi, dal numero atomico e dalla densità dei mezzi che lo compongono. Quindi, l’immagine che ne deriva risulta una mappa delle differenze di attenuazione del fascio di fotoni incidente, che a sua volta dipende dalla struttura disomogenea, quindi dalla radiopacità della sezione corporea esaminata.

Che differenza c’è tra radiologia e radiografia?

Radiografia: come si acquisiscono le immagini? – Le radiografie sono gli esami maggiormente erogati in Radiologia, consistono nell’ acquisizione di immagini attraverso l’erogazione di radiazioni ionizzanti : la parte anatomica soggetta a esame viene posta tra il tubo radiogeno (che genera ed eroga i raggi X) e il sistema di rilevazione (che riceve e “legge” i raggi).

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Come viene fatta ortopanoramica?

Come si esegue una ortopanoramica – L’ortopanoramica viene eseguita tramite l’impiego di un macchinario dedicato, chiamato ortopantomografo, composto da due lati. Un tubo a raggi X è montato su un lato e la pellicola a raggi X o un rilevatore sul lato opposto.

La testa del paziente viene posizionata con mento, fronte e appoggi laterali, fornendogli un blocca-morso per aprire leggermente la bocca e ottenere un’immagine più chiara, Come altri esami radiografici, non richiede una preparazione particolare, È possibile che ti venga chiesto di rimuovere i gioielli dalla regione in cui viene eseguita l’immagine, occhiali da vista e qualsiasi oggetto metallico che potrebbe interferire con le immagini a raggi X.

Le donne dovrebbero sempre informare il loro dentista o chirurgo orale se esiste la possibilità che siano incinte. Molti test di imaging non vengono eseguiti durante la gravidanza per non esporre il feto alle radiazioni. Se è necessaria una radiografia, saranno prese precauzioni per ridurre al minimo l’esposizione alle radiazioni del bambino.

Cosa vuol dire Cbct?

TAC Cone Beam 3D (CBCT)

Che cos’è la TAC Cone Beam 3D (CBCT)? La TAC Cone Beam 3D è una moderna metodologia diagnostica che consente di riprodurre sezioni (tomografia) e/o di generare un’ immagine tridimensionale del cranio (o di alcune sue aree) per mezzo di radiazioni acquisite da un sensore digitale ed elaborate da un computer.L’utilizzo delle prime Cone Beam Computed Tomography (CBCT) risale circa agli anni 2000.

La CBCT è definita come una particolare apparecchiatura CT che consente l’acquisizione di tutto il volume da indagare con un’unica rotazione congiunta a 360° del complesso tubo radiogeno/detettori.Ciò è reso possibile soprattutto dalla emissione di un fascio radiante a forma conica (non a “ventaglio” come nella CT convenzionale) e da un rivelatore solido che può essere conformato a pannello di ampia superficie (flat panel).

Si acquisiscono così una elevata quantità di dati che permettono informazioni bidimensionali successivamente analizzate e ricostruite tramite opportuni software così da ottenere immagini tridimensionali e facili ricostruzioni multiplanari (MPR) su vari piani di osservazione, almeno nei 3 principali dello spazio, consentendo l’eliminazione dei problemi da sovrapposizione di strutture anatomiche diverse.Le immagini sono caratterizzate da elevata risoluzione spaziale e dalla corrispondenza alla realtà anatomica (rapporto 1:1).

A che cosa serve la TAC Cone Beam 3D? In ambito odontostomatologico si hanno multiple indicazioni:

in ortodonzia con studio dei denti inclusi, soprannumerari ed ectopici, e dei loro rapporti con le strutture limitrofe come le cavità mascellari, le fosse nasali ed il nervo alveolare inferiore specie in caso di disodontiasi degli VIII^ inferiori; in endodonzia con valutazione pre e post-trattamento delle lesioni apicali; soprattutto nella riabilitazione impianto-protesica sia nella pianificazione pre-chirurgica con studio della eventuale malattia paradontale associata, che post-chirurgica con valutazione del rialzo osseo se effettuato, delle eventuali complicanze o del malposizionamento impiantare.

Indicazione rilevante ha nella patologia sinusale, con preciso riscontro dei dettagli anatomici necessari ai fini dell’eventuale chirurgia endoscopica sinusale e con la successiva verifica degli esiti chirurgici o delle sue complicanze. La CBCT trova applicazione anche nello studio delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM), con valutazione dell’anatomia o della patologia specie osteo-artritica.

Trova indicazione nelle anomalie ossee del massiccio facciale, quale la palatoschisi con pianificazione e verifica del trattamento chirurgico. Consente inoltre di individuare alterazioni ossee di tipo flogistico (osteomielite), neoplastico o traumatico (comprese le fratture dentali). Confronto fra le tecniche dell’imaging odontostomatologico e maxillo-facciale: L’ortopantomografia dentaria per molti anni è stata la principale tecnica per la patologia delle arcate dentarie.

