Retainer Denti Quanto Tempo?
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Page 2 – da: Dott. Massimo Galletti Alla fine del trattamento ortodontico attivo le apparecchiature fisse vengono rimosse, i denti sono allineati e vengono consegnati al paziente i dispositivi di contenzione ( RETAINER ). Dopo la rimozione dell’ apparecchio fisso, i denti possono velocemente spostarsi e disallinearsi.
E’ pertanto necessario mantenerli nella nuova posizione di allineamento per dare il tempo necessario alle gengive ed all’ osso delle mascelle di consolidarsi. Ciò si ottiene con l’uso di Retainer fissi e/o rimovibili per un tempo indefinito. Con il passare degli anni, inoltre, sia negli adulti che negli adolescenti le mascelle continuano a modificarsi ed i denti si spostano in quello che è un fisiologico processo di maturazione.
Questo di verifica anche dopo trattamento ortodontico, per cui raccomandiamo un uso indefinito dei retainer. Dopo circa 12 mesi se ne può ridurre progressivamente l’uso, ma ne raccomandiamo il proseguimento occasionale anche a lungo termine per mantenere il tuo risultato ortodontico.
- I retainer sono essenziali per mantenere i denti nella loro nuova posizione e i pazienti si devono impegnare a indossare questi dispositivi indefinitamente per mantenere la stabilità del loro risultato ortodontico.
- Ci sono 2 tipi di retainer, rimovibili o fissi.
- Il tuo ortodontista deciderà quali di questi dispositivi sia per te adatto.
Al paziente viene di solito chiesto di indossare i retainer la notte per il primo anno, per poi passare ad un regime a notti alterne che ha una durata indefinita. PER QUANTO TEMPO SI DEVE INDOSSARE IL RETAINER? Nonostante ci impegnamo a controllare il paziente durante i primi 12 mesi di contenzione, questa prosegue indefinitamente.
Noi raccomandiamo di continuare un uso occasionale del retainer di notte, da proseguire da proseguire finchè si vogliono i denti allineati. Ciò perchè gli studi dimostrano che i denti si spostano e si disallineano anche dopo la correzione ortodontica. I denti tendono a muoversi 5, 10 e anche 20 anni dopo il tr ortontico, specialmente i frontali inferiori.
Ciò avviene anche in soggetti senza denti del giudizio, anche se in modo minore. Continuare ad indossare i retainer la notte a tempo indeterminato previene lo spostamento, Se invece si decide di abbndonarne l’ uso i denti potrebbero spostarsi. Questa si chiama recidiva e non comporta un ritorno alla situazione di prima del trattamento ortodontico, ma potrebbe guastare un bel risultato.
- TRASCURARE QUESTE SEMPLICI REGOLE PORTERA’ AD UNO SPOSTAMENTO DEI DENTI.
- 4) Se hai problemi con il retainer contatta lo studio immediatamente, non aspettare il prossimo appuntamento : questa va considerata una emergenza e se non indossi il retainer i denti recidiverranno.
3) Se il retainer sfrega sulle gengive o le labbra, puoi levigare il margine con una limetta per unghie o delle forbicine. CURA DEL RETAINER 1) Pulisci il retainer con un vecchio spazzolino e un sapone liquido delicato. Non usare acqua bollente, dentifricio o candeggina.
- Occasionalmente possono essere immersi in una soluzione preparato con una pastiglia effervescente,2) Assicurati che i denti siano perfettamente puliti prima di indossare il retainer.
- Puoi immergerlo in un colluttrio al fluoro per aiutare a proteggere i denti.3) Tratta i retainer con cura : sono fragili e se si rompono non è semplice rimpiazzarli.
Quando non li indossi tienili sempre nella scatolina rigida. Se li avvolgi in un fazzoletto di carta o li metti in tasca si possono perdere o rompere. Per maggiori info su questo articolo oppure sull’uso dei retainer in ortodonzia Ti invitiamo a !
Quanto si tiene l’apparecchio di contenimento?
Per quel che riguarda quanto tempo indossarli, questa non è una domanda a cui sia facile rispondere. Sono disponibili diverse opzioni di mantenimento e di periodi di utilizzo. Una raccomandazione comune è l’utilizzo a tempo pieno per circa 12 mesi e l’utilizzo notturno negli anni successivi.
Quanto tempo ci vuole per raddrizzare i denti con le stelline?
Le fasi del trattamento ortodontico – La durata minima di un trattamento ortodontico è di 6 mesi, ma nei casi piú complessi i pazienti portano l’apparecchio ortodontico fino a 3 anni. Generalmente, il trattamento ortodontico medio dura circa 12-18 mesi.
Quanto ci mettono i denti per spostarsi?