Rappresenta un esame di I° livello.E’ caratterizzata da facilità e rapidità di esame e da una bassa dose radiante ma le immagini ottenute sono bidimensionali e quindi con problemi di sovrapposizione delle strutture anatomiche. La CTMD ossia la Tomografia Computerizzata Multi-Detettore (Dentascan) come la CBCT sono esami di II° livello.

un minor ingombro dell’apparecchiatura, simil-ortopantomografo; una più breve durata dell’esame; soprattutto da una ridotta dose radiante, che può essere ulteriormente contenuta con la tecnica “pulsata” tanto che il tempo di esposizione diviene inferiore a quello di scansione: per tale caratteristica trova particolare indicazione in ambito pediatrico; riduzione degli artefatti metallici, come per protesi a ponte od impianti.

La CTMD (Dentascan) invece consente:

una precisa valutazione quantitativa della densità ossea; lo studio dei tessuti molli consentito dalla maggiore risoluzione di contrasto.

La RM, caratterizzata da elevata risoluzione di contrasto, rappresenta una valida integrazione per lo studio specie della componente meniscale delle ATM o qualora ci sia impegno flogistico o neoplastico dei tessuti molli, e comunque nei casi di dubbia interpretazione con le precedenti tecniche.Da quanto sopra si evince che la scelta della migliore tecnica scaturisce, come sempre, da una attenta valutazione clinica e da un precisa definizione del sospetto diagnostico.

Quali informazioni utili fornisce l’esame TAC Cone Beam 3D al medico? L’esame CBCT consente al medico di visualizzare le strutture anatomiche di interesse e quelle critiche adiacenti in 3D, aiutandolo a definire in modo mirato la terapia e/o il trattamento chirurgico più adeguato per il caso: posizioni precise dei denti, delle strutture ossee, delle strutture anatomiche e delle strutture vitali.

Inoltre, grazie al software supplementare di ricostruzione 3D, l’anatomia può essere rappresentata come un realistico oggetto tridimensionale. Quali applicazioni cliniche può supportare l’esame TAC Cone Beam 3D ? Analisi di:

Denti inclusi Denti soprannumerari Terzo molare ritenuto Articolazione temporo-mandibolare Seni mascellari Canale radicolare Piccole fratture radicolari Malattie parodontali/endodontiche

Pianificazione di:

Trattamenti implantari Trattamenti ortodontici Chirurgia ortognatica/orale

Come si effettua l’esame CBCT? Non occorre alcuna preparazione. Il comfort è assicurato dalla breve durata dell’esame (di alcuni secondi) e dalla comoda posizione del paziente, in piedi o seduto, al quale viene solo richiesto, durante la procedura, di mantenere la lingua a contatto con il palato e di non effettuare movimenti che inficerebbero la qualità stessa dell’esame.

Quanto dura l’esame? L’esame è estremamente breve.I protocolli del tempo di acquisizione vengono definiti in funzione del tipo di applicazione clinica. In base alle informazioni richieste per la diagnosi, può variare da 10″ a 20″ (ciò significa un tempo di esposizione ai raggi di pochi secondi): più sono le informazioni necessarie, maggiore sara’ il tempo da impostare.

Si tratta di una procedura dolorosa? Assolutamente no!Durante la scansione CBCT non si avverte né dolore né calore e inoltre non è necessaria l’iniezione di alcun mezzo di contrasto.

Come si effettua una panoramica?

Come avviene la “fotografia” delle arcate dentarie? – La panoramica dentale si effettua con lo strumento chiamato ortopantomografo. É una radiografia che si svolge in maniera veloce e indolore. Il paziente, in piedi, di fronte l’OPT appoggia il mento e la fronte sull’ apposito supporto rimanendo immobile per la durata della rilevazione, 18 / 20 secondi.

Come si fa una tac ai denti?

Che cos’è la CBCT dentale? – Una TAC dentale, o meglio una scansione CBCT dentale è un tipo di scansione TC utilizzata in odontoiatria. Innanzitutto, è utile capire che cosa significano i termini “TC” e “CBCT”. TC sta per “t omografia computerizzata “. È anche nota con il nome di TAC (“tomografia assiale computerizzata” o “tomografia assistita da computer”).

Si tratta di un tipo di scansione che consente di osservare l’interno di un paziente senza praticare incisioni e che utilizza raggi X emessi da diverse angolazioni per acquisire immagini a sezione trasversale dall’interno del corpo. Può essere utilizzata per individuare una serie di complicanze mediche ed alcuni scanner moderni consentono persino di assemblare le immagini in un modello 3D virtuale.

CBCT viene dall’inglese “Cone Beam Computerised Tomography”, che si traduce in “tomografia computerizzata a fascio conico”. In questa variante delle scansioni TC, i raggi X divergono formando un cono. Viene utilizzata ampiamente in odontoiatria. Gli scanner per CBCT dentale sono costituiti da una sedia o un tavolo per il paziente e dallo scanner per CBCT vero e proprio che ruota intorno alla testa del paziente acquisendo centinaia di immagini, che vengono poi assemblate in un modello 3D.

Come si fa la radiografia alla bocca?

Come si esegue l’Ortopantomografia dentale L’ortopantomografo ha la forma di un braccio orizzontale in grado di ruotare a seconda delle necessità intorno alla testa del paziente, alle cui estremità contiene, da un lato, la sorgente di raggi X e, dall’altra, il rullino con il film per la stampa delle immagini.