Apparecchio fisso –
La prima fase dell’apparecchio fisso è “allineamento e livellamento” e dura in media 6 mesi. Cosa succede dopo 6 mesi? Che gli incisivi superiori sono bene o male dritti. Se la situazione di partenza era un disastro, magari non sono ancora perfetti, ma la differenza è evidente e il confronto con le prime impronte sorprende sempre i pazienti. Gli incisivi inferiori accavallati spesso si accompagnano al morso coperto, quindi bisogna prima rialzare il morso e poi si possono allineare, e ci vuole qualche mese in più. Se i denti sono così affollati da obbligarmi ad estrarne qualcuno, per esempio i premolari, rimane un buco che non è bello da vedere. Però, per rendere accettabile il sorriso, non serve tantissimo tempo, non serve arrivare alla chiusura completa, basta che si riduca per la maggior parte e per farlo,bastano circa 4-5 mesi, che volendo si possono quasi dimezzare con le nuove tecniche di ortodonzia accelerata.
Cosa fare se si stacca il retainer?
Il mantenimento dello splintaggio – Per un mantenimento ideale dello splintaggio bisogna appunto rispettare tutte le norme basilari di igiene dentale, senza paura che il filo si stacchi, Questa è un’eventualità possibile ma con una percentuale di incidenza minima, che si abbassa ulteriormente quando vi rivolgete ad un centro altamente specializzato.
Come ci si sente dopo aver tolto l’apparecchio?
La vita prima e dopo l’apparecchio odontoiatrico: quali risultati aspettarsi una volta tolto Oggigiorno, vediamo sempre più persone adulte con l’apparecchio ai denti. Portarlo da grandi implica procedure simili a quelle effettuate nei bambini, sia per metterlo che per toglierlo.
Di seguito presentiamo alcune informazioni sui risultati che si possono ottenere una volta tolto. Rimozione dell’apparecchio Durante ogni visita, l’ortodontista controllerà la posizione dei denti per decidere quando il trattamento sarà giunto a termine. La procedura di rimozione dell’apparecchio è normalmente indolore e non necessita di particolari preparazioni.
Sarà piacevole sentire meno pressione esercitata sui denti una volta tolto. Apparecchi di contenzione Quando i denti sono liberi dall’apparecchio, viene subito voglia di festeggiare facendo una foto per confrontare come erano prima e dopo essere stati raddrizzati.
- Il trattamento però non è da considerarsi concluso: bisogna ricordarsi di indossare l’apparecchio di contenzione.
- L’ortodontista ne fornirà uno per impedire ai denti di spostarsi dopo aver tolto l’apparecchio.
- Potrà essere mobile oppure fisso, posizionato in un’area della bocca non immediatamente visibile.
Gli apparecchi di contenzione vengono personalizzati di paziente in paziente per farli adattare completamente alla bocca. È facile prendersene cura: basta spazzolarli regolarmente con un dentifricio al fluoro ogni giorno. Sciacqui orali Fare degli sciacqui con una soluzione a base di fluoro aiuta a rafforzare smalto e denti e a prevenire la carie.
- Ricordati di farli due volte al giorno come parte del tuo regime di igiene orale.
- Sbiancamento dentale È molto comprensibile desiderare un sorriso bianco una volta che i denti sono stati raddrizzati.
- Lo sbiancamento può essere effettuato sia presso lo studio dentistico che a casa.
- Nel primo caso, bisognerà fissare un appuntamento col dentista.
Il trattamento sbiancante prevede l’applicazione di un gel a base di perossido d’idrogeno sulla superficie dentale. I tessuti gengivali verranno ricoperti da un gel protettivo per evitare il contatto con quello sbiancante. Il dentista punterà una particolare luce sui denti per accelerarne l’effetto sbiancante.
Sarà necessario un solo appuntamento, costituito da tre sessioni di 15 minuti. Se invece si preferisce sbiancare i denti a casa propria, va usato un dentifricio contenente perossido di idrogeno, sostanza che rimuove le macchie e rende i denti più bianchi. Usa regolarmente un dentifricio sbiancante come Colgate® Max White® per ottenere un sorriso più luminoso.
La parte migliore di indossare l’apparecchio è proprio il momento in cui lo si toglie. Ascolta i consigli del tuo ortodontista e segui bene le sue istruzioni: i tuoi nuovi denti sono un investimento da salvaguardare che ti permetterà di sfoggiare un sorriso perfetto per tutta la vita.
A cosa serve il retainer?
CASO CLINICO – Il retainer trova largo impiego in ambito odontoiatrico: contenzione post ortodontica, fissazione di denti parodontalmente compromessi, stabilizzazione dopo un trauma dentario. Nel trattamento ortodontico rappresenta la fase conclusiva e la sua realizzazione richiede un preciso protocollo operativo.
- è consigliabile far effettuare un’accurata seduta di igiene orale al paziente una settimana prima di eseguire la contenzione per eliminare l’infiammazione e l’edema dei tessuti gengivali, in particolar modo nelle zone da canino a canino.
- Requisito indispensabile è ottenere un’ adeguata adesione smalto composito attraverso l’isolamento del campo operatorio con diga di gomma.
- Dopo aver liberato le aree interprossimali da eventuale tartaro e macchie attraverso l’utilizzo combinato di ablatore e striscette tipo soflex, si procede con l’ isolamento del campo operatorio cui seguirà la accurata detersione della superficie smaltea dei denti interessati.
- L’isolamento con diga si estende bilateralmente su almeno un dente in più rispetto all’elemento ultimo della contenzione, arrivando fino ai premolari sui quali si inseriscono gli uncini per diga tipo 2, 2A o 00.
- Per montare la diga si rimuove il filo ortodontico che poi sarà reinserito alla fine del montaggio della diga stessa ed avrà la funzione di stabilizzare le legature metalliche.
- Con il filo interdentale cerato si fanno scivolare i setti di diga in profondità e si realizzano delle legature da canino a canino per liberare tutte le zone linguali.
Per un’accurata detersione dello smalto è consigliabile utilizzare gommini (giallo-bianco)e/o coppette, dischetti a grana media, spazzolini con pomice priva di fluoro, getto di acqua e polvere di bicarbonato.
- Determinata la lunghezza del retainer, lo si modella sulle superfici linguali da canino a canino estendendolo fino a circa i 2/3 distali delle superfici degli stessi.
- Il retainer utilizzato è il BOND A BRAID un filo intrecciato in acciaio piatto facilmente modellabile, resistente e confortevole.
- Effettuata la prova e la modellazione del BOND A BRAID si inizia a mordenzare i denti con acido ortofosforico al 37% per 30 secondi e si effettua un risciacquo con getto di acqua e aria eliminando tutti i residui di acido visualizzando così il classico aspetto gessoso delle superfici dello smalto post-mordenzatura.
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- Si applica il bonding con un microbrush pennellando da gengivale a occlusale, si soffia un leggero getto d’aria allo stesso modo per distendere ed eliminare gli eccessi di adesivo, si polimerizza lo stesso per 40 secondi per dente.
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Si preparano 5 legature metalliche o 5 sezioni di filo interdentale per stabilizzare il retainer sui denti. Le legature si inseriscono al di sotto del punto di contatto dei denti da mesiale canino a mesiale canino e, rigirandole verso l’alto occlusalmente, si stabilizza il BOND A BRAID sui denti. L’altezza ideale per il posizionamento della contenzione è a metà della superficie occlusale linguale dei denti al di sopra del cingolo. Posizionato il retainer e ricontrollata la sua lunghezza da canino a canino, si stringono progressivamente le legature metalicche mesiali e distali partendo da uno degli incisivi.
Per evitare l’apertura degli spazi interdentali nel momento in cui si stringono le legature metalliche, queste progressivamente devono essere rimosse. Si stringono le legature mesiali e distali ad un incisivo centrale ricontrollando con una spatola per Cavit la perfetta aderenza del filo sulla superficie del dente.
Il filo viene fissato con un composito fluido di media viscosità. Con uno specillo si modella il composito in modo da creare una superficie convessa di materiale che ingloba così il filo senza creare scalini con il dente. Si polimerizza per 40 secondi.
- Si procede a rimuovere la legatura tra i due incisivi centrali inferiori, si serra la legatura distale all’incisivo controlaterale in modo da richiudere eventuali microspazi e si posizioniona il composito mediante la stessa procedura.
- Si continua con la rimozione della legatura distale all’incisivo centrale bondato, si stringe la legatura distale all’incisivo laterale inferiore adiacente facendo ben aderire il filo sulle superfici dei denti e continuando a fissare il retainer con il composito.
- Tagliata l’ultima legatura mesiale al canino, si posiziona il composito sul canino.
- Con la stessa procedura si completa il bondaggio del retainer, bondando l’incisivo laterale ed il canino controlaterale.
- * In ortodonzia si consiglia l’uso del filo intrecciato rettangolare BOND A BRAID con buona memoria elastica, buona ritenzione per il composito e facilmente modellabile.
Rimossi i brackets si controllano eventuali eccessi di composito o asperità di adesivo e si elimina il composito residuo dei brackets. è consigliabile un’eventuale lucidatura finale con dei gommini in pomice a basso numero di giri sotto abbondante getto d’acqua.
- Si procede alla rimozione della diga tagliando i setti interdentali e rimuovendo gli uncini.
- Il paziente sarà istruito all’utilizzo del filo interdentale tipo supefloss per un’igiene orale quotidiana ottimale, evitando così l’accumulo di placca e tartaro nelle zone della contenzione.
Quanto tempo ci vuole per mettere le stelline?
Quanto dura il processo? –
Il processo dura 1-2 ore per la maggior parte degli apparecchi.